665) Storia di Giulia

Ciao Veronica,
Ancora non ho avuto possibilità di leggere i tuoi libri ma cercherò di farlo quanto prima. Avevo piacere di raccontare la mia storia perché a volte nei momenti più buoi e tristi della vita, quando meno te l’aspetti, ecco che arriva il sole… Un bellissimo sole!!! Voglio raccontare la mia storia x tutte quelle donne e ragazze che come me soffrono di endometriosi! Io ho conosciuto questa malattia tanti anni fa, quando ancora non sapevano nemmeno con certezza cos’era, ma non perché aveva colpito me ma mia zia! Io ero piccola e lei molto giovane, un legame fra noi fortissimo e io vedevo lei sempre soffrire e fare interventi molto grossi quindi sapevo cosa era questa “malattia silenziosa” peró oltre che vedere lei stare male e disperasti non potevo certo capire con certezza cosa poteva provare fino a quando nel novembre 2012 la mia vita cambia. Erano circa sei anni che stavo male, febbricciattole continue, malesseri generali, stanchezza cronica ma non mi trovavano mai niente, esami su esami, persino test x la tubercolosi,prove allergiche, intolleranze…anzi alla fine mi sono curata con xanax e psichiatra perché dicevano che era il mio cervello. Ma io sentivo che dentro di me c’era qualcosa di più grosso, di reale e materiale che non riuscivano a vedere… Dentro di me c’era l’endometriosi e io lo sapevo!!! Ad agosto 2012 mentre ero in ferie vengo presa d’assalto dalla gastrite(mai avuta in vita mia) vado all’ospedale, è Stress e così mi liquidano pagando un ticket di 50 euro. Torno dalle ferie e io continuo a stare male, intestino bloccato, pancia gonfia… Fino a quando a novembre mi inizia durante il ciclo mestruale un forte dolore all’ombellico. All’inizio credevo che fosse il buco del pirsing che mi dava noia ma il giorno dopo era più intenso, quasi da non camminare e intestino completamente bloccato.Quel dolore è stata la mia salvezza. Vado al pronto, trovo persone x fortuna splendide e durante la visita dal ginecologo eccoti che appare una ciste all’ovaio sx di 5 cm( sottolineo che a settembre ero stata dal mio ginecologo e ho sempre fatto controlli  ogni sei mesi e tutto andava bene). “Signorina questa vedrà che è endometriosi! Sa cos’è?”… So cos’è? E come se lo so!!! Ho visto patire a più non posso la persona a cui voglio un bene dell’anima e infatti vengo attaccata da un dolore al cuore immenso. Il primo pensiero è stato:NON POTRÒ MAI AVERE FIGLI!!! E da li è partito il calvario di esami su esami, il mio quadro clinico peggiorava giorno dopo giorno, non potevo mangiare più niente, tutto mi dava noia, soffrivo e i dolori diventavano sempre più forti. Fino a quando vengo ricoverata due giorni perché i dolori erano talmente forti che quasi sicuramente mi era scoppiata una delle tante cisti che mi hanno trovato visita dopo visita. Nel fra tempo non mi faccio operare ne mettere in lista, perché io sono di Firenze e volevo andare dal Dott. Minelli di verona e così ho fatto. Visita privata 250 euro, x sentirmi dire che avrei dovuto fare un dayospital così