486) Storia di Claudia

Ciao,
 
da quando ho scoperto di avere questa malattia ho olte richerche per capire cosa mi dovevo aspettare
Più volte mi sono imbattuta sul tuo blog o su  siti dove ci sono i tuoi libri ( ne ho letto uno e sto aspettando che mi arrivi l’altro).
 
Ti scrivo perchè da quando sono ho saputo di avere questa malattia credo che ci siano poche persone che possano capire veramente il mio stato d’animo.
 
Ti voglio raccontare la mia storia perchè ho un enorme bisogno di un consiglio….
 
Il mio incubo è iniziato scorso anno. La sera del 23 dicembre mi sento male, ho forti dolori al basso ventre tanto che decido di andare al pronto soccorso.
 
Dopo avermi fatto flebo di antidolorifici e una visita ginecologica mi dicono che è dismennorrea e che nel gioro di qualche ora dovrei avere il ciclo. Infatti da lì a poco mi arriva.
 
Passo il natale tra i dolori e con la febbre…poi passa, ma fino al 29 quando il dolore fa nuovamente la su comparsa accompagnata dalla febbre.
Decido i andare nuovamente al pronto soccorso. Mi somministra nonuovamente antidolorifici, ma dato che nel giro di qulche giorno avevo fatto ritorno in ospedale decidono di farmi una ecografia pelvica. Da questa risulta che sul mio ovaio sinistro vi è “qualcosa di indefinito” o verosimilmente una tuba appogiata sopra.
Tra una flebo e un’ altra, tra una visita e l’altra si alternano vari ginecologi. Alla fine durante una di queste visite la ginecologa di turno mi chiede se sono incinta ( nell’arco della giornata oltre all’ ecografica pelvica ho fatto le beta). Ovviamente la rispsota è negativa.
 
Dalla sua espressione capisco che c’è qulcosa che non và e le chiedo se posso avere figli…lei rimane sul vago e mi dice che molto probabilmente ho l’endometriosi.
è la prima volta che la sento nominare..ovviamente non mi fornisce altra spiegazione e io ormai sono nel panico e voglio solo tornare a casa.
 
Mi prescive la c125 e una transvaginale.
Faccio le analisi e cerco di prenotare urgentemente l’eco, ma sembra che il 30 dicembre si a già festa e trov un’enorme difficoltà a trovare un appuntamento.
 
Fotunatamente la trovo alla Bios di Roma. Quel giorno a farmi l’eco è di turno un bravissimo ecografo.
Lui mi dice che sicuramente ho un’endometriosi molto aggressiva, all’ovaio destro è presente una ciste ( cosa che al pronto soccorso non avevano visto!!!) e a sinistra qualcosa che non si riusciva a definire ma non di certo una tuba vista la mia giovane età (29), probabilmente una saca di infezione.
 
A quel punto vado da un ginecologo consigliatomi da una mia amica, che mi da una terapia per la sacca di infezione… dopo 15 giorni torno d lui, la sacca era spairta ma ha lasciato ben visibiletutto il resto. Il mio utero è pieno di aderenze, la ciste nel girori di 20 giorni era cresciuta a dismisura. Quindi decide di rimuovere la ciste e fissiamo l’intervento.
 
Il 26 febbraio entro in ospedale e il giorno dopo entro in sala operatoria. Ne esco 4 ore dopo.
 
Durante l’intervento  rischio di perdere una parte dell’intestino e solole mani capaci bravissimi chirughi mi salvano dall’invalidità.
ma non è solo questo il problema: l’endomestriosi aveva attaccato violentamente tutto il mio utero e per salvaguardare la possibilità di avere figli si è dovuto fare un lavoro attentissimo.
Inoltre il ginecologo che mi ha operato dice al mio compagno che mi hanno presa in tempo…stavo rischiando addirittura la vita.
 
Mi sveglio e sono piena di tubicini: flebo, drenaggi, catetere….il mio primo pensioero sono per le oviae e chiedo se le ho ancora entrambe, se le mie tube sono a posto….ma non ricevo risposte.
 
Dopo che mi osno ripresa mi hanno spiegato la situazione  e il mio mondo si sgretola parola dopo parola. Un’enorme dolore mi avvolge.
Ma per tutti sono fortunata!!!
 
Fin qui non ti ho datto una cosa molto importante.
Quando avevo 21 anni con il mio attuale compagno scopriamo di aspettare un bambino. per noi non c’è nessuna scelta da fare…e infatti 9 mesi dopo divento mamma dando alla luce il mio adorato Valerio.ù
 
Con il mio compagno viviamo gli anni più belli della nostra vita crescendo e amando ogni giorno il nostro bambino. Ma poi si susseguono tutta una serie di problemi che non ti sto qui a raccontare, fino ad arrivare alla mia malattia.
 
Io ho sempre sognato una bella famiglia numerosa, sono sempre stata convinta che Valerio avrebbe avuto un fratellino o una sorellina.
 
