Ciao, ho consultato il tuo sito, e volevo mandarti la mia storia. Sento che raccontarmi mi farà bene, e spero che faccia bene ad altre sapere che non sono sole in quello che affrontano…
Tutto è iniziato per caso. Dovevo fare un’ecografia addominale per problemi di colon irritabile già monitorati e seguiti da anni dai gastroenterologi. L’ultima ecografia risaliva a un anno e mezzo prima, e non aveva rilevato alcun tipo di anomalia. Invece quella volta il medico la vide: una ciste all’ovaio destro, aveva un aspetto funzionale, ma era grandina, 5×7 cm, meglio tenerla sotto controllo. Dopo un ciclo visita di controllo… e lei, contro ogni speranza, non solo è ancora lì, non solo è cresciuta, ma ha cambiato aspetto!!! Per la prima volta sento nominare parole mai ascoltate: “ciste cioccolato…endometriosi…” e soprattutto sento la parola che non avrei mai voluto sentire “intervento”. Sì, la ciste andava asportata. Ok. Entro nell’ordine di idea. Nel fratempo, 35 anni già compiuti, io e mio marito entriamo nell’ordine di idee che la ricerca di un figlio va sospesa. Mentre passano i 3 mesi di attesa per l’operazione, il dolore, soprattutto durante il ciclo, aumenta. Nell’ultima ecografia effettuata la settimana prima dell’intervento in effetti si può constatatre che la sgradita ospite ha raggiunto il diametro di ben 11 cm!! Operazione in laparoscopia, in un ospedale locale, a cura di un medico non specializzato nella malattia. 3h e mezzo sotto i ferri, la laparoscopia non si è rivelata così lieve come speravo, tra l’altro avevo un principio di versamento addominale così mi tengono un drenaggio per 3 giorni… ma tutto si sistema e dopo 5 giorni sono a casa. Con la prima dose di analogo GnRH nel sangue, a cui ne seguiranno altre 3, una ogni 28 giorni, per indurre una menopausa farmacologica. Una prassi consolidata, secondo il medico operante. Effetti collaterali? “Ma no, cosa vuole che sia, qualche vampata, nulla più….” Il mio calvario inizia qui, con queste iniezioni. Le prime due sembrano quasi non avere effetto, tanto che dopo la prima ho avuto ancora regolarmente il ciclo… Ma dopo la terza… iniziano i problemi… dolori articolari e ossei che si fanno sempre più forti, contratture muscolari che arrivano addiruittura a causare vertigini che mi impediscono di guidare, tantissima ritenzione idrica, vampate accompagnate da palpitazioni così forti da svegliarmi 3 o 4 volte per notte, capillari che si romopono solo a guardarli, accentuazione dei problemi digestivi, il tutto peggiorato dal caldo, in quella che è stata una delle estati più calde del secolo… Per non parlare delle ricadute sulla nostra intimità coniugale, incapaci di sostenere ogni tipo di rapporto per il male Alla domanda al medico se si può sospendere la cura lui fa presente che no, vorrò mica che la ciste si riformi subito??? E poi secondo lui non sono effetti delle inziezioni, che “non fanno niente”. Fanno talmente niente, che, sebbene il loro effetto dovrebbe durare solo 4 settimane, a me il ciclo torna, finalmente, dopo 18 settimane dall’ultima. Aspettavo questo momento con tutte le forze, pensando che a ormoni assestati tutti i mali sarebbero rientrati… Peccato che no, non è andata così. Avevo il cilo e le vampate insieme… Se non altro c’era del comico in tutto questo!!! Ma la cosa peggiore è stata che il tornare al lavoro dei miei ormoni, mentre gli effetti delle iniezioni non sono ancora completamente svaniti, manda completamente in tilt il mio organismo, causandomi tra l’altro una disfunzione della cistifellea, che sto curando da un mese e che ancora per almeno 5 mesi andrà trattata farmacologicamente. E per ora, bene non sto. Aggiungo solo che la disfunzione mi ha anche causato alcune forti extraistole che han richiesto visita ed esami cardiologici ecc. E aggiungo che inizio a essere stanca…. e che di certo cercherò un medico che sulla malattia, e soprattutto sulle terapie, se ne intenda un po’ di più…
Sono in ballo da quasi un anno per questa malattia, e rispetto a tante storie che ho letto, so di aver poco di cui lamentarmi…
Ma volevo solo condividere con altre donne che hanno vissuto quel che ho vissuto io, la speranza che tutto questo passi, la speranza che venga un giorno in cui ci si possa guardare indietro e dire “sì, son passata di lì, non è stato bello, ma ora è finito”.
Un abbraccio
Silvia
Sono sempre stata un po’ scettica per quel che riguarda le punture di Enantone o similari proprio perchè mentre per la maggior parte delle donne gli effetti collaterali sono “sopportabili” per una piccola percentuale sono invece un po’ più pesanti e il non poter schiacciare un pulsante per riavvolgere il nastro e tornare da capo mi fa sentire impotente.
Io spero solo che man mano che vai avanti gli effetti collaterali svaniscano e tu possa riappropriarti della tua vita. Ti consiglio però e credo che tu già lo sappia, di rivolgerti ad un centro specializzato in modo che tu possa essere seguita adeguatamente e soprattutto tu possa valutare con loro una cura farmacologica alternativa che non abbia effetti a lungo termine (pillola, la spirale mirena …).
In ogni caso non è “matematico” che sospendendo la cura farmacologica ti si riformi la ciste.
Non farti incastrare da questa minaccia psicologica … del futur non v’è certezza!
In bocca al lupo, non ti abbattere, non sarà sempre così … anche se è difficile crederlo.
Vero