562) Una di noi

Ciao vero stamattina tante lacrime per me..è da poco che ho scoperto di essere affetta da adenomiosi.ti scrivo mentre il ciclo mi sta torturando bleeding abbondante e doloroso,vomiti anche solo ingerendo dell’acqua,mal di testa da suicidio..la mia storia inizia quando nel tentare di avere dei figli subisco tre aborti spontanei..immagina l’umiliazione tu non puoi avere figli tu non ti controlli ecc…e tante lacrime..amare..finalmente riesco a restare incinta..felice ma tanto impaurita..gravidanza da paura di nuovo due minacce e tanti ormoni riposo ospedale..è finalmente nata la mia perla…ma dopo la sua nascita ho iniziato a stare male..ciclo abbondante.doloroso più che MAI.e sempre ammalata..febbre,infezioni,virus..una settimana ammalata..un giorno guarita..il giorno dopo di nuovo punto e a capo..il mio medico di base mi dice devi uscire di più,sei stressata conclusione mi da le gocce…passo x pazza insomma..non mi credono.’i dolori all’utero li sento mi dicono che è tutto frutto della mia mente.in concomitanza con il ciclo ogni volta una cosa diversa.sciatica,nevralgia,mal di reni da costringermi a letto,ecc…una mattina mi sveglio con un dolore fortissimo e insopportabile..vado dal medico e mi prescrive una eco totale dell’addome x sospetti calcoli renali.conclusione mi dicono che ho un fibroma di pochi millimetri..che non dovrebbe dare problemi..ma i dolori continuo a sentirli e inizio a prendere antidol a tutto spiano ma nulla non passa..quest’anno dopo sei mesi di nuovo dolore più forte di prima.vado di nuovo tra ospedali,medici nulla mi dicono che non ho nulla..addirittura un ginecologo dell’ospedale mi attribuisce un infezione urinaria che io non ho..e li antibiotici..ma il dolore non mi abbandona,peggiora se faccio uno sforzo.non mi do x vinta io devo scoprire che cos’ho.insisto con la ginecologa prima i marker tumorali eco visite ma pure li nulla..quando poi stanca e nervosa finalmente chiedo di poter fare una risonanza magnetica.e da li risulta finalmente che ho l’adenomiosi..li mi aspettavo comprensione da mio marito da chi mi circonda.invece silenzio totale anzi da parte sua addirittura non credibilità.ancora mi prende x esaurita..ora ho iniziato a prendere la cerazette dovrò farlo x sei mesi e dopo tre circa un’altra risonanza.se non avess insistito tanto forse pure io mi sarei convinta di essere pazza,esaurita..e chissà cos’altro.non si può vivere con il dolore ventiquattro ore su ventiquattro..sai a cosa sono risalita al mio male che io chiamo invisibile?grazie a tutte voi e le vostre testimonianze.ora però sono spaventata.ho letto che potrebbe spandersi all’esterno o che addirittura potrebbe diventare pure maligna.ho paura sai,ho ventinove anni e una bambina di quasi quattro ma sono serena perché finalmente so che sto davvero male e non è frutto della mia mente,ma anche triste..possibile che nella società in cui viviamo dobbiamo soffrire così tanto e non essere credute?amara verità…grazie ancora vero.è grazie a te se noi donne riusciamo ad andare avanti senza lasciarci morire dentro.ti abbraccio forte


Carissima non ti firmi e non so il tuo nome, ma poco importa.
Quello che più mi fa male nel leggere la tua storia è il fatto che tu non senta tuo marito vicino.
Non spaventarti più del dovuto, è vero, ci sono endometriosi tremende che ci costringono a vivere in ginocchio la nostra quotidianità, ma non dobbiamo identificarci nell’endometriosi delle altre ragazze.
Non degenererà in tumore, non più di quanto non possa accadere in situazioni normali. Ti basta leggere tutte le 500 storie di questo blog, stai tranquilla.
Un abbraccio a te e alla tua bambina, grazie per averci inviato la tua testimonianza.
Vero

