377) Storia di Francesca di Roma

Ciao,
sono Francesca, sto leggendo il tuo secondo libro, ti do del tu perchè ormai tramite i tuoi 2 libri è come se ti conoscessi già da un pò, è difficile raccontare la propria storia, ma posso provarci.
Ho sempre avuto un ciclo abbastanza irregolare già da piccolina, ma tutto avrei immaginato tranne che potesse esserci qualcosa dentro di me di così brutto che non facesse funzionare qualcosa di così importante che sarebbe poi servito un giorno per avere quello che tutte le donne desiderano.
Per questo problema del ciclo e dei dolori che mi affliggevano, all’epoca sono stata sottoposta ad una serie di ecografie pelviche inutili, era l’unica cosa che a tutti i medici a cui mi sono rivolta veniva in mente di fare.
L’unica cosa che riuscivano a vedere era che avevo le ovaie micropolicistiche, tutto qua.
Fino a che però non c’è stata la voglia di allargare la famiglia andava bene così.
A 25 anni mi sposo e il desiderio di avere un bambino arrivò subito.
Da qui tutto ebbe inizio.
Da dicembre del 2004 stiamo ancora aspettando il miracolo…..!
Iniziamo così la corsa verso la cicogna, ma questa cicogna proprio non arriva.
Ad aprile 2005 vengo assalita da dei dolori lancinanti alla pancia sul fianco destro da restare piegata sul divano incapace di arrivare al telefono per chiedere aiuto.
Strisciando a terra riesco ad arrivare al telefono e chiamo mio marito dicendo di stare male, molto male.
Mio marito arriva molto velocemente a casa, e viste le condizioni in cui ero, senza pensarci due volte mi porta al primo pronto soccorso a roma,(non sto qui ora a menzionare le strutture ospedaliere) sembrava un mercato della frutta per quanta gente c’era e per come strillavano per chi ci fosse prima e chi dopo, e senza prendere neanche in considerazione lo stato in cui ero, non ricordo che codice diedero a mio marito, ma uno con importanza meno che zero, come se mi avesse punto una zanzara.
Al che mio marito decide di rimettermi in macchina e andare in un altro ospedale dove dopo svariate visite e passando da un reparto all’altro compresa la ginecologia, mi diagnosticaro l’appendicite e fui operata la notte d’urgenza.
L’appendicite fu tolta, ma i dolori continuavano, meno forti ma presenti ogni mese.
La cicogna comunque non arrivava.
A questo punto decidiamo di fare una visita da un ginecologo di fiducia, quello che mi fece nascere 31 anni fa.
Lui, dopo aver visitato me, e non avendo trovato nulla come al solito, ha pensato che il problema fosse mio marito, e così gli da una serie di analisi da fare.
Fatte queste analisi, ritorniamo ed effettivamente in mio marito c’era qualcosa che non andava, e ci disse di rivolgerci subito in un centro per l’infertilità.
Questa parola continuava a risuonarmi in testa come un martello, INFERTILITA’, proprio a noi che volevamo un bimbo, che lo desideravamo più di ogni altra cosa, non era possibile….!
Andiamo al centro, effettivamente il problemino c’era, non così preoccupante, ma c’era.
I “girini”, così li chiamo io, erano un pò sfaticati, un pò addormentati.Gli danno la cura e intanto fanno un controllo anche a me per un eventuale inseminazione, e qui il disastro.
Mentre mi viene effettuata l’ecografia, il ginecologo inizia a parlare di una cisti funzionale in apparenza, ma potrebbe essere anche “endometriosica”, ma non si preoccupi signora, dice, nulla di grave, vedremo in seguito di confermare di che natura è questa cisti.
Tant’è che sul referto scrive: “cisti endometriosica ?”.
Con il punto interrogativo.
Ho cercato di capire cosa potesse essere, visto che non ne avevo mai sentito parlare, ma neanche in quell’occasione ho capito di cosa stesse parlando.
