Ciao Veronica, il mio nome e’ Simona, ho 38 anni e sono di Roma.
E’ stato un immenso piacere conoscerti, anche se le circostanze non sono di certo le mi-gliori!
Cerchero’ di raccontarti la mia storia, tormentosa, dolorosa e purtroppo non ancora a lieto fine!
Soffro di endometriosi dal 2007, ma ufficialmente dal 2003 perche’ ci hanno messo quasi 4 anni per capire cosa avevo. Nel 2001 sono andata a convivere con il mio attuale marito e dopo un paio danni circa abbiamo deciso di coronare il nostro sogno ed avere un bambino. Dovrebbe essere facile no?
Dopo 6 mesi circa abbiamo cominciato a girare per gli studi ginecologici per capire quale poteva essere il problema, per fartela breve, non c’era IL PROBLEMA, ovviamente, e’ sta-to giustificato prima con stanchezza, poi con stress, poi secondo loro e’ subentrato il fatto-re psicologico, quindi non sentivo altro che : “ Non ci pensare, stai serena, e’ la cosa piu’ naturale di questo mondo….etc” Ovviamente ancora nulla!!! E’ stato frustante, doloroso, terribile passare questi due anni senza conoscere la motivazione e tantomeno la diagnosi, e ancora piu’ devastante incontrare amici e conoscenti che non facevano altro che dirti:
“ aspettiamo un bambino…non sai quanto siamo felici…” sarebbe stato bello dirgli “ ma se fino a ieri non lo volevate un bambino! ”, oppure “ stai tranquilla vedrai tocchera’ anche a te…non pensarci troppo, io come non ci ho pensato piu’ sono rimasta incinta”…certo col senno di poi, conoscendo ora la mia situazione, sarebbe stato bello commentare:
“ chissa’ se non pensandoci, come mi consigli tu, mi sparisce questa malattia di “ merda” che mi sta mangiando viva da quasi 8 anni e che, grazie alla tempestivita’ dei dottori, so-no ricoperta di aderenze fino all’intestino!
Veronica tutto cio’ che ti sto raccontando non ti e’ nuovo, lo so, e’ una storia gia’ senti-ta…sai ho letto il tuo libro : CANTO XXXV – INFERNO. Donne affette da Endometriosi” che ho comprato ieri mattina e che ho finito di leggere ieri sera. Me lo sono praticamente ingoiato e sono sincera, mi sembrava di averlo scritto personalmente, ho fatto leggere al-cune righe del libro a mio marito ed era sconvolto! Oggi ho iniziando anche l’altro “ CON-DIVIDENDO lacrime e sorrisi nell’endometriosi”.
Per continuare con la mia storia; nel 2007 prima diagnosi di Endometriosi ,quindi intervento di urgenza in Laporotomia, non ti sto nemmeno a raccontare il dolore post-operatorio e ne’ tantomeno il mio aspetto psicologico post intervento, ero ricoverata nel reparto insieme a tutte le innumerevoli partorienti … ed e’ stato bellissimo subire un cesario, intervento durato 4 ore, provare gli stessi dolori del travaglio e non avere un bambino in braccio da coccolare come loro!!!
Sono passati ormai 4 anni dall’intervento, non e’ cambiato nulla, ho sofferto come una bestia, sono rimasta a casa 4 giorni ogni mese per 4 lunghissimi anni con i dolori lanci-nati, ho rischiato di perdere il lavoro, o rischiato di rovinare definitivamente il mio ma-trimonio, mio marito non ce la faceva piu’ di vedermi accasciata per terra in lacrime ogni mese, il bello e’ che io ho fatto quello che mi avevano detto: poco stress, buona alimentazione, cerchi una gravidanza subito…e vedrai che si risolvera’ tutto…ebbene sai come ho passato questi ultimi 4 anni?? Li ho trascorsi tra studi privati, studi medici pubblici, sale operatorie, ho affrontato 3 ICSI, 1 in anestesia totale e 2 da sveglia senza anestesia, 3 IUI, innumerevoli serie di cure ormonali, quindi punture sulla pancia e farmaci vari… e che cosa ho RISOLTO? NIENTE, ANZI HO PEGGIORATO LA SITUAZIONE PERCHE’ ADESSO LA MALATTIA MI SI STA MANGIANDO VERAMENTE, ultima diagnosi a luglio di quest’anno : Endometriosi del IV stadio con RESEZIONE INTESTINALE, intervento programmato per fine ottobre p.v. NON SO SE RIDERE O PIANGERE TI GIURO!