561) Storia di Valentina di Novara

Ciao Veronica, mi chiamo Valentina ho 30 anni e sono di Novara. Ti ho
conosciuta leggendo il tuo libro Canto XXXV Inferno nello studio del mio
ginecologo qualche settimana fa. Ti vorrei raccontare la mia storia per avere
un pò di conforto e consigli. Premetto innanzitutto che ho cominciato a
prendere la pillola a 17 anni e nonostante tutto mi sono venute le cisti alle
ovaie.Ho sempre avuto mestruazioni dolorosissime e la mia ginecologa non si é
mai accorta che soffrivo di endometriosi così decisi di cambiare ginecologo e
sentire un altro parere. Mi consigliarono il dott. P., uno dei primi chirurghi
nella mia zona a operare in laparoscopia. E’ stato lui a diagnosticarmi questa
malattia durante la 1° visita e a operarmi d’urgenza per cisti alle ovaie.
Durante l’intervento hanno dovuto anche asportare una tuba perché c’era una
forte infezione e stava andando in necrosi. Se non mi fossi operata avrei
rischiato grosso. Dopo l’operazione mi hanno bloccato il ciclo per 3 mesi con
il Decapeptil e pillola continuativa. Nel 2004, dopo soli 8 mesi, causa dolori
fortissimi al basso ventre, faccio una visita ginecologica dove si scopre che
le cisti si sono riformate e nel giro di 5 giorni sono stata operata per la
seconda volta in laparoscopia. Dopo l’intervento stessa cura ma con pillola
diversa. Finalmente sembrava andasse tutto benissimo e per 7 anni non ho più
avuto nessun problema, anche se ad ogni visita annuale c’era sempre il terrore
che la malattia fosse ritornata. L’anno scorso io e il mio ormai ex compagno
abbiamo deciso di provare ad avere un figlio e così ho sospeso la pillola. Ho
fatto tutti gli esami del caso e quasi tutto era perfetto tranne il ca125
leggermente superiore alla norma. Il mio ginecologo mi ha dato come tempo tra i
6 mesi e 1 anno dopodiché se non fosse arrivata una gravidanza saremmo andati a
fondo per capire cosa non andava. Come dicevo prima qualche settimana fa ho
fatto visita di controllo (nessuna gravidanza in vista OVVIAMENTE) e mi hanno
trovato una tumefazione parauterina di 10 cm e una cisti di 2 cm nell’ovaia
sinistra. Dagli esami del sangue ancora ca125 e anche ca19.9 un pò alterati. Ho
fatto risonanza magnetica con contrasto e mi hanno trovato dell’abbondante
versamento ascitico (che non si sa da dove arrivi) nell’addome. Adesso sono qui
confusa e disperata in attesa di una chiamata del mio ginecologo per sapere di
cosa si tratta e quando e come dovranno operarmi. Non so davvero cosa pensare
( hanno comunque escluso si tratti di qualcosa di maligno) e non faccio che
piangere perché sarà il mio 3° intervento e mi chiedo quanti altri ancora ce ne
saranno e se riuscirò mai a coronare il mio sogno di diventare mamma che é la
cosa che più desidero al mondo e forse proprio quella che non potrò mai
avere… Cerco di farmi forza giorno dopo giorno pensando che con l’intervento
tutto si sistemerà e starò meglio ma con la consapevolezza che dovrò convivere
tutta la vita con la pillola che in questi anni mi ha davvero aiutato a stare
bene.
Ti ringrazio di cuore per aver letto la mia storia e per quello che fai per
noi donne affette da endometriosi che tante volte non ci sentiamo capite e ci
sentiamo sempre più sole.
Valentina

