32) Storia di Emanuela di Piacenza

Ciao Veronica..

mi chiamo Emanuela,ho 34 anni e abito in un piccolo paese alle porte di Piacenza, sai, sono un po’ una campagnola… diciamo la classica ragazza “pane e salame” come si dice da queste parti. La mia passione sono i motori, amo le macchine da Rally e le moto e non per altro sono una motociclista accanita fan di Valentino Rossi!!!!!!!!!!!!!

Ho una piccola azienda con mio fratello e insieme ci occupiamo di vending, ossia, facciamo la distribuzione automatica di caffè nelle aziende. Adesso inizia la parte peggiore..prima o poi dovevo arrivarci.. Sono 8 anni che non ho più il mio papà stroncato lentamente da un tumore,mi vengono i brividi a soffermarmi su questa pagina della mia vita che non sono ancora riuscita a girare…quindi vado oltre.
All’ età di 25 anni non stando più in piedi dai dolori e vedendo che il mio dottore di famiglia non sapeva piu cosa dirmi, ho deciso da sola di andare dal benedetto ginecologo, era un giovedi pomeriggio, al lunedi successivo sono stata ricoverata per un bel cesareo! ma ero talmente spensierata che non avevo nemmeno ben capito cosa avevo fatto, c’era mio papà con me, quindi nulla mi poteva accadere, tutto si sarebbe risolto… tornata a casa avevo tutte le sue mille attenzioni, pensa, mi versava perfino l’acqua nel bicchiere!che super papà! bhe, dopodiche sono entrata in menopausa per un anno intero, mi sentivo bene,più che altro non avevo il pensiero del dolore delle mestruazioni! non pensavo tanto alla mia malattia, facevo i miei controlli dal ginecologo ogni 3 mesi, soliti esami ecc.. la mia preoccupazione non esisteva perchè sessualmente non avevo rapporti, e mentalmente pensavo alle corse, al lavoro, non c’era spazio per il sesso, anche se il mio cuore è un eterno innamorato del mio papà innanzitutto e poi anche di qualche ragazzo ma niente di tanto serio da arrivare all’atto sessuale.. poi diciamolo, con tutte le cure di ovuli, odori schifosi e dolori alla pancia, mi sentivo anche in imbarazzo.. Comunque,nel 2000 il mio papà è stato portato via dagli angeli e io sono rimasta qui.. con mia mamma,che donna mia mamma..mi sono accorta di lei da quando non cè piu il mio papà, non andiamo assolutamente d’accordo e questo non mi aiuta. Da quel giorno non so perchè è in iniziato il mio inferno, ho iniziato ad avere paura di tutto,e ho iniziato ad avere male ovunque,sicuramente gli anni avanzano ma…sono proprio diventata una carretta! prima ero la Super Manu, adesso non mi faccio vedere quasi più in giro…Ho preso un sacco di tranquillanti, antidepressivi, poi un giorno mi son detta basta e ho buttato via tutto e son rimasta con la mia inseparabile endometriosi…A 30 anni altro cesareo, al mio risveglio mi son trovata gli occhi del Santo del mio ex ragazzo che mi dice.. Manu hanno dovuto tagliarti ancora,non ti hanno fatto i buchini..ma cerca di star tranquilla è andato tutto bene.. Ok,ho pensato, qui non ci salto più fuori. Il mio ginecologo, che nel frattempo ne avevo cambiati 4, mi dice che sono al quarto stadio,il più grave per intenderci,e che è stato clemente perchè per fare un bel lavoro avrebbe dovuto farmi un taglio in verticale,dal pube fino alla bocca dello stomaco! interessante…..praticamente dai 25 ai 30 anni ho vagato per studi di ginecologi lasciando dei gran 100 euro e con la risposta che la menopausa era l’unica cura oppure di prendermi una bella pillola! grandioso,questo ultimo ginecologo che mi ha salvato in extremix, è il primario dell’ospedale della mia città, son fortunata, lui ne vuole 150 di euro e quando sto male che non so più dove sbattere la testa, per rintracciarlo è come telefonare al Senato! A 32 anni altra operazione,ma questa volta in laparoscopia, quindi me la sono cavata con poco..e adesso??? è tutto un incognita,io so solo che ancora adesso devo fare le punture per i dolori quando ho le mestruazioni, ho chiamato il gine disperata e mi ha risposto che devo conviverci con il dolore, non posso stare ancora in menopausa..gli altri organi ne subirebbero troppo,ho una pillola del minkia da prendere, che non so a cosa serva dato che i dolori sono gli stessi.. forse quest’anno non mi operano, ma a questo punto ne vedrei l’ora, ormai la mia vita privata è quello che è, ho un sacco di complessi, ho l’umore che ha degli sbalzi madornali, non riesco nemmeno ad avere vicino una persona..chi mi vive dice che sono esagerata, che me ne approfitto della mia malattia.. questo è struggente..di dolore ne mando giù molto, ma non sono la classica rompiballe lamentosa,anzi,ho perfin imparato a farmi le punture da sola per non disturbare nessuno! me ne sto nel mio angolo in silenzio,sperando di trovare una soluzione…ho letto nel tuo sito storie di ragazze, ho visto che comunque il loro problema principale è per avere un figlio..bhe il mio problema non è quello, io vorrei stare bene e cercare di imparare a lottare di più con il mio carattere che ormai non è più una roccia.. mi sento debole e sola, penso che questa malattia abbia inciso molto sulla mia testa, bhe ne avrei tante altre cose da dire ma mi son fin stufata di scrivere e tu ti sarai fin stufata di leggere..che dire,fra qualche giorno mi arriverà il tuo libro, me lo leggerò e vedrò poi a cosa mi è servito,è un inferno…..ciao Veronica e grazie per avermi ascoltato..almeno tu sai di cosa ho scritto fino adesso…rispondimi ciao Manu

