Cara Veronica ci sono anche io! Sono una ragazza di 32 anni della provincia di Grosseto.
Ti invio la mia storia per dare speranza ad altre ragazze, quella speranza che io stessa qualche mese fa ricercavo come una pazza su internet.
Da dove cominciare…
Un anno circa ho iniziato ad avere una serie di infiammazioni recidivanti, non venendone fuori dopo alcuni mesi decisi di rivolgermi ad un altro ginecologo che oltre ad occuparsi di ciò con una semplice visita manuale sentenziò: cisti endometriosica. “Finalmente” i problemi di anni (gonfiore addominale, colite, dolore, stanchezza cronica fino ad attacchi narcolettici) e per cui avevo girato non si sa quanti medici, avevano un nome. Non era l’ansia come diceva il medico di base, o semplice colite, morbo di chron o appendicite come invece, a fasi alterne, suggeriva la mia ex ginecologa.
Sapevo in grandi linee della malattia, ce l’ha anche una mia amica che ha sintomi del tutto diversi dai miei (io non ho mai avuto dismenorrea ma è vero anche che ho preso per tanti anni la pillola) e questo mi ha un po’ depistato rispetto all’autodiagnosi che ho sempre cercato di fare (purtroppo senza risultati!), visto che i medici non ne venivano a capo. Sapevo che è una malattia che poteva portare dei problemi di infertilità, ma non pensavo avesse così tante facce e fosse così subdola.
Ho iniziato a navigare su internet, penso di aver letto di tutto e di essermi fatta una cultura medica in proposito. Un giorno mi imbatto nel sito dell’Ape onlus e nei tuoi libri Veronica, così empatici … li ho divorati! Decido che è nuovamente l’ora di cambiare medico, in fondo il nuovo ginecologo nonostante l’endometriosi non mi aveva fatto neanche un’ecografia. Cercavo un ginecologo specializzato nella malattia che non fosse troppo lontano da dove vivo. Ho letto commenti positivi sul dott. Marziali di Roma (e voglio anch’io dare oggi la mia testimonianza positiva: persona allo stesso tempo competente, umana e disponibile), grazie anche a te Veronica riesco a contattarlo. Mi visita, faccio RMN che conferma endometriosi nel setto retto vaginale e cisti all’ovaia. I miei dolori sono lì, abbastanza continui ma sopportabili, decido che la mia priorità è cercare una gravidanza. Il dottore mi da sei mesi di tempo poi eventualmente si valuterà il da farsi, presumibilmente fivet o laparoscopia. I sei mesi passano e non succede nulla, con il dottore fissiamo la laparoscopia. Mi ricovero, effettuo gli esami di rito e richiedo il dosaggio delle beta, così per sicurezza, sono un tipo scrupoloso, e ragazze non potete crederci…sono incinta, non riesco a crederci neanche io! Quella sera prima dell’intervento ero in preda al terrore (sono un po’ ansiosa di carattere!) e la giornata più brutta si è trasformata nella più bella della mia vita, della nostra (mia e di mio marito che mi è sempre stato vicino e lo voglio ringraziare). Non so come andrà, spero bene naturalmente, ma comunque ce l’ho fatta nonostante l’endometriosi, quello che succederà in questo percorso non può più dipendere da lei.
Ci vuole tanta pazienza e ve lo dice una che quella virtù non sa proprio dove sta di casa!
Non voglio urtare la sensibilità di coloro che sanno che sarà molto complicato ottenere una gravidanza, o che comunque dovranno sostenere enormi sacrifici fisici e psicologici con coraggio senza alcuna certezza, ma in generale voglio dire FORZA FORZA FORZA, si può, nonostante l’endometriosi, si può! Abbiate fiducia!
Un ringraziamento a te Veronica e un abbraccio a tutte!
Mely
Mely ho la pelle d’oca! Hai raccontato la tua storia con garbo e infondendo speranza! Grazie per questo, grazie per avermi raccontato “cosa è successo dopo”. A volte capita di dare informazioni “botta-risposta” a tante donne in un giorno e non sempre si ricorda cosa viene prima, la vostra storia e a volte non lo nego, si crolla perchè non sempre si ha la forza e la voglia di esserci per qualcun altro. A volte si vorrebbe lasciare tutto fuori e pensare solo a noi stesse. E’ naturale è giusto che sia così. E tu con la tua testimonianza dai carica a tutte noi, ci fai capire quanto è giusto il confronto, l’informazione, l’ascoltarsi e il perseverare nel pretendere risposte certe.
Vero
cerco indirizzo del dott.MARZIALI che so visita oggi a massa-carrara???aiuto