Cara Veronica, sei la mia “ amica” virtuale, mi sfogo con te come non ho mai fatto con nessuno, se non da sola a struggermi davanti allo specchio del bagno, chiusa dentro.
Troppe sono state le mie vicissitudini, sono stata pur troppo schematica in questa e-mail, ma avrei rischiato di scrivere un libro come hai fatto tu… non voglio toglierti ulteriormente tempo.
Voglio chiudere pero’ con il ringraziarti di cuore, per l’affetto che ho sentito e che sento anche se virtuale , da parte tua e di tutte quelle donne che come me soffrono anche IN SILENZIO!
Credo di essere pronta per questo nuovo cammino che mi aspetta tra meno di un mese, non ti posso nascondere che sono veramente stanca, demoralizzata, e comunque tanto impaurita!
Ma so che ce la posso fare, per me stessa, per mio marito e per tutte le donne che ci se-guiranno in questo percorso, cercando di dare Loro tutta la forza e la speranza di un futuro migliore!
Se ti fa piacere e non ti disturbo vorrei ricontattarti quando e’ tutto finito e quando rientrero’ a casa in modo da aggiornarti sulla situazione con la speranza che tutto sia an-dato bene!
Grazie ancora, un abbraccio fortissimo!
Simona
Quando mi scrivete che vi chiudete in bagno a piangere da sole, ti giuro, mi salgono le la-crime agli occhi.
Perché ci sono cose inaccettabili, cose che leggo in ogni vostra storia e così come voi vi siete ritrovate nelle mie parole, la stessa emozione provo io ritrovandomi nelle vostre sto-rie, e penso che davvero sia ingiusto avere in comune tutto questo dolore.
E’ vero sai … vi ho voluto bene scrivendo quei libri. Tutte voi che non conosco, ogni singola donna che si chiude in bagno a piangere.
Ti auguro di cuore che l’intervento di ottobre sia l’ultimo, che sia eseguito a regola d’arte e ti restituisca serenità e la possibilità di diventare mamma. Non perdere le speranze, fatti seguire da un centro specializzato mi raccomando. Aspettiamo di rileggerti all’interno di questa storia, potrai scrivere tu stessa nei commenti e raccontarci come stai.
Ti abbraccio, grazie per avermi scritto
Vero
Ciao Simona,ho da poco letto la tua storia e commentarla per me e’ davvero difficile perche’ e’anche la mia storia.Tutto cio’ che hai detto in larga parte, e’ quello che ho passato e sto passando anch’io:dolore,frustrazione,paura di non farcela e rabbia,tanta rabbia verso chi non mi ha ascoltato,non mi ha creduto,chi mi ha operato ormai un’anno e mezzo fa,senza alcun risultato.I pianti che tu fai,sono anche i miei e quelli di tante altre donne che magari hanno incontrato sulla loro strada,medici non in grado di aiutarle nel migliore dei modi.Posso solo dirti,quello che anche Veronica ti ha detto e cioe’ di non sentirti mai sola,perche’non lo sei. Siamo in tante purtroppo e condividere insieme tutto questo lungo cammino aiutandoci a vicenda, e’ la sola cosa che possiamo fare.Io sono vicina a Roma e se vuoi, puoi contattarmi in forma privata quando vuoi,senza alcun problema.A me piacerebbe molto poterti aiutare, per quello che posso fare;anche il solo fatto di parlare con qualcuno che sta passando quello che stai passando tu,puo’ essere d’aiuto.Ti faccio tutti i migliori auguri,che tutto possa risolversi presto e il tuo sogno di diventare mamma si realizzi.Ti sono vicina.ciao!
senza urtare la sensibilità di nessuno, vorrei consigliare a chi – come me – è affetta da endometriosi di rivolgersi a un buon omeopata. Certe volte facilitare omeopaticamente il riequilibrio del sistema ormonale aiuta a risolvere la situazione… Dopo una cura omeopatica mirata ad abbassare il livello di estrogeni, l’endometriosi è regredita e sono rimasta incinta. Adesso ho una bambina meravigliosa.