Capisco lo sconforto Valentina. O forse sarebbe meglio chiamarla rabbia perchè ogni volta che sapevo di dover essere operata di nuovo mi saliva una rabbia che non ti dico. Mi conforta però saperti nelle mani di un bravo dottore, credo di aver capito di chi si tratta. Coraggio cara, incrociamo le dita e speriamo che sia il tuo ULTIMO intervento e che il sogno della tua vita possa realizzarsi presto. Grazie per avermi mandato la tua testimonianza.
Vero

560) Storia di Francesca

Ciao Veronica,

mi imbatto spesso nel tuo sito…
Ogni volta ne esco con mille pensieri, il cuore pieno di sentimenti contrastanti…
Ho l endometriosi..oggi ho 31anni
Da quando ho avuto il ciclo ho sempre avuto problemi, e ogni volta il medico di famiglia, mi diceva che erano mie paturnie, che noi donne quando abbiamo il ciclo tendiamo ad enfatizzare il dolore….
Prima visita ginecologica mi hanno trattenuto in ospedale. Ricordo ancora che ero andata da sola, ma si mi sono detta è un controllo. Non capivo il silenzio della ginecologica.. le mancate spiegazioni nella sala. La ricoveriamo..
24 anni e la prima volta che sentivo la parola Endometriosi..
Mi hanno spiegato che era un operazione di routine, una laparoscopia….ma che non sapevano cosa avrebbero trovato nel momento dell’operazione e che mi sarei dovuta aspettare di tutto. (rimozione utero-ovaia)
novembre.. a dicembre entro in sala operatoria, pregando un solo Dio, di lasciarmi almeno una speranza.Io che ho sempre amato le famiglie numerose, io che ho un istinto materno, io che amo i bambini…io che voglio un figlio.
Mi lasciano nella sala d’attesa, affinchè l’anestesia entrasse in circolo… mezza addormentata vedo accanto a me una culla, probabilmente qualcuno ha appena partorito.
Forse ce la posso fare…
L operazione è andata bene ..Da allora la trafila con la pillola, il mio piccolo salvavita. Ho chiesto piu’ volte di togliermela, presa dal nervoso, presa dal corpo che ingrassa, dalle paturnie, dagli sbalzi di umore…. ma la risposta è sempre la stessa: non possiamo prevedere quello che succede se la toglie!
Mi guardo oggi, un corpo diverso, la pancia e la speranza appesa ad un filo.
Ho un ragazzo, da qualche mese, ho messo in chiaro la mia malattia, ma mi chiedo capirà? capirà gli sbalzi d’umore, capirà quei momenti,in cui ti prende la stanchezza e vorresti solo essere lontana da tutti capirà la trafila per fare un figlio…

Grazie per lo sfogo
Francesca

ps. ma la ns malattia verrà riconosciuta come invalidità?

Ciao Francesca, ti capisco eccome.
31 anni fanno in ogni caso ben sperare per un futuro da mamma, non ti abbattere. Sono tante le donne che ce la fanno, certo, per loro è stata dura e faticosa la strada, ma ce l’hanno fatta, in un modo o nell’altro.
Non angosciarti con paure sulla tua condizione, non mettere la malattia davanti a tutto il resto. E’ l’errore che abbiamo fatto tutte, perché ci sono momenti in cui sembra che la protagonista della nostra vita sia sempre e solo LEI.
Se la storia con il tuo ragazzo è una storia nata da poco, goditi quando c’è di bello nelle storie “giovani” e non pretendere risposte che nessuno può darti, nemmeno lui.
Se lui amerà te, quel che sei, come sei … la tua endometriosi neanche la vedrà. Ma se sei tu stessa a metterla davanti alla vostra quotidianità ogni giorno, lui faticherà a vedere cosa c’è oltre la malattia.
Anche a te consiglio di farti seguire da un centro specializzato che possa darti sicurezza e toglierti le paure.
La malattia verrà riconosciuta dallo Stato solo quando vedranno in noi un guadagno, solo quando al governo ci sarà una donna con endometriosi o solo quando scopriranno che l’endometriosi è venuta ad un centinaio di uomini.
Quest’ultima frase è terribile lo so… ma ho smesso di credere alla Giustizia come “parificatrice” di tutti i conti.
Vero