Ho vissuto quest’anno con un grande dolore, ma mi sono semore fatta forte perchè la vita mi ha cmq regalato un figlio, ma la sola idea di non poterne più avere mi getta nello sconforto.
Sono consapevole che rispetto ad altre donne affette dalla mia stessa malattia io sono più che fortunata….ma cmq mi sento privata della mia voglia di maternità.
 
Qualche giorno fa mi sono sottoosta al controllo di routine.
il ginecolgoco ( sempre lo stesso perchè ormai mi fido solo di lui) mi ha tenuta per tutto l’anno senza ciclo e ora sospenderemo piano piano la cura facendo tornare il ciclo.
Lui è  a conoscenza del mio desiderio si una seconda maternità.
Fino  al penultimo incontro lui è sempre stato sul no, mentre quest’ultima ha detto un “ni”.
perchè l’utero e abbastanza pulito, non ci sono cisti….
 
Tuttavia mi ha ricordato che per me è molto rischioso ritornare in sala operatoria…
Inoltre poichè le mie tube alla carta sono rovinate ( sempre colpa dell’endomestriosi) correrei un rischio inutile: nel senso che se le tube sono completamente chiuse non ha senso rischiare.
 
Per questo mi ha rpescritto una isterosalpingografia in modo di sapere conc ertezza se le tube sono aperte o chiuse.
 
Nel caso in cui siano chiuse l’unica alternativa è la fecondazione assistita: e questo mi getta nello sconforto più totale perchè non credo di poterli affrontare dalpunto di vista economico.
 
Nel caso in cui siano aperte posso provare, anche se data la malattia non è detto che ci sia un buon risultato. Inoltre vi è il rischio di una gravidanza extrauterina che se si dovesse verificare mi riporterebb in sala operatoria, che per me è un rischio.
 
Ed è qui che ti chiedo un consiglio.
Non so cosa fare. Farò la isterosalpingografia. Se sono fortunatata e le mie tube stanno bene potrei provare, ma con quali rischi??
è giusto mettere la mia salute in pericolo solo per il mio enorme desiderio di una nuova maternità? E sopratutto è giusto che io corra questo rischio sapendo che poi il mio stato di salute in qualche modo inciderà su mio figlio e sul mio compagno?
 
Allo stesso tempo non vorrei togliermi l’ultima possibilità, perchè sono pienamente consapevole che questa è l mia ultima occasione. La malattia in poco tempo ha già fatto molti danni e andando avanti continuerà a farne. E se ora ho qualche possibilità di avere una gravidanza in futuro non ne avrò.
 
Ho 29 anni e non riesco a credere di poter essere sterile.
Purtroppo anche se la vita mia ha donato la gioia di una maternità, sento comunque una grande tristezza nel cuore. Ci sono giorni che proprio non riesco a soppotare il dolore e il uoto che sento dentro.
Ma tutti i giorni guardo il mio bambino e ringrazio il cielo che a solo  21 anni abbia avuto la testa per tenermi il mio bambino.
 
Ti ringrazio infinitamente per il tempo che mi dedicherai.
 
Ciao Claudia

Ciao Claudia, in effetti non è facile consiglierti perchè sei giovane e hai sicuramente tutto il diritto sacrosanto di poter desiderare un altro bambino. In teoria la tua età gioca a tuo favore. Se le tube sono aperte, perchè non tentare? Ok esiste la possibilità di gravidanze extrauterine, ma esiste anche la possibilità di essere investite da un camion e grazie a dio non accade 🙂 .
Io ragionerei al positivo. Se sono chiuse invece ci penserei bene prima di sottopormi a delle stimolazioni ormonali se a rischio c’è la tua salute e poichè tu hai già un bambino che ha diritto ad avere una mamma sana che si prende cura di lui.
In ogni caso, il mio solito consiglio che è valido per tutte, è quello di rivolgerti ad un centro specializzato in endometriosi pubblico, in modo che tu possa avere ben chiara la situazione e possa decidere insieme a validi specialisti come procedere.
Purtroppo un bravo ginecologo non basta nel nostro caso. Occorre assolutamente la specializzazione.
In bocca al lupo Claudia, incrociamo le dita per te! Facci sapere!
Vero

Un pensiero su “486) Storia di Claudia”

  1. Ciao Claudia…ti consiglio vivamente di rivolgerti ad un centro specializzato…non ho nulla contro il tuo attuale ginecologo ma ti serve uno specialista specializzato in endometriosi che ha a disposizione un’intera equipe capace di affrontare qualsiasi situazione. So che la mia ginecologa la Dott.ssa Coccia è specializzata sia in endometriosi e sia in materia di fertilità. Basta chiamare il centro ospedaliero univesitario Careggi di Firenze e chiedere un appuntamento con la dott.ssa. In genere lo danno il primo mercoledì del mese. é un centro molto buono, pubblico e le visite non cistano quanto quelle private.

    Secondo me solo uno specialista può sapere come muoversi!
    Ti abbraccio e ti auguro tanta fortuna.
    Elisabetta

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