che dopo pasqua vengo chiamata x fare tutti gli esami. Dopo dieta e purghe la mattina presto parto e vado aLl’ospedale di Verona. Anche il persone d’oro, ecografie, esami del sangue, clisma opaco…una tortura psicofisica x sentirmi dire:”endometriosi di 4 grado con possibilità di resezione intestinale. Intervento Marzo 2014!!! “Marzo 2014??????? Ma dovevo aspettare un anno!!! UN ANNO IN QUELLE CONDIZIONI,ero anche dimagrita tantissimo… No, non riuscivo ad accettare il tutto cmq nel fra tempo avendo gli esami ormonali tutti buoni mi dicono o di provare ad avere una gravidanza oppure mettermi in menopausa!! Io ho 25 anni, per fortuna fidanzata da 7 anni e convivo da 6 quindi mi metto a tavolino con il mio compagno e decidiamo un po’. Vada x la gravidanza, cmq in menopausa non mi sarei messa xke io è gli ormoni non siamo mai andati d’accordo, e a 25 anni non tolleravo l’idea di non avere le mestruazioni. Quanti pianti, quanto dolore, quanta gente che non capiva il mio male… Giorni e giorni persi a lavoro e la vita che era diventata quasi tutta ed esclusivamente casa, lavoro, lavoro casa. Bene, iniziamo a provare… Il primo mese arrivano le malefiche, anzi arrivano in anticipo… Che rabbia, che nervi… Il secondo mese, riborda eccole puntuali come un orologio svizzero fino a quando a giugno nel cuor mio sento di essere incinta. Non voglio illudermi, ma al primo giorno di ritardo non resisto e faccio il test, ecco che appare una tenue linietta rosa… Faccio il secondo, uguale, la LINEA C’È!!! Non convinta faccio altri due test, chiamo il mio santissimo ginecologo che anche lui non crede alle sue orecchie, gioisce con me e cerca di tranquillizzarmi perché si, ero al settimo cielo ma avevo paura che fosse extrauterina… Vengo accolta dal panico, dalla gioia… Era tutto così bello, bellissimo ma la PAURA era sopra ad ogni cosa… Faccio tutto quello che c’è da fare, esami, ecografie… Fino a quando non faccio quella dove il mio piccolo/a si vede bene, nel posto giusto e con il cuoricino che batte come un cavallo. Li ho realizzato che era arrivato IL SOLE, la luce che avevo perso da un ‘anno. Ora sono di 4 mesi, tutto procede bene, i dolori che accompagnavano le mie giornate mi hanno abbandonata, ora sento solo un corpicino crescere dentro di me, sento la Vita… Quella vita che credevo di non potere mai avere!Beh, la vita… A marzo 2014 dovevo essere in sala operatoria e invece sarò in sala parto… Un emozione unica e Grazie a qualcuno la su nel cielo.
Ho voluto raccontare la mia storia perché se stiamo male e nessuno ci crede, non bisogna mollare, solo noi sappiamo realmente cosa abbiamo dentro,bisogna essere sempre forti e non crollare. E poi perché non bisogna arrendersi MAI… Lottare fino infondo!!! Sopratutto le ragazze giovani come me non mollate, cercate di realizzare e di credere nei vostri sogni anche quando pensate di mollare!! E mettetevi in mano di specialisti, andate nei centri e non fatevi operare da chiunque!
Un abbraccio forte a tutte e che possa dare un po di speranza a chi l’ha persa.