Cara piccola dolce Super Manu.
Beh io continuerei a chiamarti così, anche se ora di Super non trovi niente.
Ci hai raccontato la tua storia, insieme alla storia della tua vita. Rifletto rileggendola per la seconda volta … e mi domando quanto la fortuna di trovare un medico preparato a riconoscere l’endometriosi sia sempre così maledettamente importante. Probabilmente ti saresti evitata due bei tagli nella pancia … anche se non mi è piaciuto che ti abbiano detto : “per fare un bel lavoro avrebbe dovuto farmi un taglio in verticale,dal pube fino alla bocca dello stomaco” … Le reazioni sono soggettive e personali, ma io personalmente avrei preferito un taglio in verticale se questo poteva pregiudicare la buona riuscita dell’intervento … all’estetica ci penso poi quei 15 giorni all’anno del bikini (e poi .. chi se ne frega lo stesso).

La tua rabbia è la nostra. La “pillola del minkia da prendere”, è la nostra.
Dico sempre che se dovessi riscrivere quel libro ora, non parlerei per metà libro del mio desiderio di maternità.
Quello è stato un periodo. E’ iniziato e penso sia finito. (Mai dire mai Isabella .. lo so!)
Ma la mia endometriosi resta. Come la tua. Capisco cosa vuoi dire.
Non so cosa potrà darti di buono il libro, ma so che da ora se lo vorrai sola non ti sentirai più.
Non abiti neanche tanto lontana da me. Perchè non vieni al prossimo incontro dell’APE qui a Reggio?
Come leggerai nel libro il primo incontro mi impressionò molto, quella stanza piena di donne come me … ma come era possibile? Decisi che non ci sarei più andata … ma poi … ci credi che non vedo l’ora che ci sia il prossimo?
Non immaginarti degli incontri lagnosi dove tutte noi ci piangiamo addosso elencando i nostri interventi e quante ovaie in meno abbiamo! Ti assicuro che sono incontri dove si ride anche, dove ci si conosce, si condivide, e di sicuro ci si sente meno sole. E pian piano quelle persone diventano le tue più care amiche.
Le frequento anche virtualmente sul forum di
www.apeonlus.info
che trovo molto interessante e sempre ricco di informazioni preziose. Ti aspetto Manu .. guai a te se non vieni a trovarci!
Veronica