588) Storia di Monica

Buonasera Veronica è un piacere condividere con te la mia storia con la speranza che molte donne che soffrono di endometriosi non si sentano sole nel dolore e nella solitudine di una malattia che per gli altri non è una malattia.

Dal 2005 fino ai primi mesi del 2011 l’infermo che non vorrei più riprovare.
La mia storia di endometriosi inizia nel 2005 asintomatica almeno inizialmente, con asportazione di cisti ovarica sx e diagnosi endometriosi IV stadio severo.
“Signora deve essere veramente fortunata se riuscirà a rimanere incinta con una fecondazione e sperare in uno spermatozoo forte di suo marito” Come descriverti sai benissimo il mondo mi è crollato, il gelo, non mi sono sentita più una donna, con mille sensi di colpa nei confronti di mio marito e una rabbia dentro che aumentava sempre più cattiva e bastarda di pari passo alla mia malattia.
La mia caparbietà, in questo caso distruttiva mi porta a sottopormi a 6 fecondazioni assistite risultato nemmeno un impianto e tanto tanto dolore e solitudine.
Oltre che peggiormanto della mia malattia, dolori che non si calmavano nemmeno con la morfina e sbagli su sbagli di affidarmi a dottori che mi hanno completamante rovinata ed operata di cose che non esistevano pur di lucrare sulla mia salute.
Più di 30 mila euro spesi in pma e operazioni varie per capire la causa.
Non ho pensato ad altro per tanti anni, mi sono avvelenata nell’animo e nel corpo, mi addormentavo e svegliavo col pensiero del figlio e della pancia.
Poi quando il dolore è diventato insopportabile, vari ricoveri in ospedale, ti lascio immaginare la mia vita sociale e lavorativa, una notte in preda ai dolori ed imbottita di farmaci ho pregato tanto padre Pio di aiutarmi a trovare il ginecologico giusto. E la mia preghiera è stata ascoltata. 1 anno di menopausa farmacologica e poi intervento.
Ho ancora le mie ovaie, utero e tube aperte, ripulita dalle mie aderenze. Dopo intervento 3 mesi ancora di menopausa farmacologica e poi pillola anticoncezionale fino alla menopausa naturale.
Ho 42 anni, un marito che amo e che mi ama anche senza figli, un lavoro, dei bellissimi nipotini ed una bella casa….
E se ogni tanto mi sorprendo in macchina al rientro dal lavoro a piangere da sola in macchina per la possibilità negata, dall’altro sono felicissima perché la vita è bella anche senza figli, ma sopratutto senza la bastarda che mi stava uccidendo.
Ti abbraccio forte, Monica

Monica cara, le tue parole mi colpiscono il cuore. Perchè dicono che quel tipo di dolore resterà per sempre lì, con un’amarezza difficile da gestire.
Hai fatto un riassunto, un bilancio di quello che è stata la tua vita fino ad ora. Il dispiacere di sapere che ci sono persone che hanno lucrato sul tuo dolore e sulla tua salute. Queste cose non dovrebbero succedere mai. Unica consolazione, il saperti tra mani fidate finalmente e di sapere che qualche volta riesci ad essere felice e serena. Ti abbraccio forte.
Vero