Non disperate, vi prego, cercate, cercate, cercate, guardatevi introno, andate a fondo, perché ogni malattia ha un SENSO. Trovatelo.
In bocca al lupo,
Rosa Bianca
Ciao Ileana, e’ un piacere conoscerti. Non immagini quanto mi abbia fatto piacere il tuo intervento in seguito alla pubblicazione della mia storia. Certo il sapere che la mia triste storia ci accomuna, di certo non mi rende felice, ma sono daccordo con te sul fatto che piu’ siamo unite, piu’ ci aiutiamo a vicenda, piu’ ci confrontiamo e piu’ riusciremo ad affrontare tutte insieme questo cammino ” penoso, doloroso ed infinito”. Io ringrazio te Ileana, ringrazio Veronica e tutte le amiche che sto trovando in questo blog, ho scoperto un nuovo mondo, e’ come se stessi vivendo una vita parallela insieme a tutte voi , e questo mi sta aiutando veramente, mi dà la forza, il coraggio e la speranza di combattere…ANCORA…E SEMPRE! Sono felice che sei nelle vicinanze di Roma, sara’ mia cura contattarti, mi farebbe molto piacere conoscerti. Il mio intervento si avvicina, mancano circa 2 settimane ….MAMMA CHE PAURA!!! Sara’ mia cura come rientrero’ a casa informarVi di come e’ andata, raccontandoVi la mia esperienza , spero positiva, a tutte VOI!Un abbraccio e grazie. Simona
Cara Simona, con le lacrime agli occhi perchè la tua storia è la storia di tutte noi e tanto dolore è sempre così ingiusto, ma con le lacrime agli occhi ti faccio un grande in bocca al lupo per l’intervento di ottobre e per il tuo futuro. Come ti ha detto Veronica, non perdere la speranza!! Un grande abbraccio
Ciao Veronica, sono Simona di Roma, come promesso ti scrivo nuovamente per raccontarti le ultime news. Finalmente sono rientrata a casa. Sono stata operata e l’intervento,sembra,sia andato benissimo. Certo e’stato complesso, piu’ del previsto, da come mi hanno detto i dottori, comunque e’ andata.
Sono stata operata all’ospedale di Negrar dal dott. Ceccaroni e dalla sua equipe. Sono stati veramente molto bravi devo dire, diagnosi finale: asportazione radicale endometriosi,resezione intestinale segmentaria, parametrectomia posteriore,decompressione plesso sacrale e per finire neurolisi pudende sinistro. Ho ancora dolore, ho ancora grossi problemi alla vescica….pero’ e’ andata bene….e credo tu possa immaginare quanto io sia felice. Sai ho portato la cartella clinica al rientro al mio dottore, piu’ leggeva e piu’ sbiancava, aveva le mani nei capelli e continuava a commentare: ” povera ma come stavi combinata, mio Dio che disastro, ma come hai fatto a sopportare questi dolori atroci per tutto questo tempo….” Veronica mi devi credere e’ stata la soddisfazione piu’ grande sentire quelle sue parole in quel momento che tutto il resto non contava piu’ , la prima persona al mondo che mi capiva, la prima persona che ha capito finalmente che tutte le mie lamentele, le mie lacrime, la mia disperazione non erano solo capricci ma erano semplicemente gli unici sentimenti che provavo ormai da anni e che conoscevo a causa del mio stato di salute. Comunque volevo ringraziare te e tutte le amiche che ho ritrovato nel tuo blog, per la forza che mi avete dato e la speranza,grazie veramente di cuore. Non vi conosco personalmente ma vi voglio bene…tutte! Adesso devo superare ancora alcuni traguardi e poi tra qualche mese potro’ tentare nuovamente di cercare di avere un bambino…vi aggiornero’ sulla situazione perche’ sono convinta che potra’ aiutare tutte noi con la speranza di uscire tutte da questo brutto ” baratro”. Grazie e un abbraccio Simona
Ciao Simona, scusa se non ti ho risposto prima ma a casa non ho la connessione adsl in questo momento e riesco a leggerle velocemente con i-pad ma quando si tratta di rispondere divento matta. Sono contenta che tu ti sia lasciata alle spalle questo grande pensiero che era l’intervento e che tu ti sia trovata bene. Teniamo le dita incrociate per te e per il tuo sogno. Non mollare, vedrai che ce la farai. Un bacione