ciao sono Ilaria da Montecatini
4 anni fa a lavoro mi sento male delle fitte alla pancia impazzivo vado di corsa dal medico curante che mi dice,che e’ appendicite e devo andare subito all’ospedale arrivo all ‘ospedale di zona mi visitano e mi mandano direttamente in reparto il ginecologo di turno mi visita facendomi un male bestia e facendomi sentire una merda perche io io gli dicevo di avere dolori ma non corrisposti alla zona per lui interessata,mi manda via dicendomi di fare degli analisi e di ritornare da lui con le risposte dopo 3 settimane con gli analisi in mano vado da lui da sola e sottolineo da sola e ora saprete come mai, mi visita per forza anche se io avevo il ciclo e avevo chiesto se poteva non visitarmi ma lui disse che non c’era problema,io ero molto infastidita,comunque finita la visita guarda i risultati e io da brava ingenua gli chiedo che analisi mi aveva fatto fare e lui senza delicatezza e senza preoccupazione mi dice che sono per vedere i dosaggi tumorali e senza ulteriore preoccupazione mi dice che il mio per lui tumore sta viaggiando velocemente. Io esco dalla stanza e mi dirigo a casa in un bagno di lacrime di paura e disperazione con i pensieri piu orribile chiamo la luce dei miei occhi il mio attuale marito da li 3 giorni di follia non sapevo dove sbattere la testa tutto cio era accaduto nel mese di dicembre, inizio gennaio il mio titolare mi manda dal ginecologo di su moglie a firenze quel giorno ero gonfia come un pallone dei dolori che sembrava che la pancia si dovesse aprire in due lui mi visita mi fa fare eco risonanze esami il 21 gennaio mi ricovero a careggi il 23 mi opera in laporoscopia 1 mese a letto 3 mesi di menopausa non ti dico ho incominciato ad ingrassare in un modo impressionante da li dopo che stavo rischiando di perdere il mio uomo per sempre mi sono cominciata a rimettere in forma decido di passare la visita di controllo convinta di stare benissimo mi visita i soliti dolori allucinanti il solito nodulo all’intestino che ancora oggi persiste,sono voluta andare avanti senza fare niente poi una sera a casa mi comincio a sentire male mi gonfia la pancia sembravo di 9 mesi magari il mio marito disperato non sa cosa fare il giorno dopo non vado a lavorare ritorno a firenze e ricomparsa analisi colposcopia isteroscopia quasi svengo emorragia fra un ciclo e l’altro durante i rapporti sessuali molto imbarazzanti tutto negativo mi mettono a riposo o finito adesso di fare il ciclo di pillola per riposare il tutto adesso sto ricominciando a provare ad avere un figlio .la mia angoscia e tanta la paura di sentirsi male ogni fitta qualcosa di diverso che sento dentro e mi dico vai sta ricominciano ma il dolore piu’ grande e sapere che probabilmente non riusciro’ mai a diventare mamma come fai te a sopportare e ad affrontare una cosa del genere
vorrei fare qualcosa per aiutare altre ragazze per fare in modo che non arrivino a provare certe cose.
Ilaria
Cara Ilaria, la tua storia raccontata così senza prendere fiato, mi ha allucinata.
Questo non vuole essere un blog “contro-i-medici” che anzi, sono i nostri alleati nel cercare di combattere questa malattia, ma santa pazienza … certe ipotesi, così gravi e devastanti si devono fare con i risultati degli esami alla mano.
Purtroppo possono esserci dei bravi medici in sala operatoria, ma non altrettanto bravi nell’interagire con i pazienti.
Mi chiedi come faccio a sopportare di sapere che non diventerò mamma.
Credo sia solo questione di carattere Ilaria. Non accetto di dovermene stare per il resto della vita a piangermi addosso per quello che non sono riuscita a fare o ad essere.
L’istinto di sopravvivenza mi spinge ad andare avanti, e a cambiare direzione se necessario.
Non riesco a fare una cosa? Ok … me ne cerco un’altra da fare.
Lo so che sembra tutto cinico … che sembra che il mio istinto materno sia a zero, ma non è così credimi.
Amo la vita, e le piccole cose … ho imparato a gioire e a trarre soddisfazione con quelle. Tante cose piccole al posto di una grande.
In questi giorni mi arrivano tante mail con scritto, “vorrei fare qualcosa per aiutare altre ragazze”.
A tutte suggerisco di farsi mandare dei volantini sulla malattia dall’Associazione APE www.apeonlus.info … Mettere volantini sui sintomi della malattia in bella vista in luoghi pubblici è un grandissimo aiuto. Parlarne vuol dire fare informazione, e fare informazione vuol dire ridurre i tempi diagnostici che ad oggi sono di 7/9 anni!
Vero