298) Storia di Rita di Vicenza

Ciao Veronica!

Mi chiamo Rita e vivo in provincia di Vicenza.

Ho letto il tuo libro e credo che non sia stato facile e semplice raccontare la tua esperienza e la tua vita privata in tutte le sue sfaccettature.

Per ogni pagina che sfogliavo mi sentivo sempre più meno sola.

GRAZIE!!!

Sono affetta da endometriosi e molte volte mi sento sola .

Ho visitato il sito ASS. A.P.E  rendendomi subito conto di una cosa NON SONO PIU’ SOLA.

Mi piacerebbe molto un giorno visitare e conoscere le persona delll’ass.A.P.E  e far qualcosa anche la piu’ piccola delle cose per aiutare altre donne.

Intanto inizio a raccontarti la mia storia  una testimonianza come tante ma che possa aiutare chi la leggera’.

Fin dal primo giorno le mie mesturazioni sono state molto dolore  e tutti mi dicevano che era normale.

Passano gli anni e i dolori aumentano ma iniziavano anche lontano dal periodo mestruale concentrandosi nell’addome.

Il mio ginecologo mi diceva  e’ il colon infiammabile sei stressata oppure  coliche.

Molte volte dovevo rivolgermi al pronto soccorso  ed è proprio  qui che un ginecologo di turno, quella notte mi ha detto che ero affetta da endometriosi  descritta  come malattia rara

(pensa  un po’).

Nella mia borsa non mancano mai antidolorifici e punture.

Il giorno dopo mi sono recata subito dal mio ginecologo il quale mi smentisce tutto dicendomi di nuovo sono delle coliti.

Dolori sempre più frequenti i quali iniziavano a condizionare la mia vita sociale lavorativa e intima.

Decido di consultare un’ altro medico dopo due mesi da quella visita ero in un letto dell’ospedale per una laporoscopia il sospetto era endometriosi.

L’esito era stato questo: non e’ stata riscontrata nessuna traccia di endometriosi  ma solo una brutta infezione la quale mi aveva pero’ danneggiato le tube la destra chiusa.

Dopo due mesi ancora dolori e ancora piu’ forti.

Ritorno dal medico che mi ha operata 100 euro per sentirmi dire cosa? Che non dovevo mangiare  le cosi dette 5 P (PANE PIZZZA PATATA ECC) .

Appena uscita dallo studio sono scoppiata a piangere mi sentivo ABBANDONATA.

Ascolto un altro ginecologo il quale mi dice di fare dell’ago puntura  ed eliminare i detergenti intimi, quando sono uscita  ero nello sconforto piu’ totale e pensavo perché nessuno mi dice che cosa mi sta succedendo PERCHE’.

Spesso mi ero documentata su questa malattia  i sintomi c’era tutti mal di schiena stanchezza male all’addome dolore durante un rapporto cicli abbondati dolorosi urinare poi. .

E un’altra cosa fondamentale in tre anni che provavo non sono riuscita  ad avere un figlio.

Quante volte ho domandato loro ma SARA’ ENDOMETRIOSI ?

La risposta era NO.

Fatto sta che stavo sempre male.

A fine aprile mi sono recata da un altro specialista .

Gia alla prima visita mi sono sentita considerata e alla seconda visita mi ha sottoposto ad una ecografia trasvaginale mi ha riscontratto  all 99%l’endometriosi .

Il suo sospetto ma anche il mio è quello che la laporoscopia fatta 2006 non sia stata eseguita come doveva .

Quel giorno una parte di me era sollevata perché FINALMENTE i miei malesseri aveva un nome,l’altra invece preoccupata  tesa perchè pensi se la malattia ha lasciato dei danni

permanenti  se potro’ avere dei figli ecc. .

In tutta questa storia pero’ non sono mai stata sola al mio fianco ho un compagno adorabile e compresivo.

Ora sono  in attesa per subire un altro intervento spero’ che sia l’ultimo..

Mi farebbe piacere scriverti ancora per raccontare il seguito  e per poter dire E’ FINITA ORA SONO GUARITA E DAR SOSTEGNO A TUTTE  QUELLE DONNE CHE DOVRANNO SUBIRE

TUTTE QUELLE COSE CHE GIRANO INTORNO A QUESTA MALATTIA.

Ti ringrazio perché il mio primo passo è stato leggere il tuo libro.

GRAZIE GRAZIE!!!!!

Con affetto RITA76.

Ciao Veronica.

Ciao Rita … mi hai fatto venire in mente che anche io quando ancora non sapevo che cosa fosse per bene l’endometriosi … dicevo alla gente che era una malattia rara.
Mi viene da sorridere.
Una volta ho sentito mia nonna dirlo ad una giornalista e le ho spiegato immediatamente di non dirlo più, perchè non è corretto poichè siamo in 3 milioni di donne solo in Italia.
In effetti, considerando il ritardo diagnostico e quanto poco se ne parlasse … tutto faceva pensare ad una malattia rara.

Va beh …

Volevo invitarti ad una grande festa.

Perchè per me questa sarà una giornata di festa.
Sabato 4 aprile a Reggio Emilia si terrà l’annuale assemblea sociale dell’APE.

In quella giornata al pomeriggio ci sarà un incontro aperto a tutti nel quale verranno approfonditi alcuni aspetti della malattia con l’aiuto di professionisti.
Inoltre, inutile dirlo … sarà un’occasione per tutte noi per rivederci, riabbracciarci e conoscerci.

Se ti va di partecipare, ti vengo a prendere in stazione (madò quanta gente devo andare a prendere, organizzeremo i turni).
Pensaci seriamente … ti assicuro, ma te lo assicuro davvero che tornerai a casa con il cuore colmo di sorrisi e calore.
Tornando alla tua storia, sicuramente un intervento non fatto bene … ne pregiudica altri … spero davvero che ora tu sia nelle mani di bravi dottori specializzati in endometriosi.
Io sono certa che se mi fossi rivolta subito ad un centro non ne avrei dovuti subire 4 in 4 anni, soprattuto dato che la mia endometriosi è asintomatica.
ti abbraccio e spero di poterti conoscere quanto prima.
Vero