374) Storia di Caterina di Milano

Ciao Veronica,
molto spesso entro nel tuo blog, soprattutto quando mi assale l’ansia e la paura, perchè solo leggendo storie come la mia sento di poter essere capita da qualcuno.
Io ho 24 anni e ho scoperto di avere l’endometriosi a giugno 2008. L’ho scoperto per caso, torno a casa per un week end per partecipare ad una cerimonia di famiglia (in quel periodo lavoraro a Milano con il mio fidanzato ma la mia famiglia vive a Caserta) ma il lunedì sera, un’ora prima di partire vengo accompagnata al pronto soccorso con febbre alta e dolori lancinanti all’ovaio destro. La dottoressa che mi visita al pronto soccorso ginecologico, una persona fantastica, vede con l’ecografia transvaginale che nell’ovaio destro ci sono 2 cisti “color cioccolato”, una di 5 cm e l’altra di 2 cm, praticamente avevo l’ovaio gonfio che aveva raggiunto i 9 cm. Mi ricoverano e mi fanno tutti i prelievi, tra cui il CA 125 (praticamente il marks aveva raggiunto un livello altissimo 350) e il giorno dopo mi visita un dottore esperto in laparoscopia ed endometriosi, il dott. I*** che decide di operarmi per sospetta endometriosi. Io non avevo mai sentito parlare di endometriosi ma ho sempre avuto il timore di non poter avere bambini perchè o sempre sofferto per via del ciclo, dolori lancinanti che mi costringevano a non andare  scuola, emorragie, anemia e stanchezza cronica e in più entrambe le ovaie micropolicistiche. Per cui quando seppi di dover essere operata, per di più all’ovaio, mi prese il panico, non volevo essere toccata, avevo paura di risvegliarmi e scoprire che per qualche ragione avevano dovuto asportarmi l’ovaio, insomma frignavo come una bambina in ospedale e considerando l’età media delle donne ricoverate nel mio reparto ero una bambina, perciò divenni la mascotte, il mio fidanzato nel frattempo accumulò tutte le informazioni possibili sulla malattia, sulla laparoscopia e sul dott. I***, che avrebbe dovuto operarmi (lo ammetto sono una fifona tremenda e avevo paura di mettermi nelle mani di un dottore che non conoscevo).
Dopo 2 settimane mi operano, mi asportano le due cisti più una che si era formata vicino al peritoneo e fanno un leggero raschiamento dell’endometrio che risultava inspessito. l’intervento va benissimo, il post intervento anche, un pò doloroso ma quello è normale; grazie al lavoro del dottore che mi ha operata non ho avuto altre formazioni, almeno fino ad ora (e spero sia così anche al prossimo controllo di ottobre), è per questo che mi resterà sempre nel cuore, un ometto piccolo e brizzolato scorbutico con tutti ma dolce come un papà in sala operatoria.
Ho deciso di scrivere perchè tra i dottori specialisti che rispondono nella sezione che hai aperto sul tuo blog ho notato che ce n’è uno di mia conoscenza, preferisco non fare il suo nome ma proprio lui che si crede un grande esperto e che mi aveva in cura 1 anno prima dell’operazione, non si accorse che avevo l’endometriosi, mi riempiva di medicinali (ricordo l’aldactone e un’altro medicinale di cui non ricordo il nome), cercavo di fargli capire che avevo dei dolori tremendi, il ciclo che non si fermava da 3 mesi e lui continuava a farmi fare sempre le stesse analisi, mi dava sempre gli stessi medicinali, antidolorifici e non si è mai degnato di farmi un’ecografia transvaginale, ne tanto meno un’ecografia esterna, niente di niente, ogni volta che andavo da lui (considera che da Caserta partivo e andavo a Napoli) leggeva frettolosamente i risultati delle analisi, non mi gurdava neanche in faccia ne tantomeno mi ascoltava e nel giro di 15 minuti mi liquidava. Un anno dopo vengo operata e finalmente posso sentirmi dire che avevo ragione quando mi lamentavo per i forti dolori, per la stanchezza e tutto il resto.
Ora però è subentrata la paura; il mio sogno più grande è quello di avere un bambino, ma per ora non possiamo provarci perchè devo completare l’università e cominciare a lavorare, e questa attesa mi spaventa, ho paura di perdere tempo prezioso, mi sento come se avessi un orologio che mi corre dietro e quando cerco di parlare di questa angoscia sento che non mi capiscono, ne la mia famiglia ne il mio fidanzato, continuano a ripetermi che c’è tempo per pensare ad un bambino, che io sono così giovane, che mi faccio prendere dal panico per nulla e che se proprio le cose dovessero andare male c’è sempre l’adozione. Ma io non credo che le mie paure siano nulla e poi io non scarto a priori l’adozione ma vorrei tanto un bimbo tutto mio, vorrei vivere la gravidanza e tutto il resto. Insomma, è normale avere tanta paura? è normale sentire che a volte ti prende un panico inspiegabile, sentirsi donne a metà, sensa sapere se un giorno sarai tra le fortunate o tra le sfortunate? Forse sono esagerata, non lo so. Però ora che ho parlato con voi che sapete, che lo vivete sulla vostra pelle, mi sento un pò meglio.
Grazie
Cati
Ciao Cati … mi hai fatto sorridere … Ho oscurato il nome del tuo dottore per via della privacy, gli hai fatto dei complimenti simpatici ma non si sa mai che lui possa non apprezzarli 🙂
Sono contenta comunque che tu ti sia trovata bene e che lui sia stato in grado di operarti come si deve.
Hai fatto bene a scrivermi e a raccontarmi la vicenda del dottore specializzato, purtroppo diventa sempre più difficile consigliare, perchè lo stesso dottore è osannato da tantissime donne, mentre può succedere che non piaccia proprio ad altre … Sicuramente è esperto in materia, poi non so dirti come mai quel giorno agì in quel modo con te.
Ma pensando sempre che dagli errori si possa imparare, io fossi in te manderei due righe a lui, anche senza dire il tuo nome e cognome, ma semplicemente raccontando in modo tranquillo e non offensivo il motivo per cui non ti sei trovata bene e soprattutto perchè ti sei rivolta altrove.
Se tutte lo facessimo, forse eviteremmo trattamenti simili al nostro ad altre ragazze e faremmo di quel dottore, una persona migliore e più attenta.
Questo è il mio personale parere. Io forse farei così.
Per quanto riguarda la tua età … sei davvero giovane Cati, stai tranquilla, quando sarà il momento hai tutto il tempo per affrontare l’argomento e tentare.
Innanzi tutto non è detto che tu non possa avere bimbi, aspettiamo a fasciarci la testa … che dici?
Quando avrai un lavoro, o per lo meno avrai finito di studiare, potrai dedicarti a questo progetto in modo più sereno per tutti.
Non sarebbe giusto imporre una scelta così importante al tuo ragazzo, se ora non è il momento giusto. Parlane comunque con lui, sicuramente potrà venirti incontro e potrete raggiungere un accordo, spostando solo di qualche anno questo progetto. Saresti giovanissima comunque e se non riuscirai a restare incinta nel giro di un anno, avrai tutto il tempo per vagliare anche altre alternative.
Ti abbraccio forte cara, se sei ancora a Milano spero di conoscerti presto, tieni d’occhio il blog … qualche ragazza sta cercando di farmi fare una presentazione del libro a Milano. Sarebbe bello abbracciare tutte le ragazze milanesi.
Vero