Giulia

 

Cara Giulia ho così tardato a pubblicare la tua storia che quasi quasi rischiavamo di arrivare a festeggiare con un fiocco!!! Grazie per averci raccontato … è una bellissima testimonianza che spero dia forza e fiducia a tante di noi. In bocca al lupo!
Veronica

664) Storia di Annalisa

ciao veronica,  ti racconto un pò la mai storia.

sono una donna di 36 anni,all’età di 18 incominciano le prime cisti ovariche che curo con la pillola;vado avanti per 7 anni fino a quando incontro mio marito e decidiamo di avere un figlio. ma non arriva:tre anni di visite,esami,ansie,dispiaceri e lacrime perchè non arriva.ma nel frattempo cicli irregolari,dolori durante i rapporti e durante le mestruazioni.

un giorno al lavoro avevo la febbre,torno a casa,40 di temperatura,non scende per 4 ore nonostante tachipirina e dolori allucinati alla pancia.mio marito arriva alle 7 di sera,mi vede piegata a metà,per terra,gli dico di portarmi in pronto soccorso:flebo,eco,analisi,clistere,i medici non sanno,mi ricoverano,dolore tutta la notte,mi sembrava di morire.il mattino seguente,dopo avere pianto tutta la notte,comincio a vomitare secrezioni gialle,mi portano d’urgenza in sala operatoria,mi ritrovo dopo un paio d’ore,in stanza di ospedale con una citratrice do 8 cm e il dottore che mi dice:le abbiamo dovuto asportare il 70% dell’ovaio destra e sinistra,era l’endometriosi.rimango senza parole,in quel momento svanisce in me l’idea di provare ad avere un figlio,non mi sento più donna,non sarò più mamma,cado nello sconforto più assoluto.esco dall’ospedale con 6 mesi di decapeptyl ed una menopausa indotta che non volevo.dopo questo periodo,riproviamo ad avere un bimbo perchè la ginecologa mi dice che anche con un pizzico di ovaie,la percentuale è vero che scende tanto,ma c’è comunque la possibiltà di farcela.ma nulla…..allora decidiamo di fare l’inseminazione,ma già sapevo che sarebbe fallita,me lo sentivo.la facciamo a dicembre,inizio mese,aspettiamo,era il31 e speravo di iniziare il nuovo anno con una bellissima notizia,ma è stato un inizio di lacrime,le mestruazioni si sono presentate proprio allo scadere della mezzanotte!!!!pianti,disperazione e tanta delusione.passa un altro anno e decidiamo io e mio marito di provare per la fecondazione assistita con la promessa che sarebbe stata li  prim e ultimo tentativo perchè la nostra vita stava cominciando a cambiare,a distruggersi,ad aspettare,sperare.dovevamo fare un ultimo tentativo e poi potevano “rassegnarci”ad allargare la famiglia.andiamo in un ospedale pubblico,il sant’anna di torino,e inizio il ciclo di stimolazione ovarica,eco,monitoraggio dei follicoli,ed io ero orgogliosa e contenta di come crescevano giorno per giorno,proprio come vedere un embrione crescere.finisco il ciclo,arriva il giorno del prelievo,quello dell’immissione dell’ovulo fecondato in utero e l’ansia più grande di questo mondo.giorno del prelievo del sangue ma risposta era per il giorno dopo.il momento è arrivato,avevo la tachicardia,sudavo,tremavo,ho chiamato 3 volte in ospedale per avere l’esito,l’inferniera mi dice di aspettare e richiamare ancora,i risultati ancora non erano arrivati.arriva mio marito da lavoro,gli dico di chiamare,lo fa,gli risponde la dottoressa e lei:”si è positivo”la pesantezza che ci assaliva per tanti anni era scomparsa.nove mesi di fellicità per il mio pancione.eravamo stati fortunati,non subito al primo tentativo si riesce,ma è nata Veronica!!!

passa un anno e mezzo e ritorna la brutta bestia e pillola senza interruzione per tenerla ferma,la interrompo per controllo e mi ritrovo con un fagiolino nella pancia,era Nicola il nostro secondo miracolo.ma ancora ritorna.domenica ho un’altra visita e spero che la bestia non sia tornata di nuovo.

ecco Veronica questa è la mia storia,fortunatamente a lieto fine ma so quante persone soffrono per questa malattia subdola e io mi ritengo semplicemente fortunata.

ho letto il tuo libro nel giro di tre ora,senza fiato,con le lacrime,sembrava che leggessi la mia storia,le mie sofferenze,il mio dolore.

grazie per aver messo a disposizione la tua esperienza perchè anche nel dolore non ci sentiamo sole.

un abbraccio

annalisa

 

E grazie a te Annalisa per averci raccontato la tua testimonianza e aver riacceso la speranza. Così deve sempre essere! Grazie ancora e in bocca al lupo per tutto
Veronica

663) Storia di Daniela

 

