318) Storia di Cinzia di Chieti

Ciao Veronica sono Cinzia di ortona (CH).. ho 31 anni e sono sposata da 6 sono affetta da endometriosi,ma come tante donne prima di poter dire questa frase ho dovuto subire tanto.. non voglio fare la vittima ma gridare forte tutta la rabbia e lo sconforto accumulato fino ad ora. Fin da adolescente ho sempre sofferto di forti dolori,invalidanti  Ma sopratutto mi sono sempre sentita spenta stanca con la sensazione di annaspare e provado spesso un forte disagio..In poche parole dai 23 anni fino ad ora ho avuto tre interventi e ho provato con due fivet che con le loro relative stimolazioni ormonali non hanno fatto altro che peggiorare la situazione..ora ho le tube compromesse e l’unica strada per avere dei bimbi è di andare in centri per la procreazione assistita dove non effettuino stimolazione e per questo occorrono soldi.. i problema piu’ grande è che alla fine di questo percorso intrapreso fino ad ora, mi sento psicologicamente stanca e terribilmente in colpa nell’insistere a dover creare a tutti i costi “la famiglia ideale” ..non a caso sono contornata da persone che nonostante conoscano la tua situazione ,ti rinnovano ancora il solito promemoria: QUANDO SARAI MADRE VEDRAI!! ..è vero che la donna per sua natura ha un ruolo fondamentale..ma se tutto questo, per qualche motivo dovesse venire a mancare, vorrei poter dire che la mia famiglia ce l’ho ed è la persona che ha deciso di condividere tutto cio’ che sara’ di me ,nella gioia e nel dolore ,nella salute e nella malattia… Grazie di cuore 
Cinzia
Cara Cinzia … il problema delle persone che ci stanno intorno e che quando aprono bocca ci fanno involontariamente del male, purtroppo c’è sempre.
Bisognerebbe cercare di riderci sopra e riuscire a mettere in difficoltà l’altro con le nostre risposte (piccole vendettine innocenti).
Ogni volta mi riprometto di studiarmi delle risposte per l’occasione … e invece resto sempre lì … muta con le budella che si aggrovigliano dalla rabbia.
Non sentirti in colpa … capisco che tu possa essere stanca e sfiduciata … ma dico sempre … finchè senti dentro di avere la forza per provarci, prova.
Credo sia molto importante in questo caso, darsi delle regole, dei punti di arrivo.
In modo da non restare in questo oblio per una vita intera.
Io a suo tempo mi detti una possibilità (che è pochissimo percentualmente parlando, ma la stimolazione ormonale mi ha riportato sotto ai ferri) e dopo la botta iniziale del NEGATIVO è stato più semplice per me accettare e andare avanti. A seconda di come reagisce il tuo corpo, stabilisci quante volte ancora tentare, dopo di che se andrà male … sarà come dici tu … ovvero ti concentrerai su chi ti sta vicino, sulla tua “piccola” famiglia e cercherai quello che di positivo c’è in questo destino.
Ti abbraccio forte
Vero