327) Storia di Stefania di Torino

Ciao veronica,

mi chiamo Stefania e… anche io soffro di endometriosi…

è da tempo che cerco di raccontarti la mia storia ma scrivere non è proprio il mio forte, ma ci voglio provare:

come quasi tutte le altre donne la mia malattia incomincia a farsi sentire con l’arrivo del primo ciclo mestruale ,all’età di 12 anni,con forti dolori. I miei genitori mi portarono al pronto soccorso della mia città(Torino),vengo ricoverata per qualche giorno in pediatria,perché a 12 anni non si è ne grandi né piccoli,la diagnosi dei dottori era  gastrite e colite,non avevo niente.

Dopo qualche mese,vengo ricoverata in un altro ospedale della zona in preda a forti mal di pancia,avevo le mestruazioni,ma la diagnosi fu appendicite e mi operarono d’urgenza. mi operarono ma i miei mal di pancia non finirono,non ero più creduta da i miei genitori e dalle mie sorelle che pensavano che i miei “capricci” fossero scuse per non andare a scuola in quei “fatidici” giorni.

Passarono gli anni incontrai DANIELE l’amore della mia vita,mi recai da una ginecologa per raccontarle dei miei dolori e mi disse che con la pillola sarei stata meglio,e così fu per un po’ di tempo. Durante l’ennesima crisi di mal di pancia, mia sorella mi accompagnò in un altro pronto soccorso, ma anche li non mi diagnosticarono nulla,ero io la “pazza” .

 Nel 2003 Daniele ed io ci trasferimmo a Firenze per motivi di lavoro,e da qui,nel novembre 2006 scoprì il nome della mia malattia,l’ENDOMETRIOSI; mi diagnosticarono la malattia in seguito ad un intervento chirurgico per l’asportazione di un fibroma uterino,la malattia era ormai al 3° stadio,nonostante tutto fui sollevata,non ero “pazza”. Decidemmo di provare ad avere un bambino, ma nulla,la ginecologa mi consiglio di recarmi al centro di fisiopatologia della riproduzione umana,presso l’ospedale Careggi di Firenze ,per tentare con una fivet,ma non fu possibile lo stato delle mie pelvi non lo permettevano, avevo cisti un po’ sparse in tutto l’addome e avevo forti problemi durante la minzione,dopo vari esami che non sto ad elencare, a novembre 2008 mi operarono e purtroppo non andò come speravo,mi tolsero l’ovaia sinistra la tuba una parte di vescica e mi inserirono un “tubicino” che avrebbe lavorato al posto dell’uritere sinistro ormai compromesso dalla malattia. Nonostante tutto, testarda come sono voglio tentare la fivet,comunque un ovaia e rimasta dopo una soppressione con enantone 3,75 per 3 mesi,inizio i vari esami per la fivet,nel frattempo i medici mi consigliamo di continuare per altri due mesi, fin che gli esami non sono pronti con le fiale mensili di enantone,siamo arrivati ad oggi,una nuova ecografia fa notare che l’unica ovaia rimasta e nascosta  dietro all’utero,forse a causa delle aderenze,e quindi difficile da raggiungere, per il prelievo degli ovociti,ma non è finita il canale cervicale e troppo stretto non potrebbe passare neanche il cateterino quindi l’11 maggio in anestesia generale mi “ALLARGANO” il canale,ed anche questa è fatta. Scoraggiata dai dottori continuo con la mia lotta,l’obbiettivo mio e di Daniele e di mettere su famiglia, e ci vogliamo provare, almeno una volta con la fivet intorno al 20 maggio inizierò la stimolazione e speriamo che a causa di essa non ci siano altri problemi. Sarò un’illusa ma nonostante tutto sono sicura che un giorno sarò mamma,non ho avuto mai un momento di sconforto,anzi, a causa della mia endometriosi sono diventata zia di due bellissimi bambini,nati a distanza di 20 giorni l’uno dall’altra. le mie sorelle più grandi di me,io ho 30 anni,che giuravano che non volevano figli,spaventate dall’ereditarietà di questa malattia hanno cambiato idea,per fortuna. Francesco ed Alessandra ci sono anche grazie a me. Ho letto il tuo primo libro qualche mese fa,mi sono ritrovata in tante cose,ma le emozioni che riesci a descrivere, a me sà che non è riuscito,spero di non averti annoiata con la mia lunga storia.

UN ABBRACCIO FORTE Stefania

Mi hai rubato un sorriso Stefania. Nessuna noia tranquilla.
Ammiro la tua tenacia, e quando incontro donne come te non posso non sostenerle, perchè sento in voi la forza necessaria per arrivare a raggiungere il vostro grande sogno. Perchè un pochino credo sempre in una sorta di giustizia che pareggia i conti.
Sbaglierò?
Incrociamo tutte le dita per te … e se non dovesse andare bene … ti rialzerai e valuterai altre strade ne sono certa.
L’importante è raggiungere l’obiettivo finale, non importa che strada dovrai percorrere per riuscirci.
Immaginare una bimba di 12 anni in pediatria con dolori allucinanti mi fa male dentro. L’Ape sta tentando da mesi ad organizzare incontri informativi nelle scuole superiori femminili. Proprio per evitare che ragazzine si sentano incomprese e che vengano considerate esagerate.
C’è tanto da fare … ma qualcosa ultimamente si muove … speriamo bene.
Un bacione Stefania … nella tua città c’è un gruppo Ape … se tu dovessi aver bisogno sappi che non sei sola.
Veronica