512) Storia di Elisabetta

Ciao Veronica,
mi chiamo Elisabetta ed ho deciso di portare nel tuo splendido ed utile blog che leggo da qualche tempo, anche la mia testimonianza.
In realtà, il mio rapporto con l’endometriosi è un pò atipico, perchè mi sento quasi una miracolata della malattia. Tuttavia, ho deciso lo stesso di inviarti la mia storia perchè mi auguro di poter dare una sempre maggiore speranza alle donne che vogliono dei figli e temono a causa dell’endo di non poter realizzare questo bisogno viscerale.
La mia endometriosi si è fatta sentire sin dalla prima mestruazione. Ricordo ancora: 11 anni, in gita a Roma e, tra le bancarelle, una fitta mi scuarcia all’improvviso l’addome, facendomi accasciare dolorante e pallida come un cadavere.
Dopo è stato sempre cosi’, dolori lancinanti al punto che volevo morire, cali di pressione etc. niente che la maggioranza di voi già non conosca.
L’endometriosi come diagnosi è comparsa tardi nella mia vita, quando dopo una sospensione particolarmente prolungata della pillola, i dolori si fecero sempre più spaventosi culminando spesse volte in svenimenti. Solo a 26 anni la ipotizzano, mi riprescrivono la pillola per verificare un’eventuale regressione ed infine si decide per l’intervento.
L’intervento in laparotomia ando’ bene, e mi venne prescritta la solita cura con enantone e quindi pillola fino all’eventuale decisione di avere figli.
A 27 anni i miei dolori cessano ed io mi dimentico pure la parola, endometriosi.
Solo dopo anni, circa 31-32, innamoratami del mio attuale compagno e per qualche frecciata benevola delle zie che mi spingevano a sbrigarmi nel fare un figlio, vengo a sapere che questa malattia poteva compromettere la mia fertilità.
é stato un fulmine a ciel sereno, ho iniziato ad informarmi , a documentarmi e rendermi conto seriamente di cio’ che signica la parola endometriosi. Ho iniziato a sentirmi diversa per l’endometriosi, ho continuato a non parlarne con nessuno vergognandomi, sentendomi diversa e menomata.
Presto nella mia testa la convinzione di non riuscire a fare figli si radica creandomi uno stato di profonda sofferenza perchè a quel bisogno vivo che avvertivo in me della maternità si frapponevano numerosi ostacoli.
Da una parte la precarietà della mia condizione lavorativa, il mi compagno che di figli per il momento non voleva sentir neppure parlare, il mio orologio biologico che iniziava a scandire il suo tempo.Ogni gravidanza annunciata la accoglievo con gioia, ma con un intimo profondo dolore, temendo di non poter mai condividere quest’esperienza.
Poi tutto è precipitato. Sospendo la pillola per un brevissimo periodo, appena un mese (perchè avevo un pò pasticciato in precedenza) e le mestruazioni non tornano più.
Ora sono incinta all’ottavo mese di un maschietto. Sono strafelice, sebbene all’inizio sia rimasta terrorizzata da questa gravidanza totalmente inaspettata e giunta in un tempo cosi’ incredibilmente rapido. Non è il momento giusto sotto tanti punti di vista, sono disocuppata e lontana da casa, devo tirare la cinghia, ma sono forte perchè mi sento privilegiata per il fatto di non aver dovuto subire il dolore di uan ricerca e tutto sommato dentro di me sono convinta che questa gravidanza sia giunta proprio nel momento giusto.
Spero che la mia storia di persona fortunata, perchè lo so di esserlo stato e ringrazio Dio veramente per il grande dono che ho ricevuto, porti molte donne a non fasciarsi la testa, a non deprimersi anzi tempo a non credere ai luoghi comuni che dicono che con l’endometriosi avere figli è difficile.
Io credo che nel mio caso abbia avuto un ruolo determinante la pillola anticoncenzionale iniziata appena quindicenne per un caso fortuito. Mia cugina rimase incinta a 16 anni e mia madre, saputo che avevo il ragazzo, mi spedi’ dal ginecologo e di li pillola. Probabilmente il fatto di averla assunta da cosi’ giovane età ha salvaguardato il mio apparato riproduttivo da danni maggiori.
Ora mi godrò mio figlio ma non abbasserò mai la guardia nei confronti dell’endo e nel mio piccolo non mi stancherò mai di fare informazione su questa malattia, che se combattuta da giovanissime come nel mio caso, può essere fronteggiata con efficacia.
un abbraccio caloroso a tutte.
Elisabetta

Carissima, grazie, grazie, grazie. Per la tua sensibilità che traspare in questa tua testimonianza e che prende per mano tutte noi con gentilezza.
Credo che non ci sia mai il “momento giusto” per fare un figlio … nel momento in cui ci fermiamo a pensare e a cercare di programmare la nostra vita, non possiamo non considerare un sacco di fattori che presi in modo oggettivo non sono positivi.
Ma una notizia come questa, annulla assolutamente tutti i “contro” del diventare madre in un periodo non proprio perfetto.
Ti auguriamo una vita intensa e bellissima a te e alla tua famiglia! Ti abbraccio
Vero

2 pensieri su “512) Storia di Elisabetta”

  1. CIAO Elisabetta,,,,oh… che bella notizia!!!
    grazie delle tue parole di sostegno… ti confesso che anche a me, sta venendo un po’ il timore ” di non essere in grado di poter avere figli”… causa l’endometriosi… so che è “stupido” da parte mia fasciarmi la testa ancora prima di priovare.. quindi ti ringrazio infinite volte, della tua testimonianza…
    Elisabetta,,, guarda che il momento “perfetto”.. forse non esiste… hai avuto la tua gioia, GODITELA fino in fondo..,.i soldi no n bastano mai, il lavoro “sicuro” forse oramai è un sogno… quello però che ritengo ci sia ancora e che non scomparirà mai a causa di nessuna legge, e’ l’amore….. goditi tuo marito e il tuo piccolo… e chi se ne importa se non puoi andare in pizzeria una volta in più…. il dono più bello è l’AMORE VERO!!!!!!!!
    BACIIIIIIIIIIIIIIIII
    E ANCORA GRAZIEEEEE
    N.B. non abbassare però la guardia, l’endo è una malattia subdola… quindi fai con tranquillità i controlli periodici

  2. Elisabetta, devo assolutamente aggiungere anche il mio enorme grazie per aver lasciato questa testimonianza di grandissima speranza. Questa è la dimostrazione di ciò che io sto provando ad accettare, ovvero che la nostra malattia è imprevedibile, sia nel bene che nel male, e che può riservarci sorprese al di là di ogni nostra previsione.
    Ti auguro ogni bene nell’affrontare questa splendida fase della tua vita. Auguroni davvero!

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