30) Storia di Anna di Reggio Emilia

Ciao Veronica, sono Anna , ho 41 anni , da 12 vivo a Reggio Emilia , e da circa 10 mesi ho scoperto di essere anch’io affetta da ENDOMETRIOSI . Questo vocabolo , di cui non conoscevo il significato e l’esistenza , mi ha sconvolto e condizionato la vita . Tutto è iniziato con  rapporti e cicli dolorosi , perdite color “cioccolato”, stanchezza cronica. Tutti questi sintomi non hanno portato a diagnosticare nessuna malattia nè al mio medico di base, nè alla mia ginecologa, nè tantomeno al pronto soccorso dove mi sono recata per i dolori insopportabili. Infine dopo un’ecografia (richiesta con insistenza alla mia ginecologa!) si è notato “qualcosa” di anomalo , e mi è stato consigliato un esame per verificare la presenza di un tumore. Dopo l’esito dell’esame sono stata messa in attesa per un intervento in laparoscopia in ospedale.
“Per fortuna” dopo l’intervento si è scoperto che si trattava di una cisti endometriosica che è stata asportata insieme a una tuba.
Durante la visita di dimissione dall’ospedale il chirurgo ginecologo mi ha detto: “vuole un figlio? lo faccia , si dia da fare.” La mia ginecologa dopo che ha letto il referto mi ha prescritto la pillola per 2 mesi.
Trascorsi i quali i dolori iniziavano ad essere sempre più forti al punto da non riuscire ad avere rapporti.
Cosi cercando il parere di uno specialista mi sono recata a Verona. Qui l’amara sorpresa…:”signora lei non può rimanere incinta perchè una tuba le è stata tolta , l’altra è occlusa….”.
A questo punto le strade erano solo 2: o curare l’endometriosi con la possibilità di rimanere sterile, o pensare alla fecondazione assistita. Così dopo tanti sacrifici e peripezie sono giunta a Lugano in un centro per la procreazione assistita per la FIVET. Il 14 dicembre 2007 tutto era pronto per il trasferimento degli embrioni ma l’ENDOMETRIOSI mi ha regalato in pochi giorni anche  l’occlusione del canale cervicale facendo fallire il sogno di poter avere una gravidanza.
Adesso sono in attesa di una nuova laparoscopia.
Per Natale il mio compagno (che per fortuna ha vissuto con me tutte le disavventure) mi ha regalato il tuo libro e leggendolo mi ha rincuorata, istruita,  e fatta sentire meno sola. Sperando di conoscerti al più presto di persona volevo chiederti se puoi indicarmi un ginecologo esperto di endometriosi e una clinica nella nostra città dove eseguono interventi in materia.
Grazie ancora di avermi illuminata tramite il tuo libro. 

P.S. Ho vissuto il XXXV canto dell’ Inferno, sto vivendo il Purgatorio, spero con l’aiuto del Signore di giungere presto in Paradiso.
Cordiali saluti,a preso.Anna
 

Ad Anna ho risposto privatamente, ma ancora una volta rabbrividisco nel sapere che nè il medico di base di Anna, nè la sua ginecologa hanno preso in esame l’endometriosi, come malattia possibile dati i suoi disturbi e il suo dolore.
Credo che domani farò una cosa, sono mesi che penso se farla o meno. Manderò il libro alla mia ex ginecologa.  Sperando che per lo meno possa essere meno “leggera” con altre donne.
Veronica