482) Storia di Demetria

ciao Veronica,mi chiamo Demetria,ho 44 anni.e sono affetta da endometriosi dal 97′..la mia non vuole essere una storia da commiserare.ma una denuncia verso certe situazioni che mi hanno portato a scriverti su questo blog.perchè,oltre a portare grande sofferenza,questa malattia mi ha fatto sopportare grandi ingiustizie a mio parere,non vorrei dilungarmi troppo sul mio trascorso…ma ti lascio ina traccia per farti capire le vicissitudini che ho avuto.nel 97′,tramite laparoscopia diagnostica mi è stata riscontrata la malattia,6 mesi di menopausa indotta,altre 3 laparoscopie eun aborto.nel 2000 miè stata effettuata una laparotomia con asportazione di ovaio sx.diagnosticandomi la malattia al 4#stadio.nel frattempo il mio matrimonio va’ a rotoli e mi separo.insomma un bollettino di guerra….mesi stressanti in tribunale perchè non avendo figli mio marito voleva che andassi via di casa perchè l’immobile di sua proprietà.nel 2007 sono costretta ad andare via di casa…il giudice,nonostante una relazione del medico legale,mi impone di lasciare la casa che consideravo il mio rifugio.ottengo un assegno di 500 euro e mi posso ritenere fortunata a detta di molti.adesso.nel maggio del 2010 perdo il lavoro perchè il mio stato di salute si aggrava,e non posso fare più  quel tipo di attività ritenuta troppo pesante.Adesso mi ritrovo con una causa in tribunale per il divorzio,perchè la mia malattia non è riconosciuta invalidante e quindi agli occhi del giudice sono una persona che si deve trovare occupazione perchè sana e abile al lavoro.e dopo tutto ciò…come posso sentirmi?come donna come persona che fà parte di questa società???questo è un grido di protesta… di rabbia e do profonda sofferenza…perchè come persona avrei diritto di vivere senza tutta questa sofferenza,e non solo per la malattia…ma anche come un essere umano che fà parte di questa società…che vuole lavorare che vuole vivere e..non ultimo che vuole sorridere e ridere……cerchiamo di ottenere delle leggi che tutelano le persone con questa malattia..io ho perso un compagno..ho perso un lavoro…non voglio perdere il sorriso e la fiducia…scusa il mio sfogo..se puoi.
Demetria

Sfogo concesso e più che motivato carissima.
Questa tua testimonianza vorrei che la leggessero dottori e politici, perchè a volte la nostra è “solo” una malattia, altre volte i fatti si concatenano al punto che la catena diventa sempre più pesante e ti senti tirare giù.
Ti abbraccio Demetria, ti auguro davvero di cuore di non perderlo il sorriso e spero che tu possa riscattare un poco di serenità e felicità che questa malattia ti ha tolto ingiustamente.
Vero

4 pensieri su “482) Storia di Demetria”

  1. Ciao Demetria…
    è un po’ triste la tua storia e abbastanza sofferente…diciamo pure (scusami del termine)”pesante”:dal punto di vista fisico e psicologico…
    Secondo me , dovresti mettercela tutta per cercare di non abbatterti nonostante le mille difficoltà a cui sei corsa..vorrei dirti:
    1) evidentemente tuo marito non ha capito i ns.dolori fisici e se è così , è meglio lasciare un marito che no ti capisce e “forse” non ti ama abbastanza da aver voluto affrontare ASSIEME a te questi momenti difficili..
    2) mi parli di tribunali… io sono un consulente tecnico d’ufficio contabile e lavoro per il Giudice ma mi limito ad applicare regole ai calcoli cercando di dargli una corrispondenza il più possibile giusta… dietro ai calcoli, ai numeri, ci sono però le persone.. e ti nascondo che a volte penso come sarà presa dalla persona la mia relazione (soprattutto quando ha torto).Purtroppo i tribunali, spesso, sono come gli ospedali: si corre perchè i Giudici hanno mille pratiche da smaltire,,, e la persona diventa una “pratica”: inoltre non essendoci ANCORA UNA LEGGE CHE RICONOSCE ESPRESSAMENTE L’ENDOMETRIOSI COME MALATTIA indennizzabile perchè riconosciuta come invalidante, il Giudice non può pronunciarsi… non si prende tale responsabilità
    3) sei seguita in un centro specializzato? Veronica e le altre ragazze sul blog …molto gentilmente ci hanno detto che onde evitare “confusioni” ed intervento vari, cure non risolutive, occorre rivolgersi ai centri specifici che conoscono e studiano questa malattia!
    4) per il lavoro…. non so cosa facessi prima… prova a vedere se riesci a triovare (i tempi di oggi sul lavoro sono verAmente DIFFICILI… ed il lavoro “stabile” è quasi un sogno!) un lavoro P.TIME che così non ti stanca troppo… certo lo stipendio è però minore che lavorando full-time….
    oppure in base a quello che ti piace, prova a vedere se riesci ad ottenere sovvenzioni dalla tua regione o cciaa , a volte ci sono questi concorsi,,,che bisogna presentare un progetto per realizzare determinate opere (tutte le modalità sono su internet)
    E cerca di chiudere queste brutte pagine della tua vita ed aprire un nuovo libro più sereno: ne hai diritto
    Carissima Demetria….questi sono solo consigli…sèpero che la tua vita possa andare sicuramente meglio!!!
    Ti abbraccio
    Angela

  2. Mi ha colpito molto la tua storia Demetra.
    E ancor di più mi colpisce il fatto che una malattia potenzialmente tanto invalidante non sia riconosciuta in nessun caso come malattia sociale.
    Purtroppo ho paura che ancora una volta sia colpa della versatilità dell’endometriosi… perchè se ci sono donne come te che vengono seriamente lese nella loro qualità di vita sotto molti aspetti, ci sono anche casi di donne malate che non presentano alcun sintomo nè hanno ricevuto danni esistenziali dalla malattia (come ad esempio la sterilità).
    Immagino che sia difficile inserire una malattia così multiforme in un contesto legislativo… eppure dovrebbe esserci un modo per poter aiutare le donne che ne hanno bisogno… E’ necessario trovarlo.
    Non è concesso nè corretto arrendersi solo perchè non è semplice elaborare un criterio uniforme per questa patologia cronica.

  3. ciao Angela,scusami per il ritardo..!
    1)mio marito è acqua passata!Meno male che affianco a me ci sono persone fantastiche!!!
    2)per quanto riguarda le mie vicissitudini in tribunale capisco benissimo che per il personale addetto siamo pratiche,però meno male che ho un avvocato donna fanstastica!!!
    3)ho’migrato’ per vari centri alcuni buoni altri pessimia mio modesto parere..purtroppo vivendo in un isola(la sardegn) per noi è difficile avere contatti alternativi!!cmq nonostante la profonda rabbia che ho provato nel passato,l’endometriosi mi ha fatto crescere…essere più consapevole…e non demordo…nonostante tutto io sono positiva..mi piace autoanalisi ma anche l’azione..iun bacio

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