Ciao Veronica, sono Elena, ed eccoti la mia testimonianza.
Ho quasi 32 anni, e ho avuto le mestruazioni a 14 anni.
Sin dalll’inizio ho vissuto il ciclo come una sofferenza, gestibile, ma legata all’assunzione di antidolorifici(bustine di aulin, per intenderci), perché avevo sempre male alla pancia, quindi i primi due giorni erano sempre fatidici.
Per non parlare della durata, una settimana, e dell’abbondanza, della prof. di filosofia che non ti voleva far andare al bagno a cambiarti, perché pensava che si andasse nei bagni a fumare di nascosto, mentre io mi macchiavo puntualmente i jeans da tanto erano abbondanti le mie mestruazioni!e i dolori a scuola, le camomille e i thé caldi..
Ho sempre pensato che fosse normale, anche le amiche e compagne di classe lamentavano sempre dolori e abbondanza!
E così passavano gli anni, il ciclo era sempre irregolare, lo aspettavo PIU’ O MENO il giorno della mestruazione, salvo poi presentarsi dopo 10-15 giorni dalla data in cui doveva venirmi.Mai puntuali.
Però mi dicevo: vabbè, l’importante è che vengano!Quindi non sono mai andata a fare controlli mirati da una ginecologa.
Intorno ai 20 anni cominciano i controlli, ma nulla a che vedere con ecografie,solo la visita,e i tamponi, dove per la ginecologa era tutto ok, dove la ginecologa non si è mai degnata di chiedermi nulla sul mio ciclo mestruale.
Gli anni passano, ad una visita risulta che ho la piaghetta al collo dell’utero, l’ostetrica di turno dice E’ UNA COSA CHE HAI SICURAMENTE FIN DALLA NASCITA…e allora teniamocela, dico io.
Anno 2004: a seguito di uno stress forte(ho mollato gli studi universitari e relative discussioni in famiglia), mi si è bloccato il mestruo per diversi mesi(dal dicembre 2003) e mi ritrovo a marzo che vado dalla ginecologa, sempre all’asl,e prendo quella che c’è: lei ha l’acne, le dò la pillola così regolarizziamo il ciclo (nel frattempo avevo avuto solo spotting e la vera mestruazione proprio non c’era più).prima della pillola mi dà una pasticca per farmi venire le mestruazioni.
Ovviamente mi fece fare i vari esami del sangue, e mi disse di tornare a fare anche un’ecografia.ma impegni vari, cambiamenti vari, l’ecografia non la feci e presi la pillola appena mi venne la mestruazione indotta.
La pillola la prenderò dal 2004 a dicembre 2007, con la pausa mensile consueta,e sinceramente non ho avuto problemi particolari se non un po’ di nausea e mal di testa il primo giorno di mestruazione.
E’ il 2004, quando conosco il mio ragazzo, o meglio, quello che attualmente è mio marito.E la pillola è il nostro contraccettivo.
2007:decidiamo di mollare la pillola e usare altri metodi contraccettivi, il fatto di assumere una pillola mi faceva sentire innaturale.Io volevo riappropriarmi dei veri ritmi biologici del mio corpo, non avere più sbalzi d’umore e secchezza legate alla pillola.
Passo il 2008 tra una cistite e l’altra,e pure una colica renale.Io sono magra e alta di costituzione, ma avere sempre il ferro e la pressione bassi mi stendeva, sia d’estate che d’inverno..L’intestino sempre disturbato, alvo irregolare,io che non ingrasso mai,nonostante mangi tutto e di più.
E’ il 2008 e mi sposo.
E’ il gennaio 2009 e mentre sono al lavoro, mi vengono le mestruazioni.Un dolore strano, la prima volta in vita mia, sembra una colica all’utero, un dolore sordo, che si irradia dall’ano alla pancia, i crampi sotto, e mi chiedo cos’è.Mai avuto una cosa simile.mi piego in due, non riesco a stare seduta(faccio un lavoro d’ufficio,8 ore al giorno a contatto col pubblico), vado a stendermi un attimo, e chiamo il primo collega disponibile che mi venga a sostituire,e mi faccio portare a casa.
Chiamo la guardia medica, mi dice: prenda un antidolorifico signora, è solo una colica uterina, può capitare durante le mestruazioni.E faccio così, due tachipirine 500 a distanza l’una dall’altra, e tutto passa.
Poi tutto nella norma,a parte il solito mestruo irregolare che si presenta nella mia vita, ok, c’è, ogni mese, non è mai puntuale, ma c’è.A maggio un grave lutto colpisce la nostra famiglia,e in quei giorni sento la pancia completamente scombussolata, e sento come se qualcosa mi premesse sotto, a sinistra…mi sembra una cosa strana, non è palpabile, ma io la percepisco.