559) Storia di Priscilla di Parma

Ciao Veronica,
sai ho letto il tuo primo libro e ti devo dire che in parte mi ci rispecchio in tutto quello che dici.
Ho 24 anni e sono di Parma.
A quanto pare ho iniziato a convivere con l’endometriosi da quando ne ho 18.
Iniziai a prendere la pillola anticoncezionale all’età di 17 anni a causa dei cicli irregolari che ormai iniziavano a darmi fastidio…
La presi fino a 7 mesi prima dell’intervento che è avvenuto 45 giorni fà.
Peccato però che il prendere la pillola non sia servito a niente!!
All’età di 19 anni cominciai ad avere dolori atroci durante il ciclo e questi dolori sono durati fino a 21 anni, poi improvvisamente sono aumentati fino a quando negli ultimi 9 mesi prima dell’intervento ero in queste condizioni:
Non riuscivo più ad avere alcun rapporto con il mio fidanzato, non riuscivo a stare seduta più di 15 minuti consecutivi, avevo un dolore cronico alla pancia e alla schiena!!!
Insomma non vivevo più tant’è che per tirare all’intervento ero sotto morfina sintetica!!
Arriviamo all’intervento mi hanno asportato un pezzo di vagina, come a te, mi hanno tolto un nodulo dal duglas di 5 cm, due noduli ai legamenti utero.sacrali di destra e di sinistra di 1 cm l’uno e un’aderenza al colon!!
La cosa bella è che dopo due settimane dall’intervento stavo molto meglio riuscivo persino ad andare in bagno regolarmente (3 volte al giorno, pensa tu!!) prima invece ci andavo 1 – 2 volte alla settimana e basta!!!.
Ma qui viene il bello…
Mi fa ancora male a sedermi ma non la vagina, La schiena! e poi da 4 – 5 giorni mi stà ricominciando un certo dolore al basso ventre e indovina un po ecco che stanno ricomparendo problemi intestinali…
Sarà influenza? Sarà lo stress? o sarà ancora LEI?????
Ti saluto calorosamente.
Priscilla.

Ciao Priscilla, non ho idea di cosa sia, ma in ogni caso una visita in un centro specializzato pubblico male non fa. Se non altro per escludere altre preoccupazioni non credi?
In bocca al lupo!
Vero

558) Storia di Claudia

Ciao Veronica,
mi chiamo Claudia e ho 31 anni.
La tua è una bellissima iniziativa e ti ringrazio perchè ci si sente
meno sole. Quando ho scoperto il tuo sito, sono subito andata a
cercare le testimonianze delle altre donne che vivono questo
“calvario”… mi sono rispecchiata in ognuna di loro.

