367) Storia di Simonetta di Roma

 

Veronica, ciao! il mio nome è Simonetta ho 43 anni sono di Roma, vorrei raccontare la mia storia, ma sarebbe davvero molto lunga! poichè tutto è inziato nel 1989, quando ancora si andava per tentativi non capivano perchè io stavo così tanto male! poi dopo la morte improvvisa di mia madre il 1° intervento, dopo 20 giorni dal lutto, la diagnosi “ENDOMETRIOSI” con cisti grandi come pompelmi, dopo quel 1° seguono altri 4 interventi devastanti l’ultimo nel 2005 quando ormai era troppo tardi per salvare qualcosa, tutto distrutto compreso la mia psiche! sterilità, depressione e paura tanta paura! dopo qull’intervento mi ritrovo a 39 anni in menopausa,con la perdita dell’udito all’orecchio sinistro e con un esame istologico di cellule in precancerosi, con una depressione post intervento e la paura di star nuovamente male….ma con questa mia mail non voglio angosciare chi mi legge ma mandare un messaggio alle mie “amiche” di avventura, se così vogliamo chiamarla, attente a chi vi propone una fecondazione assistita questa malattia si nutre degli ormoni che somministrano, quando ho tentato io, la malattia è peggiorata, impazzita non si è potuto più tenerla sotto controllo, ero giovane ma non ha funzionato, 4 ovuli ma nessun successo. ma sapete io sono mamma di una splendida bimba di 8 anni, non l’ho portata in grembo ma è mia! aveva solo 15 giorni quando ho avuto questa gioia immensa, la ricopensa per tanto dolore.

dopo il 2005 ultimo intervento, per “giocare” ho provato a fare domanda di invalidità… e mi hanno riconosciuta una invalidità del 75%, in effetti le conseguenze di questa malattia toccano il nostro sociale io non ho mai potuto lavorare seriamente, stavo a letto per il periodo che va dalla mestruazione all’ovulazione… ora i dolori non ci sono più e quando penso a quello che ho passato mi viene l’angoscia.. la paura mi attanaglia e penso a mia figlia spero che lei non debba soffrire mai!

io sono l’ultima figlia di una mamma che ha avuto l’endo e anche le due mie sorelle ne sono state affette, quindi credo, anzi ne sono certa, che ci sia una predisposizione famigliare.

Voglio ringraziare te Veronica per questo spazio,l’aver scritto mi ha fatto un pò esorcizzare questo mostro che porto sempre con me dimenticare non è facile, ringrazio mio marito che mi è stato sempre vicino in tutti questi anni soffrendo con me e sostenendomi sempre! senza non sarei la donna che sono ora, saluto le mie “amiche” e dico forza, coraggio e un abbraccio a tutte!!!! Grazie Simonetta

Ciao Simonetta, grazie per aver faticosamente riassunto il tuo calvario.
Mi chiedo quanto sarebbe stato diverso se tu avessi 20 anni oggi …
Chissà … credo che a questo punto sia la componente “fortuna” che influisce sulla nostra vita, perchè capita a volte che mi scrivano ragazze molto giovani, con un passato di visite, ginecologi, tentativi e zero certezze.
C’è ancora molta strada da fare … il ritardo diagnostico è sempre molto alto.
Speriamo che le cose migliorino in fretta.
In quanto alla fecondazione e relativa stimolazione ormonale … che dire … anche a me la stimolazione non ha fatto bene … ma ci sono donne che hanno fatto tantissimi tentativi e la loro endometriosi non è peggiorata.
E’ sempre molto personale, non siamo tutte uguali e non reagiamo nello stesso modo alle cure.
Importante come sempre affidarsi a centri specializzati che conoscano l’endometriosi e la fecondazione assistita.
Ti abbraccio …
Vero