368) Storia di Birba di Treviso

Ciao,

la mia storia non so bene quando è iniziata. Il mio lavoro è impiegata di giorno e istruttore di Fitness Musicale in palestra la sera. Ho 42 anni e fino all’età di 38 anni ho sempre preso la pillola.

Il mio sogno di ragazza era un matrimonio (più o meno a 22/23 anni) e un primo figlio (più o meno a 27/28 anni). Il destino invece mi ha riservato non proprio una vita come mi ero programmata: mi sono sposata a 27 anni dopo 11 anni di fidanzamento e a 32 mi sono separata.

A 35 anni conosco il mio attuale compagno più giovane di me di 6 anni, ma inizialmente la nostra è una storia che stenta a decollare per molte, troppe paure. Intanto ovviamente continuo a prendere la pillola, non è che si possa fare un figlio con il primo che arriva solo perché l’età avanza!! Premetto che in tutti questi anni di pillola ho sempre convissuto con delle sgradevoli e fastidiose perdite di sangue in qualsiasi momento del mese. Ho fatto molte visite da diversi ginecologi, qualcuno mi ha detto che avevo l’utero iper sensibile, altri che probabilmente si trattava di spotting, ma nessuno si è preoccupato di andare oltre.

Alla mia domanda se non fosse il caso di sospendere la pillola mi è stato risposto che se non mi creava problemi potevo tranquillamente continuare a prenderla (in 20 anni l’ho sospesa solo per 6 mesi). All’età di 38 anni l’incontro con la Dott.ssa Corral (il mio Angelo), anatomo-patologa il cui motto sicuramente era quello che prevenire era meglio che curare e nulla doveva essere lasciato in sospeso. Mi disse che avevo un’infezione “vecchia come la storia dell’umanità” (per usare parole sue), mi curò sia con i farmaci che con l’omeopatia. Qualcosa però ancora non la convinceva, in colposcopia vedeva una lesione. Prova ancora a darmi delle cure ma niente, per ultimo mi fa fare il test dell’HPV risultato POSITIVO con genotipi ad alto rischio. Grazie a lei e al successivo intervento ho potuto prevenire un sicuro tumore alla cervice di cui tutt’oggi si muore.

L’anno dopo decido da sola di sospendere la pillola, in previsione anche di avere un figlio vista ormai l’età non più tanto giovane.

Fu allora che iniziò un calvario al quale di certo ne io, ne il mio compagno eravamo preparati, soprattutto visto la scrupolosità e la regolarità che avevo avuto nel fare sempre le visite di controllo.

Iniziai ad avere perdite tra un ciclo e l’altro come avevo già avuto negli anni precedenti, pensavo fosse dovuto a tanti anni di pillola e al fatto che le mie ovaie forse non si ricordavano più come dovevano funzionare.

Cerco di sopportare e di lasciare passare tempo, intanto già non mi sentivo più libera di fare qualsiasi cosa, dovevo avere sempre con me gli assorbenti.

Dolori all’arrivo del ciclo accompagnati da vomito. Su richiesta della Dott.ssa Corral faccio delle ecografie dalle quali sembra non emergere niente di anomalo (a detta del ginecologo che me le fece).

In gennaio 2007 mi reco all’ospedale di Oderzo con la richiesta del medico di famiglia di una visita urgente per metrorragia.

Mi visita una dottoressa che mi fa prendere l’appuntamento per un’isteroscopia. Il giorno prima dell’intervento mi reco in pronto soccorso per una perdita abbondante che non si ferma. Tutto questo ormai mi stava procurando un atroce disagio soprattutto in palestra.

Mi visita un’altra dottoressa e mi rimanda a casa in attesa dell’intervento il giorno successivo.

Il giorno dopo essendoci ancora perdite di sangue si decide di fare un raschiamento anziché un’isteroscopia, una bella ripulita all’utero è quello che serve!! In quell’occasione finalmente credevo di aver trovato un ginecologo degno di questa qualifica anche perché uno tra i più rinomati di quell’ospedale.

Risultato fibroma sottomucoso che non si è potuto togliere del tutto, per il resto tutto bene.

Attendere 40 gg prima di avere rapporti sessuali e soprattutto non rimanere subito incinta.