Come tante storie che ho letto, anche la mia è basata su un percorso
lungo e tortuoso.
Ancora prima di avere il primo ciclo, soffro di dolori che si pensava
fossero attribuibili ad una colite spastica.
I primi cicli, sempre dolorosissimi con mal di testa, nausea e alcune
volte anche vomito mi sfiancavano a tal punto che dovevo rimanere a
casa da scuola e perdere tanti giorni.
Il medico diceva di non preoccuparmi, che appena sarei cresciuta un pò
mi sarei “regolata”.
Insomma una vita, disabilitante, in tutto e per tutto. Il lavoro viene
reso difficile perchè ovviamente non puoi assentarti 4 giorni al mese,
e allora raccogli tutte le tue forze e vai avanti.
Le diagnosi sono sempre state di ovaio policistico fin quando un
ginecologo rinomato mi disse che avevo una cisti di 2 cm all’ovaio
destro ma che non era nulla di preoccupante. Nel frattempo continuo a
soffrire senza ovviamente avere riscontro dall’esterno. Vengo definita
capricciosa, debole, viziata. Prendi una bustina e vieni a ballare,
dicevano le mie amiche… e io a letto a contrcermi dal dolore. Finchè
nel novembre 2009 dopo un notevole ritardo nel ciclo, sto male a tal
punto che mi faccio portare d’urgenza dalla mia ginecologa di allora.
Era lunedì mattina e stavo malissimo dalle 5. Dopo 2 bustine di
antidolorifico si decide a farmi una ecografia ma non riscontra nulla.
Alle 22 mi portano in clinica, ma dopo una flebo di antispastico,
alzano le mani e mi dicono di farmi portare al pronto soccorso più
vicino in chirurgia d’urgenza perchè loro non sanno che fare.
Arrivo al PS alle 22,30. Anche quì accusata di fare i capricci per un
pò di ciclo… Mi buttano in corridoio su una barella, mi fanno le
analisi al sangue, radiografie, tac e una visita ginecologica. Il
ginecologo di turno si incavola perchè mi lamentavo e non riuscivo a
farmi fare la visita. i rimanda in PS con la dicitura che dice che “la
paziente non è collaborativa”. Si fanno le 9 del martedì mattina e il
chirurgo di turno mi sveglia dal mio torpore, dicendomi che dalle
manovre effettuate sul ventre riteneva che fossi in peritonite e che
dovevo essere immediatamente operata. Io accettai sfinita, forse anche
poco consapevole, ma decisa a farmi passare quel dolore che quasi mi
uccideva e che, nei tratti in cui crollavo addormentata (o svenuta non
so) mi faceva sognare di essere morta.
Quatto e dico quattro ore di intervento, stavo andando quasi in
setticemia. Dal racconto dell’anestesista che si affacciò dalla sala
operatoria, appresi ch avevano anche chiamato un ginecologo perchè
pensavano che il mio apparato riproduttivo si fosse compromesso a
seguito dell’infezione. Insomma in parole povere nessuno sapeva il
perchè di questa peritonite però notano una cisti sospettando che
fosse endometriosica. Ma nessuno la tocca.
Mi rimetto a fatica dopo una settimana di degenza ospedaliera e vado
ad un controllo dal ginecologo dell’ospedale che mi disse che avevo
avuto un ascesso pelvico dovuto ad un’infezione curata male. Certo mi
disse, più partner cambia, più possibilità ha di contrarre malattie…
Mi hanno presa pure per una poco di buono capisci??? Io ero attonita e
sconvolta.
Infine torno dalla mia ginecologa che mi conferma la diagnosi,
dicendomi che non si sarebbe mai immaginata che potesse succedere una
cosa del genere.
Fatto sta che dopo un mese esatto la mia cisti era già di 6 cm.
Faccio allora delle ricerche, chiamo cliniche, luminari, medici e
scienziati. Sarei stata disposta anche a rivolgermi ad uno sciamano.
Nel frattempo, ricomincio a soffrire peggio di prima e nonostante
questa croce, arrivano anche gli attacchi di panico talmente
debilitanti da dover essere continuamente portata al PS perchè anche
quì non si capiva cosa avessi. Ma questa è un’altra storia.
Insomma, becco il luminare che mi vuole operare immediatamente non
garantendomi però la riuscita dell’intervento. Quindi rinuncio.
Dimagrisco 10 chili in un mese per colpa degli attacchi di panico e mi
sparisce il ciclo. Passo i 6 mesi più belli della mia vita. So che non
è bello da dire, ma per la prima volta, sto veramente bene. Niente mal
di pancia, niente coliche, niente sbalzi d’umore.
Mi rivolgo all’ennesimo medico, che mi ha in cura tutt’ora e che si è
rivelato un genio in fatto di comprensione ed umanità. La cisti è
cronicizzata e tenuta sotto controllo e ogni 6 mesi faccio un’eco e le
analisi e come molte prendo la pillola.
Sono passata attraverso la depressione, gli attacchi di panico e
l’endometriosi e sono ancora quì. Mi sono anche inventata un lavoro da
fare in casa per non dover fare l’impiegata e prendermi i miei tempi.
Ho “ben” 37 anni ma me ne sento 25. Ma mi chiedo sempre se troverò
qualcuno che riuscirà a starmi accanto come un compagno amorevole e
affettuoso…
Questa è la mia storia. la nostra storia. Spero possa essere d’aiuto
per tante donne che devono affrontare questo cammino. Io ho accettato
la mia condizione e ormai non mi pesa più di tanto. Ma capisco quali
problemi possa portare nel quotidiano. In bocca al lupo a tutte!!!
Grazie per l’attenzione.
Daniela

Mi sembrava di leggere una storia romanzata ambientata a fine ‘800 !!!! Ma in che epoca hai vissuto? In che paese del terzo mondo hai vissuto??? Davvero allucinante! Con tutta l’informazione che cerchiamo di fare siamo ancora in queste condizioni in certi ospedali italiani. Coraggio e in bocca al lupo per tutto. Mi raccomando … almeno una visita in un centro specializzato pubblico falla! Ciao
Veronica