La mia storia inizia così: Dal 2001 al 2007 sono stata seguita e
visitata da una ginecologa nel suo studio privato.
Ogni volta che mi sono recata dalla Dottoressa per sottopormi a visite
periodiche di controllo lei eseguiva sempre gli stessi esami: esame
ginecologico, ecografia pelvica (tecnica transvaginale), visita
senologica e pap-test e per lei era sempre tutto a posto….
Nel 2002 ho iniziato ad avvertire dolori acuti in coincidenza con le
mestruazioni, disturbi a carico del retto, continue cistiti e
l’infiammazione del nervo sciatico. Ogni volta che mi arrivava il
ciclo per me era un inferno…due giorni completamente al letto e
imbottita di farmaci…che alleviava solo in parte il dolore!!!!
Tutte le volte ho riferito alla ginecologa i miei continui disturbi
fisici, ma le terapie al massimo sono state le seguenti: cambio della
pillola anticoncezionale, secondo lei per alleviare i dolori mestruali
ritenuti normali perchè ho l’utero retroflesso o.O. Per le continue
cistiti mi diceva che forse ero soggetta, dunque prima di ogni
rapporto intimo con il mio fidanzato, lui si doveva lavare
accuratamente.., vi lascio immaginare come vivevamo
l’intimità…!!!!!!Una volta ha pure tentato di mettermi un tarlo in
testa: forse oltre ad essere soggetta alle cisti dovresti fare più
domande al tuo ragazzo…lasciandomi intendere che forse non aveva
rapporti solo con me!!!!Non vi dico la mia reazione!!!!!!!!!!!Queste
sono solo alcune frasi “illuminarie” della mia cara ginecologa!!!!!
Nel febbraio del 2007 sono stata colpita da una febbre molto alta e da
dolori nella zona lombare. Il mio medico di famiglia mi curava
credendo fosse influenza (era in atto un infezione alle vie urinarie)
Cmq dopo una sett le mie condizioni non accennavano a migliorare, anzi
mi era arrivato anche il ciclo e la febbre faceva degli sbalzi
aumentando e diminuendo. I miei genitori, ovviamente allarmati del mio
stato di salute, contattarono il medico, amico di famiglia, per una
consulto a domicilio. Dopo una prima visita e tenendo conto delle
condizioni in cui versavo si accorge subito che avevo un problema alle
vie urinarie, quindi mi consiglia di effettuare le apposite analisi
delle urine.
Nell’aprile 07 dopo aver concordato un appuntamento per telefono mi
sono recata ancora una volta nello studio privato della mia
ginecologa. Ovviamente le ho descritto meticolosamente le mie
condizioni fisiche di quel periodo raccontandole gli ultimi
accadimenti. Lei di conseguenza mi ha sottoposta ai soliti esami:
esame ginecologico, ecografia pelvica (tecnica transvaginale), visita
senologica e pap-test. Anche in questo caso mi ha prescritto come
terapia un ulteriore cambio di pillole contraccettive, al fine di
alleviare gli acuti e, a tratti invalidanti, dolori mestruali,
ritenuti per lei sempre normali!!!!!
Nell’ottobre del 2007, mi trovavo a Roma per motivi di studio e ancora
una volta avvertii nuovamente forti dolori nella zona lombare,
allarmata dall’accaduto e memore di ciò che mi era successo in
precedenza, presi appuntamento da un ecografo del posto. Il referto
dell’esame ecografico a cui mi ero sottoposta evidenziava la presenza
di idronefrosi dx (dilatazione rene dx) e quindi si consigliava una
visita urologica.
Spaventata e confusa presi appuntamento all’ospedale Umberto I di
Roma. Dopo alcune analisi del caso (Risonanza magnetica) mi veniva
diagnosticata l’ENDOMETRIOSI. (Avevo focolai di endometriosi sparsi
nell’addome, nel retto e nell’uretere dove addirittura si era venuta a
creare una stenosi). Non capivo più niente, non avevo mai sentito
parlare di questa malattia…ENDOMETRIOSI…Ma che cosa è?Che brutta
parola mi ripetevo!!!!
Dopo la SCOPERTA telefonai alla mia ginecologa e gli spiegai
tutto..sapete le uniche parole che riusciva a dire???? MI
DISPIACE…SCUSAMI…NON CREDEVO!!!!!!!

Da quel giorno è iniziato la corsa agli esami, agli accertamenti…e
ai diversi ricoveri ed interventi chirurgici:
1° intervento: posizionamento stent ureterale (reparto urologia) per
dilatare l’uretere e far fare al rene il suo lavoro.
ll ginecologo per quasi un anno mi ha sottoposta alla terapia con
depo-provera. Ho avuto le classiche manifestazione della menopausa ;op
2° intervento: laporoscopia diagnostica per endometriosi (reparto ginecologia)
3° intervento: rimozione del primo stent e posizionamento del secondo stent
4° intervento: dilatazione ureterale con palloncino e posizionamento
stent doppio
5° intervento: Reimpianto Ureterale.
Quest’ultimo è stato il più doloroso, 6 ore di intervento, mi hanno
rimosso il pezzo di uretere compromesso, adesso nel mio addome mi
ritrovo uno bello SMILE di 25/30 cm.

