239) Storia di Ela

Ciao Veronica,
in questo momento ti ho scoperta, in un momento di dolore intenso e che si ripete tutti i mesi con le mestruazioni.
Dall’età di 11 anni  ho sempre avuto dolore durante le mestruazioni, e quando finalmente a 18 anni ho iniziato a prendere la pillola, mi è sembrato di rinascere. Sembrato… già perchè nonostante tutto qualche dolore l’avevo ugualmente.
Quasi tre anni fa smetto di prenderla, mi sposo, ho già un età da figli mi dico…
Ci metto in realtà quasi due anni a “disintossicare” il mio corpo, ma quando finalmente ci riesco il dolore torna lacerante e sembro impazzita!
Non sono in grado di controllarmi, piango dal male per 5 ore con spasmi incredibili, intervallati da vomito e dissenteria.
Passo così una settimana al mese, usando dei pannolini da incontinenza per non lasciare in ogni dove un ricordo del mio passaggio.
Non esco per una settimana se non dopo un antidolorifico. E’ troppo farmi vedere con il dolore che mi trasforma la faccia.
Le ecografie transvaginali dicono che tutto è in ordine, ma ieri ho rivisto la mia ginecologa e mi ha dato dei nuovi esami da fare.
Per il momento vorrei soltanto non sentire questo male, mi dico che per i figli sarà quel che Dio vorrà. Voglio affrontare un dolore per volta.
Da ieri uso un antidolorifico che riesco ad assorbire e  mi sembra già un enorme passo avanti.
La cosa che mi spaventa è leggere nelle altre storie tutti quegli interventi, dolore su dolore.
Ti confesso che ho paura e ne ho tanta. Non lo sa mio marito del terrore che mi pervade da ieri, da quando guardo le prescrizioni e devo trovare il coraggio di prenotare.
Mi sembra troppo tutto l’iter per scoprire (o forse no) da dove arriva tutto questo inferno, mi chiedo perchè mi capita e così pochi mesi fa scopro la parola endometriosi. L’unica cosa positiva è che scopro di non essere pazza e anche in famiglia hanno smesso di chiedermi che tipo di male sento, a cosa somigli, hanno smesso di suggerirmi le posizioni da assumere quando sto male.
 
Un saluto a te, a tutte voi.
Ela.

Cara Ela, hai fatto bene a scrivere. Perchè spero che tu possa sentirti meno sola da oggi. Ti farò avere l’elenco delle ragazze … magari ne trovi qualcuna della tua città e potrai contattarla per condividere insieme pensieri brutti e belli.
Non spaventarti … le storie pubblicate qui sopra devono servire a tutte noi per capire meglio questa malattia, per prevenire il più possibile danni peggiori. Un passo alla volta … e fallo pensando che quello che stai facendo è un gesto d’amore nei tuoi confronti. Anche a te, chiedo con il cuore in mano, di rivolgerti qualora ti dicessero che sei da operare ad un centro specializzato in endometriosi, in modo da poter essere tranquilla di essere in buone mani. Non vedere un ipotetico intervento con paura e terrore, ma vedilo come una possibilità di poter star finalmente meglio. Sicuramente te lo meriti.
Come hai detto tu, affronta un problema alla volta. Quando starai meglio potrai affrontare anche il discorso maternità. E non disperare, cerca le cicogne su questo blog, ti stupirai anche tu come a volte questi pennuti abbiano fatto visita a donne con storie senza speranza.
Ti abbraccio forte, per qualsiasi cosa siamo tutte qui per te.
Vero