Cara Veronica, è un po’ che leggo le testimonianze sul tuo blog e solo adesso prendo il coraggio di scriverti una mail.
Non ho letto i tuoi libri, ma spero di farcela il più presto possibile perché non sono ancora pronta a rivivere certi ricordi. Ho passato anni di sofferenza fisica e morale. L’endometriosi è presente nella mia vita da 5 anni, mi ha accompagnato nei 3 tentativi di fecondazione assistita falliti, nella perdita delle mie due nonne, in quella del mio caro cognato, nel carcinoma all’endometrio (per fortuna ben risolto) di mia madre e nei miei due interventi in laparoscopia. Oggi ho 38 anni e se guardo indietro mi accorgo di aver vissuto come un flash, un concentrato di ansie, di paure, di angosce e fortissimi dolori per una malattia che non conoscevo e che mi terrorizzava. Dopo ogni intervento (l’ultimo a Negrar nel settembre 2008) i medici mi hanno detto che ero guarita e che non avevo più niente. Io invece continuavo e continuo a stare male. Perché ho ancora dolori addominali, coliche intestinali, diarrea o feci mollicce, ventre gonfio, un dolore interno nella zona posteriore alla vescica, una febbricola inspiegabile in alcuni giorni del mese e poi tanta stanchezza che mi toglie tutta l’energia per affrontare i normali impegni quotidiani? Il dolore è cronico, in alcuni giorni è più forte in altri, cupo, ma sta lì in agguato e verso sera diventa più acuto, specie se sono in fase ovulatoria e mestruale o se mi sono stancata durante il giorno a fare qualcosa in più.
Ho consultato un bravo professore gastroenterologo di Roma, il prof. G*** che mi ha fatto fare un controllo generale e dettagliato a livello gastrico e intestinale. Risultato: sono sana come un pesce. Anche la ginecologa di Negrar dice che sono perfettamente sana, lei mi ha tolto noduli e cisti sparsi un po’ ovunque, anche se le mie zone critiche sono: douglas e retto-vagina.
Poi mi ha consigliato tantissimo moto così da poco mi sono iscritta a yoga e per cercare di usare meno antidolorifici possibili ho ripreso a fare l’agopuntura, che tanto mi ha aiutato prima dell’ultimo intervento.
E’ possibile che io stia somatizzando le mie ansie e quindi il dolore parta dal mio cervello e arrivi al mio addome? Allora ho iniziato un percorso di psicoterapia e funziona in parte, perché mi è servito per gestire la mia ansia e ridurre notevolmente il timore che ho sempre avuto nei confronti di questa malattia. Però il dolore c’è, non me lo invento!!
Attualmente non sto facendo nessuna cura ormonale perché la ginecologa mi ha detto di resistere per cercare di avere una gravidanza e se proprio non posso, di mettere l’anello vaginale per 6 mesi. Ma che fatica..! Ho la prescrizione nel cassetto e ogni giorno dico che il prossimo ciclo lo metterò.
Circa la possibilità di rimanere incinta dico che non è più lo scopo primario della mia vita perché il mio obiettivo è ridurre il dolore e stare bene. Le fecondazioni non fanno per me perché da quando ho finito l’ultima, la situazione è precipitata e quelle cure hanno avuto un effetto traumatico sul mio fisico.
Io e mio marito non rinunciamo però all’idea di diventare genitori, così abbiamo iniziato il percorso dell’adozione. Questa è la cosa più bella che mi sia capitata negli ultimi anni e che mi dà la forza di affrontare ogni giorno un nuovo giorno. Mi piacerebbe tanto sapere se secondo te ho ancora l’endometriosi, dai sintomi che ti ho descritto. Penso che tu sia una persona speciale.
Ti abbraccio forte, Anna
Cara Anna … io a volte mi chiedo … come possa un dottore … sentirsi un bravo dottore … dopo aver ascoltato la sua paziente riferire dolori e sintomi non “normali” e soprattutto come possa … consigliarle di fare tantissimo moto per risolvere questi problemi.
Ne ho lette tante di storie Anna … e soprattutto non penso che le donne affette da endometriosi siano esagerate … anzi, proprio per non sembrare esagerate, sopportano e sopportano.
Quindi per me quello che riferite è esattamente come vi sentite e non penso mai che siate esagerate.
Continuerò la mia risposta per te in privato … vorrei dirti alcune cose … Vero