325) Storia di Fabiana di Milano

Ho trovato il tuo sito per puro caso. Avevo gia’ sentito parlare di endometriosi perche’ ne soffriva mia madre che a 37 anni si e’ dovuta sottoporre ad un intervento di annesiectomia dx.So bene cosa vuol dire soffrire e sentirsi dire “dai non esagerare sono cose da donne…” come se essere donne fosse una punizione divina! Purtroppo e’ successo anche a me. Sono Fabiana ed ho quarant’anni e nel 2006 mi sono sottoposta ad annesiectomia sx.  Ho cominciato a soffrire di mestruazioni dolorose fin dall’adolescenza, sono stata trattata con la pillola dall’eta’ di 17 anni per cercare di ovviare al dolore tremendo in “quei giorni”,ma nessuno mai mi aveva detto che avevo l’endometriosi. Ho avuto una figlia che ora ha 13 anni e per questo mi sento miracolata. Ad un controllo ginecologico di routine mi fanno notare che ho una cisti all’ovaia sinistra di 4cm di diametro e mi viene consigliato un consulto con un ginecologo laparoscopista che mi suggerisce un intervento immediato( siamo ad aprile 2006). Mi operano il 1 giugno 2006 in laparoscopia ma anziche’ asportarmi la cisti mi tolgono tuba ed ovaia sinistra. Il medico fantastico che mi ha operata e successivamente supportata dopo l’intervento, mi ha detto che si trattava di una cisti cioccolata che si era mangiata l’ovaia ed aveva fatto collassare la tuba , essendo in un mese arrivata ad un diametro di 10cm. La diagnosi era cisti endometriosica,follicoli cistici,corpo luteo emorragico dell’ovaio.Salpinge con congestione vascolare e stravasi eritrocitari nella sottosierosa. L’intervento e’ andato bene, mi sono dovuta sottoporre ad un intero anno di terapia e/p da cui sono uscita con 11kg in piu’,ma il peggio sembrava passato. L’anno scorso a luglio facendo una tac per indagare le ghiandole del surrene, mi hanno trovato una nuova cisti all’ovaia dx di 18mm. Beh! sai una cosa ne ho parlato con il ginecologo ed insieme abbiamo ritenuto di tenerla solo controllata, senza terapie ormonali… in pratica la stiamo monitorando e per ora va bene. Credo sia importante trovare dei medici non solo professionalmente validi ,ma anche umanamente dotati. Il mio e’ una persona disponibilissima che prima di farmi sentire paziente, mi ha fatto sentire un essere umano. Dico a chi sta vivendo questa esperienza che non bisogna arrendersi mai, ma bisogna anche sapersi godere  quelle piccole vittorie (magari solo temporanee) che la malattia ci “regala.”Ti ringrazio di avermi dato la possibilita’ di esprimere il mio pensiero e raccontare la mia esperienza, che so essere una goccia in mezzo al mare,ma che spero abbia dato un po’ di speranza in piu’ a chi vive questa brutta realta’.
 
p.s. se qualcuno volesse avere una comunicazione piu’ personale con me, non ci sono problemi,anzi ne sarei molto felice.
Fabiana- Trezzo S/Adda prov. milano
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Ed è proprio nelle gocce in mezzo al mare che io conto!
Perchè credo che quando questo blog sarà pieno (già ora non scherza) di testimonianze così maledettamente uguali, non si possa proprio fare finta di niente. Non sarebbe male stamparle tutte e recapitarle sulla scrivania di un qualche politico … chi mi conosce … sa che sono capacissima di farlo.
Quindi grazie per averci raccontato la tua storia e soprattutto trasmesso la tua positività!
Ti mando il file CondividEndo … se ti farà piacere inserirò volentieri anche te.
Veronica