Il ritardo diagnostico mi ha causato la riduzione del ben 25% della
funzionalità del rene destro. Forse se la mia ginecologa mi avesse
ascoltato un pò di più forse almeno il mio rene starebbe bene. Cmq la
mia vita di tutti i giorni ha subito profondi cambiamenti, non è più
la stessa e devo stare attenta a molte cose. Non riesco più a dormire
poggiando sul lato destro, in quanto, il rene mi da continuamente
fastidio, ect ect ect.

Due mesi fa, mi sono sottoposta ad una Risonanza Magnetica, il referto
riferisce che non c’è ripresa di malattia…è stata una gioia
immensa!Il prossimo controllo sarà a marzo…SPERIAMO
BENEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!

Mando un in bocca a lupo a tutte!!!!!!!!

Ps: ho letto il tuo libro…mi ha aiutato tanto per la consapevolezza
della malattia…l’accettazione è un percorso più difficile ma penso
di essere sulla buona strada!

Ciao Claudia, meravigliosi gli esami di “routine” che ti faceva fare la tua ginecologa.
Come un disco rotto, riproponeva sempre quelli.
Se vuoi mandarmi il suo indirizzo le mando qualche volantino APE sulla malattia e i miei libri.
Grazie per averci mandato la tua testimonianza, credo che sia utile per chi crede che l’endometriosi sia solo un disturbino da donne.
Vero

557) Storia di Sara di Salerno

Ciao mi chiamo Sara ho 39 anni e sono della provincia di Salerno è da un po’ che leggo le storie sul tuo blog e ho anche letto i tuoi libri,
Voglio raccontarti la mia storia.
Tutto inizia a 14 anni quando un dolore forte mi sveglia all’improvviso, ma avendo il ciclo pensavo fosse il tipico dolore mestruale. Passano le ore ma il dolore non diminuisce anzi. Mia madre mi porta dalla mia dottoressa la quale non credendo al mio dolore dice questa qui non ha voglia di andare a scuola portala a casa e falle fare in giorno di riposo. Mia mamma cocciuta invece mi porta al Pronto Soccorso dove mi ricoverano d’urgenza e d’urgenza mi operano di appendicite. Il giorno dopo continuo a stare male, una GENTILISSIMA infermiera (di cui ricordo ancora il viso) mi dice di alzarmi che devo smetterla di fare capricci che erano passate gia’ 24 ore dall’intervento e dovevo stare da sola. Risultato: mi alzo ma svengo dal dolore e di nuovo giu’ in sala operatoria: Cisti all’ovaio dx esplosa con resezione di ovaio e tuba, taglio tipo ventre squartato sulla mia pancia! Da quel giorno non sono mai stata bene sempre dolore su dolore.
La fortuna o meglio le preghiere di mia madre hanno fatto si’ che avessi due figli. Puro miracolo per la mia ginecologa. Dopo tre anni pero’ dall’ultimo cesareo i dolori ricominciano. Ho fatto di tutto, ho cambiato vari ginecologi i quali avevano sempre versioni diverse: cisti all’ovaio, polipo uterino, iperplasia polipoide ma mai nessuno che mi abbia parlato di endometriosi. Sono stata ricoverata e umiliata tante di quelle volte sia ai pronto soccorso che nei reparti: ero stressata e depressa! Ed io sempre con una febbricola addosso, una stanchezza cronica, dolori alle gambe, cefalee terribili, dolore durante i rapporti, dolore cronico addominale ma prevalentemente al lato sinistro, coliche renali e chi piu’ ne ha piu’ ne metta. Lavorando in ufficio e avendo internet mi sono messa alla ricerca e inserendo tutti i miei sintomi sono arrivata a Voi. Qualche giorno fa mi sono decisa e sono andata da un famoso ginecologo di Avellino , lui mi ha detto che sono piena di aderenze e un sospetto di endometriosi. Tra l’altro dalla risonanza che ho fatto risulta un bozzo all’intestino ma che nessuno neppure il gastroenterologo che mi ha fatto la colonscopia ha saputo dirmi che cosa fosse! Comunque sono in lista d’attesa per la laparoscopia. Qui viene la mia domanda strettamente personale: è normale che mi abbiano chiesto 3.000 euro per l’intervento? Ti ringrazio per quello che hai fatto e che fai e soprattutto perche’ forse finalmente hai dato un nome alla mia sofferenza!
Sei libera di pubblicare o meno la mia storia cosi’ come di tagliare quello che potrebbe creare problemi al tuo blog. Il mio è stato uno sfogo con persone che possono capirmi senza giudicare. Io no so ancora se ho l’endometriosi, ma, se averla significherebbe dare un senso ai miei dolori, be’ allora sarei felice di averla.
Ciao.

