Ciao mi chiamo Leziskaia (sono italiana nonostante il nome) e come tantissime altre donne soffro anch’io di endometriosi e come tale , come dissi un giorno al mio medico, mi considero alla stregua di un diabetico, cioè una malata a vita!La mia storia comincia all’ età di quindici anni quando, come tutte le ragazze, sono diventata “Signorina”.
Per me il ciclo significava dolore, vomito, febbre e giornate passate a letto.
I medici mi dicevano:” ma signorina, porti pazienza! Milioni di donne hanno il ciclo ma non ne fanno una malattia (bella espressione,cafoni!), vedrà migliorerà e vivrà una vita normale.”
Gli anni passavano ma le cose peggioravano. Medici, diagnosi frettolose e superficiali, SINFLEX, AULIN e TORADOL presi a vagonate con il risultato di ritrovarmi con un’ allergia al Naprosene sodico ed affini e…continui dolori per quasi tutto il mese!
Poi il desiderio di maternità!
I medici, allora, si sono decisi per la Laparoscopia dopo una serie di orribili visite per mesi perché con le ecografie ed il CA 125 non riuscivano a vedere nulla.
Così sono entrata anch’io nel CLUB DELLA LAPAROSCOPIA o meglio nel Club delle Laparoscopate!, Club fondato dalla mia migliore amica, da una ragazza ricoverata con me e da me stessa, tutte “Endometriosiche”(è meglio prenderla con spirito perché tanto le cose non cambiano).
Ed eccola lì la mia Endometriosi (io la chiamo “affettuosamente” Alien) corredata di cisti, aderenze, immobilità delle tube…..insomma endometriosi di 4° grado e con una sentenza di INFERTILITA’: 1% di possibilità di avere un figlio; il tutto mi è stato riferito con la sensibilità di un elefante alla carica.
Così sono iniziate le varie consulenze mediche e non potrò mai dimenticare il dottor V.,super abbronzatissimo a gennaio , medico presso un centro di fecondazione medicalmente assistita, quando mi disse:” Signora , paziente N° 73632, guardi i bambini sono una bella cosetta ma non sono indispensabili per una coppia!”. Come? Scusi? Ma che cavolo ci fai lì? Solo per la parcella?
Io, intanto, vivevo la mia vita portandomi dietro Alien con la mia bella pancia gonfia tanto da trovarmi nella situazione di sentirmi dire sempre più spesso se ero incinta. Eh sì: sono in attesa di qualche ciste, di qualche aderenza, vedrò alla prossima ecografia!
I medici continuavano ad insistere perché incominciassi un ciclo ormonale per la menopausa della durata di 6 mesi ma io non volevo saperne di ritrovarmi seduta con mia madre a parlare di caldane ed osteoporosi .
Le mie amiche non sapevano come comportarsi nei miei confronti e non sapevano mai come darmi la notizia che sarebbero diventate madri( ed accidenti, in un anno, sono rimaste incinte tutte!). Sorridevo e facevo loro le feste ma poi mi chiudevo in bagno a piangere per non far st!!!ar male anche mio marito.
Ma il top è stata una mia conoscente che un giorno mi disse”Sai penso di essere incinta, lo sono non dovrei dirlo a te, ma se così fosse ho deciso di abortire perché non lo voglio e non posso dirlo ai miei, perché sarebbe la seconda volta che lo faccio: giuro, in quel momento l’avrei uccisa invece me ne sono andata senza riuscire a dirle niente.
Quindici giorni prima di cominciare con l’inseminazione intra uterina(UIU),il mio 1% ce l’ha fatta e così ho scoperto di essere incinta e dopo aver trascorso una gravidanza tra letto, minacce d’aborto e dolori addominali la mia bambina ce l’ha fatta ed è nata sana e bellissima.
Poi è ricominciato tutto daccapo: Alien si diverte a giocare con il mio utero e le mie ovaie e nonostante tutto è subentrata un’altra gravidanza andata male a novembre che mi ha proprio buttato a terra.
Ma non mi arrendo, alla faccia dei medici, delle loro percentuali e della loro arroganza, non tutti fortunatamente,
Non mi arrendo per mia figlia, per mio marito, ma soprattutto per me stessa.
E per tutte quelle donne che come me soffrono di questo male quasi ignoto tanto da doverlo spiegare al mio medico di base!
PAZZESCO !!!!
Auguri a tutte.
Quando ho letto del tuo 1% … tra me e me … mi sono detta “ecco un altro dottore che spara sentenze solo per il gusto di farlo” .
In molte storie che ho ricevuto … ce ne sono tanti che hanno sentenziato la nostra infertilità, provocando crolli psicologici enormi e inutili, poichè come sempre, è la vita a decidere, non loro con i loro numeri e le loro percentuali.
La tua testimonianza e amaramente ironica. Hai raccontato il tuo inferno alleggerendolo con un po’ di ironia, ma noi sappiamo bene quanta sofferenza ci sia dietro e quanta stanchezza di doverci portare dietro questo fardello ogni giorno. Grazie per averci raccontato di te … in bocca al lupo per tutto!
Vero
leggendo la tua storia mi è venuta in mente una scena di sex&thecity che personalmente trovo tutt’altro che superficiale…una delle protagoniste, Charlotte, ha diffcoltà a rimanere incinta, nonostante tutte le prove , le analisi e le siringhe…. lei, gallerista di successo, ha lasciato il lavoro per diventare una mamma a tutto tondo …
nel frattempo un’altra delle protagoniste, Miranda, affermato avvocato (ciò significa che essendo donna ha dovuto lavorare il doppio degli uomini per potersi affermare in quel campo) e vicina al traguardo di una vita (la sua) , ovvero diventare associata, rimane per caso incinta….
inizialmente vuole abortire e si confida con le sue tre amiche…. ovviamente charlotte piange e litiga cn miranda per la decisione….
nella sala d’aspetto del ginecologo Carrie e Miranda riflettono …e Miranda alla fine decide di tenerlo … decide di mandare all’aria parte della sua vita e dei suoi sogni per avere il piccolo Brady … Miranda va da Charlotte, si scusa con quest’ultima ma a sua volta Charlotte si confida con Miranda…. e capisce che ognuna ha le sue esigenze, ognuna ha una vita da percorrere e non è detto che la scelta di una deve essere la scelta dell’altra…
io ho trovato la puntata molto toccante … perchè sono riusciti ad affrontare temi molto forti come quelli dell’infertilità e della vera amicizia… Miranda avrebbe dovuto avere una maggiore sensibilità nei confronti di Charlotte e Charlotte , a sua volta, avrebbe dovuto capire che ognuna di noi ha un proprio desiderio di vita….
nell’ultimo film Charlotte reduce da un’adozione e da una gravidanza finalmente arrivata si confida con Miranda dichiarandole di non poterne più ..è stressata per il da fare che le danno i bambini e per questo si sente in colpa … e Miranda la consola e la comprende…perchè a chi non può avere figli sembra strano sentire le lamentele delle mamme stressate ma è anche vero che esistono donne che lavorano, fanno le mamme praticamente da sole … ed è normale che diano un po’ “di matto” …
è solo una riflessione che mi è sorta leggendo la tua storia e mi piacerebbe davvero che tutte noi potessimo vivere un’amicizia così…
Io ti auguro tutto il bene possibile ..ti auguro di goderti appieno la tua piccola creaturina..il più lontano possibile da ansie e preoccupazioni….
io mi sono commossa a leggerti, tra riso e pianto…un misto di emozioni forti. grazie per la tua testimonianza..tu sei la prova che “MAI DIRE MAI” è una verità indiscutibile. Grazie