387) Storia di Dada di Lodi

Veronica, prima di tutto grazie per quello che fai, ho scoperto il tuo blog ieri in una delle mie navigazioni sul endometriosi che cerco di evitare, visto che ogni volta che leggo roba nei forum mi deprimo ancora di piu.

Ieri appunto, dopo aver visto diversi forum ho passato la serata a piangere… ma poi tornando sul pc mi sono ritrovata sul tuo blog e l’ho visto come qualcosa di positivo. Anchè forse per aituare altre amiche che passano i stessi problemi.

Ho 34 anni. L’endometriosi ha sicuramente cambiato in maniera drastica la mia vita.

Sono nata in Svizzera francese, e mi sono trasferita qui in Italia 1 anno fa.  Verso i 30 anni ho cominciato ad avere cistiti a ripetizioni e dolori insopportabili durante le mestruazioni.  Era particolarmente traumatico per me fare pipì…ogni volta mi sembrava che la vescica mi passava attraverso… e mi ritrovavo piegata in 4 per terra dal dolore. Ma poi il resto del mese stavo apposto, e perciò non dicevo mai niente al ginecologo. Per fortuna 3 anni fa, lui , durante un ecografia interna, vide una macchia sopra la vescica, e dopo la conferma  tramite risonanza magnetica di endometriosi  (ciste di 4cm tra vescica e utero ) mi operò con un urologo.

L’operazione in laparoscopia andò bene. Mi dissero di aver tolto la ciste e di non aver voluto toccare la vescica visto che non ce n’era bisogno. La convalescenza durò 1 mese, ma i dottori mi misero in menopausa con il Lucrin per 3 mesi. Dopo di ciò presi  la pillola non-stop (Yasmine).

A livello emotivo quel mese di convalescenza in casa fù traumatico. Ero sposata, ma non ho trovato appoggio emotivo prima e dopo l’operazione da parte di mio marito. Mi vedeva piangere e  ignorava. Eludeva sempre il soggetto della mia malattia o i potenziali problemi di fertilità. Un soggetto che per me rappresentava la MIA salute e la mia maternità… per me fù un colpaccio, e dopo di ciò e per altri motivi ci separammo.

Ho trovato però tantissimo appoggio da parte di amici e famigliari e anchè da parte del mio ginecologo. Le sue spiegazioni sono sempre state chiare e realistiche,  ma emotivamente è stato di grande dignitoso appoggio.

La vita poi continua e dopo un po, ho incontrato l’Amore, e mi sono trasferita in Italia 1 anno fa.

A maggio  scorso col mio moroso, abbiamo deciso di fare un bébé e così ho smesso la pillola. Purtroppo ho iniziato di nuovo ad avere cistiti a ripetizione e dolori nel basso ventre. Ad aprile ero tornata in Svizzera x la visita ginecologica e tutto sembrava apposto. I dolori persistendo ho ripreso appuntamento 3 settimane fa, e il mio ginecologo mi ha ritrovato una macchia allo stesso posto, sopra la vescia.  Dopo  accertamenti ulteriori si è confermata una ricaduta estesa sopra la vescica e uretera destra.  I dottori mi hanno detto che sicuramente era per questo che non rimanevo incinta, perché l’endometriosi ha una presenza tossica per accogliere un embrione. … L’operazione è stata fissata per l’8 dicembre e sarò operata con un nuovo strumento chiamato il Da Vinci, che aiuta i medici, pare in modo rivoluzionario, a  guardare e rimuovere il “male” nei luoghi piu nascosti. Molto usato in urologia. Mi taglieranno un pezzo di vescica, ma non vogliono tagliare l’uretera per evitare le classiche complicazioni di una tale operazione …piu pesante. La buona notizia e che se tutto va bene, dopo 3 settimane sono già a posto per avere una vita intima normale e riprovare a rimanere incinta.

Emotivamente per ora ho i “up and downs”, o come dice Veronica “le montagne russe”. Ho paura che mi ritorni di nuovo prima che io possa rimanere incinta. Ho paura che sia una storia che si ripeti fino alla vera menopausa, e rimanere senza figli…

D’altra parte mi dico che mi poteva andare peggio e che nulla è perso ancora, e ci vuole fiducia e bisogna lottare e credere. Meno male l’aiuto del mio compagno e quello dei miei genitori, mia sorella e amiche è una benedizione.

Ci sentiremo prossimamente.

Un abbraccio a tutte!

Dada

Ciao Dada, per fortuna vicino a te ora ci sono persone che ti comprendono e sostengono. Questo è davvero tanto importante.
Conosco il Da Vinci … ma mi risulta che sia “bravo” quanto un bravo chirurgo esperto in endometriosi.
Questo macchinario ha di buono che toglie il tremore delle mani del chirurgo e soprattutto è stato ideato per poter operare a distanza.
Il tuo chirurgo potrebbe trovarsi in America e operarti mentre tu sei a Milano.
Ma a parte questo … non ha “doti miracolose” che possano permetterti di operarti meglio di un ottimo chirurgo.
E anzi, questo macchinario richiede un’ottima conoscenza da parte di chi lo maneggia, conoscenza, che non ho dubbi che chi andrà ad operarti non abbia, ci mancherebbe.
Solo mi dispiacerebbe che questo macchinario fosse visto come una “cura migliore migliore di altre” a discapito del tuo portafoglio.

Incrocerò le dita per te l’8 dicembre … in bocca al lupo cara … facci sapere come è andata!
Vero