Ciao Sara, ancora una volta una testimonianza di quanto faccia la differenza un centro specializzato in endometriosi.
Se non sbaglio in quella clinica ad Avellino operano in convenzione con il sistema sanitario. Probabilmente hanno due canali, uno privato e uno pubblico in convenzione.
In ogni caso non avere paura di chiedere a loro qualsiasi tipo di informazione. E’ tuo diritto farlo.
In bocca al lupo carissima, vedrai che starai presto meglio e soprattutto come dici tu, riuscirai a dare un nome a tutto questo dolore.
Ti abbraccio
Vero

556) Storia di Eleonora di Milano

Cara Veronica (mi permetto di darti del tu),
ti scrivo per raccontarti la mia storia di donna affetta da endometriosi.

Mi chiamo Eleonora, ho 27 anni ed abito in provincia di Milano.
Premetto che sono figlia non di uno, ma di ben DUE medici e che, nonostante io sia una persona che si è sempre sottoposta a controlli “di routine”, l’endometriosi non ha risparmiato nemmeno me (sai, magari uno pensa che noi siamo dei privilegiati o cose di questo genere… Beh, sono l’esempio vivente che non è così).

Non ho mai avuto un ciclo mestruale particolarmente doloroso; mi è capitato di aver fastidio qualche volta il primo giorno, ma poi si trattava di giornate tranquillissime.
Due settimane prima della tesi di laurea, nel 2009, qualche minuto dopo essermi coricata, avverto un improvviso dolore lancinante al basso ventre; una coltellata, una scossa elettrica da milioni di volt… Non so descriverlo, ma è stato terribile.
Rimango a letto 10 MINUTI immobile, senza riuscire a gridare od a muovermi, finchè con la forza della disperazione riesco a sollevarmi ed in qualche modo a chiedere aiuto.

Mio padre mi ha iniettato DI TUTTO: dagli antidolorifici agli antiemetici, ma NULLA mi ha placato il dolore fino al mattino successivo, che mi ha comunque lasciato le gambe molto doloranti (cosa stranissima per un “semplice” dolore mestruale).
La prima cosa che si va a pensare è che sia stata una colica addominale o qualcosa del genere… Infatti, per altre vie, passa. “Chissà, magari lo stress prima della laurea” penso io.

Il ciclo seguente la cosa si ripete.

Quello dopo ancora le mestruazioni saltano proprio.

Chiamo immediatamente la ginecologa (guarda caso era il periodo giusto per rifare il pap-test) e qui arriva la diagnosi: ENDOMETRIOSI BILATERALE, con cisti su ovaio sinistro da 7 cm di diametro. “E che roba è ‘sta endometriosi!?” penso io.
Non avrei MAI immaginato che questa patologia sarebbe diventata la mia peggior nemica.

