235) Storia di Michela

Ciao Vero, sono Michela, te lo avevo promesso, e siccome io mantengo sempre le promesse eccomi qui a scrivere l’ennesima, purtroppo sempre uguale a troppe altre, storia di endometriosi…

7 anni fa…avevo 24 anni e stavo per sposarmi, un dolore improvviso, fortissimo, da svenire mi manda al pronto soccorso cisti ovarica di 6 cm (un grosso “mandarino” volendo usare le parole dell’ecografista)…un ginecologo (che probabilmente aveva preso la laurea con i punti della benzina) decide che con una pilloletta tutto sarebbe tornato a posto…1 anno di pillola la piu’ forte sul mercato…e ad ogni controllo una novita’…cisti sparita…cisti tornata…cisti ridotta…nel frattempo mi ero sposata e cominciavo a pensare ad un pargoletto… e nello stesso “frattempo”a mia insaputa l’endometriosi mi faceva fuori una tuba! Finalmente decido di cambiare medico: grosso nome, grosso studio, grosso onorario, e soprattutto donna!Cosa vuoi di piu’? mi visita e mi dice che è un disastro! CISTI ENDOMETRIOSICHE ad entrambe le ovaie! Bene, anzi Male!in ogni caso togliamole no? NOOOO! Mi terrorizza dicendo che intervenendo chirurgicamente la “porzioncina”(disse proprio cosi!!) di ovaio che mi sarebbe rimasta non avrebbe permesso una gravidanza…il medico è lei e io le credo…MALE!!!

Cominciano 2 anni terribili…visite su visite…ore di attesa…continui permessi al lavoro…e lei (la Dottorona) che ogni volta mi guarda e… le si legge in faccia non sa che fare!!! Prova e riprova e ad ogni controllo lo stesso responso RITENTA SARAI PIU’ FORTUNATA!! Poi un giorno le viene un lampo di genio: MENOPAUSA FARMACOLOGICA … il medico è lei e io le credo…MALEMOLTOMALE!!!RISULTATO: metto 10 chili, mi cadono improvvisamente 2 (dico 2!!!) denti e mi peggiora la vista…per non parlare che rischio il divorzio e il lavoro dal momento che divento a dir poco FEROCE! Al controllo successivo esagera…tentiamo una TECNICA…io la guardo interrogativa!?!…una FIVET io continuo a guardarla interrogativa!?! allora decide di parlare in italiano e capisco che parla di FECONDAZIONE ASSISTITA…educatamente le dico che, mentre lei mi studiava come un topolino di laboratorio, io mi sono documentata un po’ e mi pare di aver capito che nei soggetti affetti da endometriosi anche una piccola stimolazione ormonale potrebbe alimentare la malattia, mi risponde che non devo farmi influenzare e che da quando c’è internet ci improvvisiamo tutti medici! Mi dice di stare tranquilla, che se voglio davvero un figlio quella è la strada giusta e mi porge un foglio con un miliardo di analisi da fare (un miliardo perché erano tante e costosissime!). Pago la visita, dico che richiamerò non appena le analisi saranno pronte. Esco e butto il foglio nel primo cassonetto che trovo. CAPITOLO CHIUSO.

Mi rimetto a smanettare su internet e scopro che c’è un centro  specializzato che si occupa proprio della cura dell’endometriosi…ci vado ma non mi convince… un altro buco nell’acqua!

RITORNA AL PUNTO DI PARTENZA!Riprende la mia ricerca di un chirurgo dalle mani fatate capace di mettere un po’ d’ordine nella mia pancia “scombinata”….finalmente lo trovo! Ma opera a Perugia…Perugia non è dietro l’angolo ma tentiamo lo stesso (io mio marito e mia sorella in trasferta…) mi opera, endometriosi di 4° stadio, 4 ore di intervento, mi salva il salvabile e mi manda a casa…

…sono passati 15 mesi da allora e la mia pancia purtroppo è ancora vuota, ma voglio essere positiva, è vero la mia pancia è vuota ma è sparita dalla mia pancia anche la “maledetta”! Ci riflettevo qualche giorno fa, quando ho scovato un antidolorifico ormai scaduto in fondo alla borsa, ho pensato a te Veronica e alla promessa che ti avevo fatto cosi è nata questa mail…

Il 10 novembre farò l’ennesimo controllo speriamo sia tutto a posto! Voi incrociate tutto l’incrociabile…

Vi abbraccio tutte…

Michela

Ciao Michela, quando mi scrivete la vostra testimonianza e sapete farlo in questo modo, con un pizzico di ironia, quella che ti lascia un sorrisino amaro ma che fa riflettere … penso che questa ironia è la vostra salvezza.
Questo atteggiamento aiuta molto a non farci mettere KO.
Per questo ti chiedo di conservarti sempre così come sei.
Ti chiedo di continuare a fidarti del tuo sesto senso che difficilmente sbaglia, ti chiedo di continuare a documentarti su questa malattia, perchè alla fine è l’unico modo per affrontarla, per conoscerla ed arginarla.
Incrocerò tutto l’incrociabile promesso e so che non sarò l’unica a farlo.
Fammi sapere mi raccomando.

Vero