Ciao sono Martina di Vicenza ho 35 anni da poco compiuti..volevo aspettare a scrivere la mia storia perché speravo di avere un lieto fine da far leggere a tutte quelle che come me sperano nel lieto fine delle altre storie,ma dopo la notizia che diventerò zia di ieri,ho bisogno di uno sfogo.
La mia storia è molto semplice ho passato tutta la mia vita ad evitare una gravidanza ed ora passo il resto a sognarla.
Mi sento uno schifo una persona inutile e la cosa peggiore di tutte è che ho pure avuto la mia occasione ma ero troppo giovane e non me la sono sentita.
Comunque questa è la mia storia.
Sento per la prima volta la parola endometriosi a dicembre del 2012 durante una visita dal mio ginecologo,visita che faccio tutti gli anni e che ha sempre il solito esito, stai bene non ti preoccupare i bambini arriveranno.
Durante la visita mi tocca in un punto e mi fa male insiste un po’ facendomi sempre più male finisce la sua visita con tutto quello che serve ecografia, colposcopia,paptest..alla fine mi fa rivestire e mi dice secondo me hai l’ endometriosi solita risposta di quasi tutte endo-che?? Mi dice che è una malattia complessa lo guardo e gli chiedo cosa fare visto che voglio un figlio,lui mi risponde o prendi la pillola, ma non puoi restare incinta o ti operi perché non puoi lasciarla lì, ma te lo sconsiglio..il tutto girando e compilando carte e senza motivando le sue parole..alla fine mi da un indirizzo internet della associazione aie e mi dice informati..pago la mia costosa visita ed esco disperata…per fortuna ho un’amica psicologa la chiamo e mi tranquillizza.
Comincio ad informarmi, trovo tutte voi su internet e decido di andare a negrar. Telefono e dopo qualche giorno faccio la visita,mi confermano l’ endometriosi e decido di operarmi anche se non ho mai avuto niente nessun dolore niente…a gennaio però comincio a stare male non riesco più ad alzarmi dal letto vomito di continuo se cerco di andare in bagno per fare la cacca devo prendermi un recipiente perché vomito..insomma uno schifo.
Passano i mesi si avvicina l’intervento faccio la visita di controllo pre operatoria e durante una ecografia il dottore dice che secondo lui la situazione è un po’ più complessa di quello che all’inizio pensavano, mi avevano dato il protocollo da seguire quello più leggero..mi rinviano l’intervento di un mese arrivo ad agosto e dopo quasi 5 ore di intervento esco con un bel risultato:endometriosi IV stadio mi hanno tolto 30cm di intestino cisti noduli ti tutte le forme e dimensioni, ma ho tutto il resto non mi hanno levato niente di fondamentale per avere un figlio. Come ciliegina sulla torta un bel “Martina non so come mai tu non sentissi male perché chissà da quanti anni ce l’hai”..ma allora tutte le visite dal mio gegio-ginecologo a cosa sono servite??
Comincio con l’ enantone per tre mesi e tutto va bene,vampate a parte, mi rimetto in fretta,sono forte io..ho un taglio tipo cesareo ma penso sempre che prima o poi avrò la gioia di un taglio cesareo vero.
È passato quasi un anno e niente..nessun bambino e tutte che attorno a me mi danno la lieta notizia delle loro gravidanze,di quanto difficile sia stato per loro perché, per ben tre mesi non sono rimaste incinte non so ancora come riesco a non mandarle a quel paese!
Sono felice di essere andata in un centro specializzato sono stata seguita con cura e passione ed ho pure conosciuto delle ragazze simpaticissime…bisogna sempre trovare il lato positivo delle cose!
Ora però ho deciso,non voglio più fare niente..niente più visite specialistiche per infertilità niente visite per mio marito..basta se verrà verrà altrimenti significa che il mio destino è diverso da quello che desidero. Mi terrò sotto controllo ogni sei mesi visto che ho rischiato pure un uretere..la malattia c’è e ci devo convivere,non le permetterò di rovinare anche il mio matrimonio,si è già presa tanto e questa volta si deve accontentare.
Non mi sento abbastanza forte per fare inseminazione o altro,quindi voglio vivere la mia vita prendendomi tutto quello che mi viene concesso, ho un fantastico marito che mi ama e mi rispetta,lo so che sarebbe meraviglioso avere un figlio ma non posso permettermi di rovinare quello che ho per quello che non ho e che forse non avrò mai.
Più che il racconto della mia storia è stato uno sfogo chiedo scusa ma ne avevo bisogno!
L’importante è che volevo farvi sapere che anch’io faccio parte di questa grande famiglia di donne che hanno questa malattia, una delle fortunate non tormentate dai dolori,o almeno tormentata per poco tempo, auguro a tutte di riuscire a trovare un equilibrio e la serenità che noi meritiamo.
Un grazie per lo spazio che ci viene messo a disposizione e un abbraccio a tutte.
Con affetto Martina