Non sto qui a raccontare tutta la trafila, ma dico solo che nel giro di un mese dalla diagnosi mi operano e risolvo completamente il problema; devo tenere costantemente sotto controllo il tutto prendendo la pillola, ma tutto sommato sto bene!
Certo, spesso mi ritrovo a far visite di ogni genere (e non sono più una sconosciuta per nessuno, nè dentro nè fuori!), ma posso dire di ritenermi molto più fortunata di chi si è dovuta sottoporre all’asportazione dell’utero, dell’intestino od addirittura del rene magari a seguito di una diagnosi avvenuta ANNI E ANNI DOPO i primi sintomi della malattia.

Avevo un fidanzato all’epoca, con cui sarei dovuta andare a convivere a gennaio del 2012.
Questo non avverrà mai, perchè a marzo di quest’anno la storia, dopo 7 anni è finita. I motivi? Tanti sicuramente, ma una grossa percentuale è dovuta alla mia probabile impossibilità di avere figli (a dire il vero, molto sinceramente, mai desiderati in modo viscerale) ed al mio netto rifiuto di sottopormi a qualsiasi trattamento di procreazione assistita in caso di infertilità.
Lui non ha mai avuto il coraggio di dirmelo chiaramente, ma per lui ero una “donna a metà” se non riuscivo a dargli dei figli e nel suo progetto di vita futura questo non era contemplato. Non è mai riuscito ad accettare la mia condizione, pur giurandomi che non gli importava dell’eventuale sterilità.
Alla fine, quello che si è rivelato essere un castello di carte, è crollato miseramente.

E’ passato quasi un anno dalla fine della storia, ma un po’ ancora ci soffro; più che altro sono piena di dubbi: come dovrò comportarmi la prossima volta, se mai capiterà, che incontrerò un’altra persona? Gli dovrò raccontare della mia condizione o gliela nasconderò? E l’onestà dove la mettiamo? E se la scoprisse da solo?

Ho deciso che molto probabilmente non dirò nulla a nessuno e che terrò assolutamente segreta questa cosa ad un eventuale futuro fidanzato. E che vada al diavolo la sincerità.
Il problema è che all’amore, tanto osannato da scrittori e poeti e che credevo di aver trovato, ormai non ci credo proprio più.

Vorrei che la mia testimonianza servisse a tutte quelle persone che magari per la patologia soffrono meno di altre, ma che si sono ritrovate, anche per sua colpa, a perdere la fiducia nel futuro ed a sentirsi considerate dagli altri, purtroppo, delle inutili “donne a metà”.

Un abbraccio.
Eleonora

Sai Eleonora, mi hai fatto venire in mente anni fa quando presentai Canto XXXV a Sorrento, tra il pubblico c’era una ragazza che per vergogna non aveva confidato a suo MARITO, e dico SUO MARITO, di avere l’endometriosi. E’ incredibile ma la vergogna è capace di fare questo.
Credo sia sacrosanto desiderare una famiglia, dei figli, ma per citare una frase ormai luogo comune, “la vita non va sempre come ce la immaginiamo” se cambiassimo rotta ogni volta che ci si presenta un ostacolo credo che di certezze e punti fermi ne avremmo ben pochi.
Non giudico il tuo ex ragazzo per la sua scelta, ma non credo che la sua decisione sia da attribuire al 100% all’endometriosi. Se così fosse, beh, sei fortunata a non averlo al tuo fianco, credimi.
Considerare l’endometriosi un valore aggiunto è forse chiedere troppo, ma non vergognarti mai di averla. Confidare una cosa così importante a persone speciali, che meritano di comprenderti e di conoscerti a fondo credo sia una bella cosa. Raccontarla ed inserirla negli argomenti quotidiani con chicchessia non dà rispetto al tuo dolore.
Ti abbraccio Eleonora, in bocca al lupo!
Vero