Giugno 2009: io e mio marito decidiamo di partire per una bella vacanza in Irlanda.
Arriviamo la sera, il mattino mi sveglio, mi stanno per venire le mestruazioni,ma non viene quasi nulla, e mi ritorna quel dolore sordo e lancinante di gennaio.Lo stesso dolore mortifero,non so come fare, siamo all’estero,siamo appena arrivati, siamo in vacanza..mi sento morire per la rabbia.piango dal dolore, tanto.mando mio marito a farmi fare una camomilla e nel frattempo vado con la tachipirina.dormo un paio d’ore, mi sveglio rincretinita da tutto, e usciamo.Ho passato una settimana, con la debolezza, il dolore, le fitte, abbiamo fatto ugualmente la nostra vacanza, abbiamo preso treni e metropolitane e abbiamo girato il paese da nord a sud, ma io ero sempre sotto pasticche.
Inizi luglio, decido di andare subito a fare l’ecografia pelvica: SIGNORA, LEI HA UNA BELLA CISTE OVARICA ENDOMETRIOSICA FUNZIONALE DI 6 CM ecc….si consiglia laparoscopia per asportazione.
EEEEEEEEEEEEEEEEEEH???? Sapevo che prima o poi nella mia vita avrei dovuto finire sotto i ferri….la cosa mi lascia talmente a bocca aperta, mi viene pronunciata per la prima volta la parola ENDOMETRIOSI.
Sono così stranita che non piango, non reagisco, accetto tutto, addirittura fosse stato per me mi sarei fatta operare seduta stante.
Passano luglio e agosto, mi godo l’estate ma con una grande amarezza,e dei continui mal di pancia, alvo irregolare..stanchezza.
Nel frattempo grazie a internet mi documento sull’endometriosi.Alla preospedalizzazione mi hanno dato informazioni così sommarie…
Lista d’attesa: mi operano a fine settembre 2009, in laparoscopia.Il giorno prima dell’intervento mi dicono che devo firmare delle carte,tra cui consensi vari, mi parlano del famoso sacchettino post resezione…mi piglia il panico.Mentre mi visitano parlano tra loro, teorizzano noduli qua e là, mi fanno male,ho i sudori freddi, devo sdraiarmi mi sento male,ansia, ora svengo.
L’intervento è durato un paio d’ore, endometriosi 4°stadio, rimozione ciste ovarica (che ormai era quasi 10 cm),tuba sinistra chiusa, nodulo parametrio, nodulo plica utero-vescicale,aderenze.
Ecco quindi le cistiti,ecco che ovulavo sempre e destra…ecco che ti tornano in mente i piccoli segnali del corpo.
Ritorno a casa dopo pochi giorni, e mi ripiglio in un mesetto circa…
Mi ritorna la mestruazione, bella, pulita, senza dolori, l’unica cosa che non sta bene è l’intestino…alvo ancora irregolare, mangio e mi sento un mattone sullo stomaco, digerisco male, sono stanca e ho sempre crampi, formicolii…il medico di base teorizza un malassorbimento intestinale,per cui esco dall’operazione ginecologica e rientro nel limbo ospedale, stavolta gastroenterologia.esami del sangue per celiachia: positivi,vado avanti da dicembre a marzo, ripeto gli esami, alcuni dubbi, alcuni positivi.a marzo finalmente la gastroscopia e biopsia: villi intestinali appiattiti, celiachia!
E quindi il mio povero intestino, tra la ciste, l’endometriosi e la celiachia, ne ha passate di tutti i colori!E qui comincia un nuovo capitolo della mia vita,per sempre, senza glutine!
Devo dire che post intervento l’aspetto ginecologico è andato bene, mestruazioni puntualissime come mai era accaduto nella mia vita, niente dolori, rapporti indolori,perfetto insomma!
Verso agosto 2011 complice il caldo eccessivo, e il solito ovaio destro policistico, mi vengono le mestruazioni ma un po’ dolorose, ultimamente sentivo un po’ troppo dolore ma mi era stato detto che erano le microcisti in esplosione a causare questi dolori.
Settembre 2011: una forte irritazione intima, con spotting continuo mi porta ad avere disagi nella vita quotidiana,passo da una lavanda ad una crema all’altra, dall’incompetenza della asl alle prenotazioni ginecologiche dell’ambulatorio endometriosi che mi vengono annullate il giorno prima della visita.
Questa cosa mi manda in rabbia, piango sfiduciata perchè mi sento senza punti di riferimento.
