Ciao Veronica,
mi chiamo Sara ed ho 31 anni, sono di Empoli e ti scrivo perchè mi rendo conto che fra le donne questa malattia è poco conosciuta e visto che io invece questa malattia ce l’ ho, vi voglio raccontare la mia esperienza.
Premetto che sono una ragazza che ha sempre fatti controlli regolari dalla ginecologa, e ad ogni appuntamento mi ha sempre effettuato le ecografie transavaginali, ogni tanto mi riscontrava delle cisti ovariche, a detta di lei insignificanti, e mi consigliava l’assunzione della pillola contraccettiva per evitarne la formazione.
Poi due anni fa corsa al pronto soccorso per dolori lancinanti al basso addome, e lì, dopo un ecografia addome completo e dopo l’emocromo di routine,mi hanno diagnositicato una colica addominale con infiammazione dell’appendice, ed essendo alle porte del mio matrimonio hanno detto che molto probabilmente era colpa dello stress…mi hanno curato con antidolorifici in flebo e poi, a casa, con antinfiammatori e antibiotici.
Poi il tutto riappare non poco più di un anno fa, e dopo che in tre mesi sono ricorsa per ben tre volte al pronto soccorso, di cui l’ultima mio marito ha dovuto chiamare l’ambulanza perchè non avevo nè la forza e nè la possibilità si stare in piedi per i forti dolori al basso ventre, mi hanno diagnosticato l’endometriosi…mi ricordo che quella volta mi sono detta che non sarei uscita di li’ fino a quando non mi avessero detto cosa mi stava succedendo…E così è stato…dopo che le volte precedente mi avevano diagnosticato delle coliche addominali dovute a cause sconosciute, quella volta era venuta fuori tutt’altra cosa:endometriosi…
La mia ginecologa, la quale lavora all’interno dell’ospedale, mi aveva rassicurato dicendomi che dovevo stare tranquilla, che la ciste di 7 cm che mi avevano diagnosticato non era pericolosa, che per i miei dolori potevo andare ogni qualvolta che mi venivano direttamente nel reparto dell’ospedale per farmi dare delle punture, ed intanto mi aveva messo in lista d’attesa per l’intervento, da lei definito semplice e banale, quasi di routine…faccio per dire che ancora oggi dal presente ospedale non sono stata nemmeno chiamata per fare le analisi di preospedalizzazione…ed invece, per fortuna, io il mio intervento me lo sono già fatto il 16 giugno di quest’anno..
Rimasta alquanto basita dalla leggerezza che avevo trovato all’interno del reparto, dalla mia ginecologa e dai dottori stessi, mi sono informata per andare a fare una visita specialistica da un altro ginecologo stavolta specializzato nell’endometriosi, ti dico solo che appena mi ha visitato con solo il tocco delle mani ha sentito che avevo una ciste nella parete del retto, cosa che nessuno, nei tre mesi che ero stata al pronto soccorso mi aveva mai diagnosticato, e con l’ecografia transvaginale mia aveva riscontrato oltre che la grossa ciste cioccolato,avevo focolai in tutta la cavità uterina……grazie a lui e alla sua esperienza ,il 16 giugno ho effettuato l’intervento presso un ospedale di Firenze, un intervento in laparoscopia durato ben sette ore “pensa che i primi dicevano che era un intervento banale …” dove mi hanno tolto diversi focolai, varie cisti che si erano insiedate in entrambe le ovaie, aderenze create fra vagina, vescica e retto, e varie placche annidiate nella parete intestinale, in più mi hanno riaperto le tube che mi si erano chiuse attorcigliandosi su ste stesse quasi a formare una chiocciola…..insomma, credo che come prima volta non mi sia fatta mancare proprio niente….
ora a circa quattro mesi dall’intervento sto seguendo la cura con l’enantone che durerà ancora per due mesi, poi il consiglio del ginecologo sarebbe quello di mettermi d’impegno con mio marito ad avere un figlio, per il momento aspetto di fare la seconda visita di controllo e sperare che tutto vada bene, poi il figlio arriverà quando sarà il momento giusto, per prima cosa voglio essere sicura di stare bene, poi il resto verrà da se…
Concludo ringraziandoti tanto per l’attenzione e l’impegno che stai mettendo in questo progetto, sei davvero d’aiuto per chi si sente smarrita ed ha bisogno di trovare qualcuno che la capisca veramente…
Grazie di cuore, Sara
Ciao Sara, grazie a te. Vorrei che la tua testimonianza venisse letta da tutte le donne che conoscono l’endometriosi ma che pigramente continuano a NON rivolgersi a centri specializzati PUBBLICI.
E’ di fondamentale importanza pretendere il meglio per noi stesse e se il ritardo diagnostico è così lungo, un motivo c’è … e questo motivo è che NON TUTTI I GINECOLOGI oggi sono preparati a riconoscere l’endometriosi.
In bocca al lupo per tutto e per il tuo sogno di maternità. Avremo la strada in salita, rispetto alle altre donne sane, ma nessuno può negarlo … siamo più toste!
Vero