Ciao Veronica e ciao a tutte,
ho scoperto l’esistenza di questo blog grazie alla mia amica Loredana e ho pensato “che bella iniziativa”! Così vorrei raccontarvi la mia storia…
Ho 26 anni e ho scoperto di avere questa malattia nell’agosto 2006. Fino ad allora niente, ho quasi sempre fatto uso della pillola e ovviamente le visite ginecologiche non sono mai mancate. Poi ho deciso di smetterla per un pò, come ho sempre fatto per alcuni periodi, e dopo qualche mese sono stata operata d’urgenza per una cisti ovarica…da premettere che poco tempo prima (circa un mese) ero stata dalla mia “ex” ginecologa e tutto era andato bene, come sempre!
Quindi laparoscopia, aspetto il risultato dell’istologico e mi dicono che era soltanto un corpo luteo emorragico, niente di grave…quindi niente cura, yeeehh! Era solo una sciocchezza…Dopo circa due mesi stessi dolori, di nuovo in ospedale, non ne capiscono nulla…forse sei incinta? Impossibile per me dato che in quel periodo non avevo avuto rapporti e l’angelo Gabriele non mi era apparso…comunque mi dimettono scrivendo nel referto che forse c’è un’altra cisti…forse?! Loredana mi dà l’indirizzo del suo ginecologo e lui mi dà la bella notizia…endometriosi! E mi dice che probabilmente hanno sbagliato l’istologico perchè non è facile riconoscere l’endometriosi, azz! Quindi ricomincio la pillola che fino ad allora nessuno mi aveva prescritto, dato che era solo una sciocchezza, ma la cisti continua ad ingrossare. Comunque fine della storia adesso sono in menopausa forzata per tentare di far regredire la cisti altrimenti finirei per la seconda volta sotto i ferri e a 26 anni non è proprio il caso. Inoltre mia mamma ha avuto un infarto a soli 48 anni ed io dopo alcuni esami del sangue ho scoperto che non dovrei prendere la pillola, ma che faccio, non mi curo ed entro ed esco dall’ospedale? In teoria la medicina non è una scienza esatta quindi spero in questo… La cosa che mi turba è questa assoluta mancanza di certezze, non si sa cosa sia, non c’è una cura… non sono sposata nè ho un rapporto stabile al momento ma il mio sogno da sempre è stato quello di costruirmi una famiglia. Mi spaventa il fatto che questa malattia un giorno potrebbe essere la rovina del mio sogno. Inoltre per me è ancora tutto nuovo quindi tento sempre di leggere news su internet e mi angoscio ancora di più…
Silvia
Io se ripenso a 6 anni fa, a quando ho scoperto di avere questa strana malattia, ero spaventata come lo sarete state tutte voi. E anche io sbudellavo internet cercando informazioni su informazioni. Quasi come se la notizia CERTA su come ti viene, su come curarla, esistesse nascosta da qualche parte, bisognava solo essere bravi a scovarla.
Senza rendermene conto in tutti questi anni io ho percorso una strada, quella che pian piano ti porta all’accettazione.
Dopo 6 anni, complice il fatto che comunque la mia endometriosi è asintomatica, complice il mio carattere solare, complice il libro che forse mi ha aiutata ad accellerare i tempi … credo di essere arrivata alla fine di questo percorso e credo di averla accettata, questa brutta stronza.
E sono minori i momenti di sconforto, o per lo meno sono più controllabili rispetto a prima.
Ti ho detto tutto questo per dirti di darti tempo. Sei nella fase della RABBIA. Una rabbia che vedo spesso in tutte voi e in me stessa. Ma un giorno una ragazza me l’ha fatto notare. Me l’ha fatto notare come fatto negativo. E me ne sono vergognata. E ora quando parlo della malattia in pubblico, cerco di non farmi vedere incazzata (dentro lo sono eccome) e cerco di controllarmi, perchè come mi diceva sempre questa mia amica, non puoi contrastare l’endometriosi. Vince lei. Non c’è niente da fare. Puoi solo accettarla, tenerti controllata, monitorarla. E questo è il più grande favore che fai a te stessa.
Quando ascolto agli incontri pubblici delle ragazze che prendono la parola e si raccontano, dentro di me “misuro loro la febbre dalla rabbia che manifestano” …. le guardo, le ascolto … e penso :”questa è molto incazzata”… oppure : “questa è poco incazzata”. E lo penso con tenerezza e solidarietà, perchè so cosa si prova, e riesco a capire da questo, a che punto sia, questa ragazza, del suo cammino verso l’accettazione .
Tu sei “molto incazzata” … ma datti tempo, sii paziente, e continua ad informarti, a stare con noi, e pian piano … ti sentirai più “morbida” … e saprai di aver superato il peggio.
Veronica (ho cenato fuori … ma non ho bevuto vino giuro! sarà stanchezza!)