517) Storia di Daniela

Ciao Vero, ci ‘conosciamo’ da parecchi anni ormai, da quando comprai il tuo primo libro, proprio mentre affrontavo la mia prima fivet, andata poi male. Ce ne fu poi una seconda, affrontata subito dopo l’ennesimo intervento per cisti ovarica, andata male anche quella, e una terza, affrontata durante la breve ma devastante malattia che ha portato via il mio adorato papà, nel settembre 2010. Figuratevi, dopo una settimana da quel terribile evento come ho potuto affrontare la fivet, Solo un miracolo avrebbe potuto aiutarmi. Miracolo che non è avvenuto. Sono uscita da quel periodo esaurita e, con le ferite ancora sanguinanti, con estrema fatica mi accingo a sottopormi all’ultima possibilità di fivet, con una cisti da 6 cm, che dopo la stimolazione sarà un disastro .Mi sento molto sola, mio marito è fantastico ma mio papà ha lasciato un vuoto che non riesco a colmare, e i continui fallimenti e le poche speranze che mi hanno dato per quest’ultimo tentativo non aiutano.
Le mie amiche non capiscono, credo che solamente vivendole si possono comprendere certe situazioni, mi dicono di essere fatalista, di prenderla con calma, ma non sanno cosa vuol dire essere un’invalida per 3 giorni al mese, e che calvario sia la fecondazione assistita. Scusate, ho approfittato di questo spazio per sfogarmi un po, per parlare con chi capisce davvero, dopo aver passato anni a leggere le storie altrui e cercando di imparare qualcosa da loro, a volte riuscendoci. Grazie di cuore per tutto.
Daniela

Cara Daniela, mi spiace percepire questo tuo senso di solitudine. Vorrei davvero poterti abbracciare, posso farlo virtualmente spero tu possa sentirne il calore.
Capisco anche come tu possa affrontare questa ultima fivet. E’ durissima sapere di essere vicina ad un cambio di direzione. Io ti auguro con tutto il cuore che tu possa trovarti su una strada finalmente in discesa e piena di sogni e progetti. Ma ti prego anche di non chiudere quella finestra che ti permette di affacciarti alla vita. Lascia che altri sogni e progetti entrino in modo da poter sopravvivere meglio.
Incrociamo tutte le dita per te. Facci sapere. Un bacio grande
Vero

2 pensieri su “517) Storia di Daniela”

  1. Carissima, leggendo la tua testimonianza mi si stringe il cuore: vedo tanto di me in te e quindi mi sembra facile immedesimarmi. Vedi dunque non sei sola!….E come me tante altre, che magari ora ti stanno leggendo e con te soffrono ma non avranno mai il coraggio di scrivere anche solo due parole!
    Non sei sola perchè ci siamo noi tantissime donne con endomer
    triosi, perchè c’è il tuo papà proprio lì accanto a te e perchè c’è tuo marito. Eppure…eppure sei tu in prima persona che devi vivere tutte queste esperienze sulle tue spalle e nessun altro lo può fare per te…e fa paura, ed è estenuante!!
    Ma vedrai..un giorno capirai che non sei una perdente, per nulla….che indipendentemente dalla vita che ti aspetta da ora i poi, tanto di buono ti potrà capitare, tanto di bello: forse sarà esattamente tutto quello che hai sempre sognato e sperato, forse sarà qualcosa di un po’ diverso e che ora non sai e non vuoi preventivare…ma credimi al di là di questo preciso istante di scoraggiamento c’è davvero qualcosa di bello! Devi solo tenere duro!

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