Mentre il medico parlava facevo finta di ascoltarlo, ma la mia mente era già andata molto avanti…………NON AVREI MAI REALIZZATO IL MIO SOGNO…!
Continuiamo con le svariate visite, esami, controesami di tutti i generi, mi hanno rivoltato come un calzino fino al giorno in cui è stata diagnostica la ” Belva”, cisti endometriosica nell’ovaio destro di 3cm da togliere per poter avanzare l’ipotesi di una inseminazione.
Nell’aprile del 2006 vengo operata, un intervento durato all’incirca 5 ore, ma in compenso tutto pulito, tutto sistemato, compreso una marea di aderenze dovute all’appendicite tolta, che forse non c’era neanche, mah….!
Dall’ospedale mi dimettono facendomi tanti auguri, e consigliandomi di avere subito una gravidanza per finire di sistemare il tutto.
Ma il subito nelle strutture pubbliche è tutto relativo, tant’è che dal 2006 arriviamo alla tanto attesa ICSI nel giugno del 2008, presto no?
Puoi immaginare quindi il risultato qual’è stato……disastroso!
Ma non demordiamo,e dopo una serie di ricerche su internet e insieme a un’amica conosciuta durante l’inseminazione al centro, veniamo a conoscenza di un centro che sembra anche abbastanza rinomato di firenze e così parte il secondo calvario….!
Il primo tentativo in questo centro lo abbiamo fatto a giugno di quest’anno, e neanche quì niente, altra mazzata….!
E intanto dopo tutti gli ormoni il mio corpo comincia a reclamare ancora, il valore dell’endo sale, ma sembra non interessare a nessuno, i dolori del ciclo sono sempre più forti, ma neanche questo sembra non interessare nessuno, l’unica cosa che sono riusciti a trovare è stato un “miometto” (così lo ha chiamato il gine) di 3mm sempre a destra.
Ora siamo in attesa dello scongelamento degli ovociti per la seconda prova, sempre che nel frattempo, da giugno ad ora non sia successo nient’altro…….!
Siamo stanchi, sia io che mio marito, forse non siamo riusciti a trovare un centro veramente qualificato, dove non sei solo un numero di protocollo, ma sei una coppia di giovani che vogliono solo diventare genitori e quindi essere trattati come tali, venire ascoltati, venire informati di come stanno veramente le cose, e valutare se è o no il caso di continuare, vista l’importanza della malattia a cui le stimolazioni sappiamo tutte cosa possono provocare.
Ho deciso di scriverti, quasi un pò per sfogo, che tu non me ne voglia a male per questo, e perchè solo chi conosce questa realtà può capire.
Grazie dell’ascolto e degli utili consigli che dai sul tuo libro per continuare ad andare avanti cercando di apprezzare quello che abbiamo e non quello che avremmo tanto voluto.
Ti abbraccio..!
Francesca

 

Ciao Francesca, è molto bella la tua ultima frase … è esattamente così che deve essere.
Però permettimi di dirti di non mollare, finchè te la senti, finchè il tuo corpo te lo permetterà.
Diventa sempre più difficile affidarsi a dei centri di fecondazione … i lunghi tempi di attesa … e la fretta delle visite che spesso infastidisce le coppie che ripongono ogni speranza in questo cammino.
Proprio ieri ho ricevuto un commento positivissimo su un centro di Roma di fecondazione … e oggi una ragazza mi ha parlato male dello stesso centro.
Diventa difficile anche indirizzarvi … perchè non siamo tutte uguali … e l’approccio con il personale medico è sempre tanto personale.
Sono tante le ragazze che ci hanno rimesso l’appendicite senza però aver ricevuto dopo l’intervento la vera diagnosi.
Non era l’appendicite il tuo problema … ma un alto stato infiammatorio causato  dall’endometriosi.
Sono campanelli di allarme che purtroppo ancora oggi non vengono ascoltati dai medici, pronti soccorsi … mi indigno davvero.
In bocca al lupo per tutto … se becco una cicogna sul mio cammino te la spedisco al tuo indirizzo! 🙂
Vero