Leggere le altre storie mi aiuta molto..e per questo volevo raccontare la mia..
ho 23 anni e ho scoperto di soffrire di endometriosi a 18 anni.
Ho avuto le prime mestruazioni a 9/10 anni, e dopo pochi anni sono diventate molto dolorose..a volte non andavo a scuola…e cmq quando ci andavo le mie compagne non mi credevano, come poi nel tempo continuarono a fare gli altri..in molti mi credevano solo scenosa o esagerata..mentre io mi piegavo per i dolori..e allora mi sono sempre chiesta sarò io? sono dolori normali? e allora se sono dolori normali perchè non riesco neanche a camminare?
Finchè un giorno di febbraio 2008 mentre ero a lavoro mi piegai all’improvviso per dei dolori pazzeschi alle ovaie..di corsa in ospedale dove mi operarono in laparoscopia per 1cisti endometriosica di 5cm+ 1 corpo luteo cistico emorragico di 5cm entrambi sull’ovaio destro..il quale ora è di dimensioni ridotte per via dell’operazione.. dopo la quale il mio ginecologo mi fece prendere la pillola per 6 mesi senza interromperla per non farmi venire il ciclo e mettere cosi a riposo le ovaie e non far lavorare l’endo..poi la presi normalmente con interruzione..i dolori erano migliorati ma non passati..
poi la pillola iniziò a darmi problemi cosi la smisi.. e in men che non si dica tornò tutto come prima..stanchezza costante,dolori allucinanti da non riuscire ad alzarmi dal letto..dolori per andare in bagno..dolori ogni volta che mi affatico un pò..faccio la commessa e sto molte ore in piedi..ma ultimamente sono costretta a sedermi spesso perchè i dolori ormai accompagnano le mie giornate..ho di nuovo cisti endometriosica questa volta però sull’ovaio sinistro e l’utero retroverso, quindi dovrò ricominciare la pillola e vedere come va,visto che la mia siatuzione peggiora sempre di piu..
ma sono fortunata perchè ho accanto il mio compagno che mi capisce e fa sempre quello che può per me..
non è facile convivere con questi costanti dolori che il piu delle volte limitano la nostra vita,..e con la consapevolezza che fare un figlio sarà difficile avendo l’endo che peggiora l’utero retroverso e un ovaio più piccolo..e non sentirsi mai capite perchè il 99% delle persone non ha idea di cosa sia o cmq la prende con molta leggerezza..
ma va bene cosi..è giusto andare avanti felici e con il sorriso..volevo condividere la mia storia sperando che magari sarà almeno almeno di supporto morale per chi la legge..!!!
simona
Ciao Simona, direi che l’iter che hai intrapreso rientra nella normalità terapeutica (pillola per cercare di evitare o rimandare l’intervento).
L’unica cosa che mi sento di suggerirti è di essere sicura di essere in buone mani, possibilmente in un centro specializzato in endometriosi.
A questo proposito mi è venuto in mente un post che ho letto giorni fa nel forum dell’APE in cui si parlava appunto dell’importanza dei centri specializzati e vorrei che voi tutte lo leggeste: http://forum.apeonlus.com/showthread.php?12502-Ringraziamenti-ufficiali
In bocca al lupo Simona, sei giovane vedrai che riuscirai ad arginare i danni e riuscirai a diventare mamma.
Vero
Ciao Simona,
ogni colta che mi imbatto nel fatto di sentirsi dire che si è noiose quando si ha il ciclo, mi vengono i brividi, è assurdo che ancora ci sia questa ignoranza!
Comunque io sarei per farmi seguire da un centro specializzato, per essere tranquille!
Grazie per avermi dato la possibilità di condividere la tua stoari!
Eli ’80
grazie per il consiglio..e anche se la mia storia non è poi cosi grave sono contenta di aver trovato questo blog perchè è comunque bello sapere che c’è qualcuno che ti capisce..e che in questo caso ti ascolta anche! un abbraccio. Simona
Ciao Simona io posso essere la testimonianza di quanto un centro specializzato possa salvarti la qualità della vita. Il fatto che l’endometriosi ti sia stata diagnosticata già a 19 anni gioca a tuo favore su quelle che possono essere le scelte future per quanto riguarda le cure che dovrai seguire e di conseguenza le probabilità di avere un figlio, ciò che non è accudato a me che avevo 37 anni quando mi è stata diagnosticata. Se trovi il tempo di leggere un po’ di queste storie ti renderai conto della differenza tra chi è riuscita a mettersi nelle mani di un centro specializzato e chi magari ha dovuto seguire altri iter convinta di essere sulla buona strada. Per tutto il resto la tua ultima frase la dice tutta su come stai affrontando la situazione, per cui che altro dire?? Che virtualmente ti abbraccio e ti auguro che tutto vada per il meglio.
ciao elisa..è già purtroppo ad oggi ancora nessuno capisce come si sta..ma è bello sapere che qui sopra si trovano persone che ci capiscono!tipo te leggendo la mia storia..e grazie x il consiglio che mi stanno dando tutti,infatti sto cercando di muovermi a riguardo! grazie a te comunque..un abbraccio
ciao betty..si hai ragione sono stata fortunata, solo che fino a poco tempo non sapevo davvero bene cosa fosse xchè il mio ginecologo mi aveva detto solo che era da tenere sotto controllo ma niente di grave..poi quando ho iniziato a stare sempre peggio mi sono informata da sola e li ho capito davvero..ora ho degli appuntamenti con persone specializzate ma non in centri perchè non ne conosco e qui a roma ho trovato x ora solo il rome american hospital ma x il momento non me lo posso permettere 🙁
comunque sto cercando di curarmi al meglio..ti ringrazio molto per le tue parole e per il consiglio..e mi dispiace molto se x te non è andata bene come sicuramente speravi..ma vedrai che la vita ti renderà felice sotto altri aspetti! un abbraccio anche a te!!! simona
rileggo la mia storia scritta non molto tempo fa..e penso a quanto mi sono soffermata sui dettagli..le cose sono andate molto peggiorando aimè..mi sono operata di nuovo..
ma questa volta no niente dettagli…non sono quelli ad essere importanti, ma il come ci si sente, come si affronta tutto questo..perchè a volte ci si sente cosi impotenti, ci si chiede perchè tutto questo..un muro, di fronte a me vedo solo un muro enorme che non so come scalare..un muro tra me e tra tutto quello che avrei voluto essere e fare..lo so io non sono la malattia io sono altro…io sono sempre simona..o almeno questo è il mio mantra ma come si suol dire tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare..credevo davvero di aver accettato tutto ciò ma non credo sia così..ancora non sopporto i miei limiti mi fanno solo arrabbiare da morire! devo imparare a convivere con la nuova me..ma per ora siamo in lite..e non so davvero quando finirà…
scusate..un piccolo sfogo..