Mi ero rivolta al centro endometriosi della mia città per l’intervento, mi avevano rivisitata loro dopo l’operazione, e l’unica cosa che mi dissero fu: non è necessario assumere alcuna pillola non serve alcuna menopausa farmacologica,lei proceda con una gravidanza.
Ma io dal 2009 ad oggi di gravidanze non ne ho potute programmare, non era ancora nei nostri progetti.Però poi a ottobre mi cerco una ginecologa privata, che mi ribalta come un calzino, mi fa fare mille esami, e mi dice: lei ha un’endometriosi al 4° stadio,le sue possibilità di avere un figlio sono molto basse, quindi se volesse provarci le consiglio di bloccare l’ovaio buono con la pillola in continua, altrimenti finirà di nuovo sotto i ferri.
Faccio tutto,pap test, hpv, tampone, esami gravidanza, esami a mio marito, urine, urinolcoltura, ecografia transvaginale,visite ogni volta.
E’ tutto a posto, cisti non ce ne sono (ma a settembre al pronto soccorso dall’eco addome hanno rilevato l’adenomiosi, che sapevo di avere ancora già a pochi mesi posto intervento, e ovaio polisitico a catena di rosario), lei ha un mioma di 2 cm , ma non è nulla di che.
Quindi da novembre inizio la pillola, ho spotting da subito fino a quasi fine dicembre.
Adesso il mio corpo si sta abituando, credo, a volte mi compare un piccolo spotting la sera,ma finisce lì. L’unica cosa sono dei dolorini similmestruali che mi compaiono se sono sotto sforzo.E questi bruciorini che mi sembrano correlati alle secrezioni.
Pirma osservavo il mio corpo con meno attenzione.Da quando è accaduto questo, sono sempre lì’ che controllo,verifico, ascolto ogni segnale, e parlando con due amiche (pure loro con endometriosi) pare sia una cosa comune, l’IPERASCOLTO del nostro corpo, per la paura di star sempre male.E’ una cosa quotidiana, che non mi abbandona mai.Non lo facevo neanche quando mi diagnosticarono, ho iniziato a pensarci da quando vado da questa ginecologa, giuro che le prime volte uscivo e piangevo perché mi ha messa in uno stato di tensione assurdo, con modi di fare inquisitori.Poi mi ci sono abituata (più o meno).
Non so, mi sento una grande tristezza dentro, mio marito mi è vicino e mi capisce,lo sa che soffro.Soffro tanto, piango spesso, sarà anche la pillola, che ha accentuato una mia emotività un po’ nascosta, a volte sento fastidio nel vedere l’ostentazione della maternità, mi dico in fondo, se non avrò figli, non sarà il peggiore dei mali, ma io sono cresciuta come tata, sempre circondata da bambini, e ho sempre amato i bimbi, ho sempre detto ne vorrei almeno 3…e tu guarda il destino, nel giro di pochi anni ti ritrovi con un pugno di mosche, la consapevolezza di non esser sola ma di avere dei limiti, che ti possono costare la salute.Io non voglio accanirmi, né rimetterci la salute, questo lo so per certo.
Ho la forza di accettare tutto, di farmene una ragione, però a volte crollo e mi dà fastidio l’atteggiarsi delle neomamme, o vedere che durante l’attesa in sala in ginecologia, ti sfilano mamme e pupi davanti, e vedere che c’è una sorta di miglior trattamento verso di loro, piuttosto che verso di me, di te, che siamo solo delle pazienti, non delle mamme.Per fortuna non è la gravidanza a render donna una donna,una donna è tale anche senza figli, questo è importante e vorrei ricordarlo, a me stessa e a tutte voi che sapete di essere nella mia stessa condizione.
un caro saluto.
Elena
Cara Elena … non ti sei fatta mancare niente. Come non capirti.
Hai toccato delle corde molto sensibili per tutte noi con questa tua testimonianza.
Certo, non è la fine del mondo non essere mamme … ma quanto è dura doverlo accettare.
In ogni caso Elena non sei ancora arrivata alla “resa dei conti”. Hai 32 anni e non sta scritto da nessuna parte che non ce la farai. Consentimi di dirti che se anche sulla tua cartella clinica trovassi scritto STERILE … non vuole affatto dire che non sarai mai mamma.
Per ora dai la priorità alla tua salute, continua a rivolgerti a centri specializzati pubblici e a prenderti cura di te stessa. Il nostro sesto senso ci parla sempre, siamo noi che dobbiamo saperlo ascoltare. Raramente si sbaglia, questo l’ho notato sia su di me, che sulle altre donne.
In bocca al lupo, dai che ce la fai.
Vero