Dopo 40 gg la visita di controllo. Il fibroma si è assorbito e tutto va per il verso giusto. Si può pensare ad una gravidanza, intanto ho quasi 40 anni. Dopo 3 mesi il ciclo non compare più, ritorno dal medico il quale mi dice di non preoccuparmi che vede un’ovulazione in atto e di attendere che arriva. E così fu.

Sto bene giusto 1 anno. Maggio 2008 mi arriva il ciclo e non si ferma più 3 mesi (i più caldi con il ciclo), continuando a lavorare in palestra. Telefono al Dottore che mi ha fatto il raschiamento, ma l’impiegata mi risponde che non c’è posto, le dico che è urgente e mi risponde se è urgente vada all’ospedale!

Ritorno all’ospedale con la carta del mio medico urgente, e ritrovo la dottoressa che mi ha visto la prima volta l’anno prima che quasi cantando mi dice “niente paura è solo un ciclo anovulatorio, tempo 15 gg e si sistema”! Nel frattempo mi chiama l’impiegata del dottore e mi dice che si è liberato un posto, fisso anche quell’appuntamento nel caso il problema non passasse per sentire anche il parere del medico che ormai mi aveva in cura.

Arriva il giorno dell’appuntamento senza che il problema si fosse risolto, mi visita nel suo studio ed il responso è lo stesso “ciclo anovulatorio bla bla bla bla….”

Non sapevo più che fare ero disperata la cosa non poteva essere normale.

In lacrime chiamo la Dott.ssa Corral la quale mi fa andare subito da lei e mi rivisita. Le racconto tutto quello che mi è accaduto nei giorni prima, delle visite precedenti a Oderzo e si incazza come una iena!

Mi disse, “è inutile cercare di curare se non si conoscono le cause di questo sanguinamento. Se in casa piove, prima si vede da dove arriva l’acqua e poi si cerca di sistemare la perdita!!!”

Mi disse poi, io sospetto un’ endometriosi , ma non sono ginecologa pertanto se ti va ti faccio fare una visita dal Dott. P. del quale io ho estrema fiducia e che riconosce un’endometriosi anche senza ecografia.

Mi fece una lettera di presentazione e fissai subito un appuntamento. Feci la visita  a 20 giorni di distanza dalle precedenti. ENDOMETRIOSI bisogna operare, è interessata anche la zona del retto.

L’intervento in laparoscopia l’ho avuto il 19.11.2008. Credevo di avere risolto tutti i miei problemi, invece ora pare che ci sia un inizio di pre-menopausa.

Ho 42 anni tra un po’ 43 ma me ne danno sempre 34/35, sono sempre stata attiva e mi sento molto più giovane di quella che è la mia età anagrafica, ma ora soffro, soffro semplicemente perché mi sento tradita dal mio corpo. Soffro perché ho un compagno di 37 anni che non potrà mai vedere realizzato il suo sogno di essere padre.

Improvvisamente mi sento vecchia.

Scusami se mi sono dilungata, ma sei stata per me una valvola di sfogo.

Ho ricevuto entrambi i tuoi libri ieri, e già ieri sera ho finito il primo (che oggi ho prestato ad una mia collega) sto leggendo ora il secondo.

Brava, hai rappresentato veramente lo stato d’animo di tutte noi.

Un abbraccio.

Ti chiamo Birba, non ti firmi non so se per dimenticanza o perchè preferisci restare anonima. Per me non ci sono problemi.
E’ una storia in “discesa” … è difficile non provare rabbia leggendola … in questo caso il fattore tempo … è stato importantissimo in questo ultimo periodo della tua vita. Ho trovato assurdo anche io come la tua dottoressa, la leggerezza che è stata usata nel fare diagnosi …  e il non voler capire PERCHE’???? Il tuo corpo parlava, lanciava messaggi e nessun dottore ha avuto voglia di ascoltare. Questa è la cosa più triste.
Non so cosa augurarti Birba …. un miracolo, un cambiamento di rotta o semplicemente l’accettazione, ma accompagnata da una riscoperta di nuova vita, di nuove gioie, di nuovi sogni.
Credimi è possibile … in due .. se ci si ama … è possibile.
Non sentirti finita o vecchia. La tua essenza non è solo capacità di procreare. E’ tutto quello che sei stata in questi 43 anni … e quello che sarai da oggi in avanti. Ti abbraccio forte … e grazie per aver rinnovato il tuo dolore raccontandoci la tua storia … ma sono sicura che è una storia che insegna tantissimo. A pazienti e dottori.
Vero