640) Storia di Luca e Giulia

Ciao Veronica, mi chiamo Luca, ho 31 anni, e da quattro sono sposato con Giulia. Lei “soffre” di endometriosi da molto prima, anche se fino al 2008 nessuno le ha mai creduto e dato importanza a tutto quel dolore che provava.

Purtroppo abbiamo dovuto acquisire consapevolezza da noi stessi, “a tentoni”, passando da ospedale in ospedale, da clinica in clinica, da ginelocolo in ginecologo. Ora direi che abbiamo acquisito un certo bagaglio in materia, anche se i problemi non si son certo risolti.

Abbiamo passato momentacci indimenticabili assieme e passo dopo passo abbiamo sempre cercato di mantener alta la testa puntando lo sguardo verso tempi migliori.

Di recente ho letto entrambi i tuoi libri e devo dire che hai fatto un lavoro grandioso, il passaparola della gente sicuramente aiuterà molte ragazze che sino ad oggi si sono trovate nella nostra situazione così come quella di tantissime altre donne che non sono state seguite adeguatamente da chi di dovere.

Mi fa piacere che nel secondo libro fai ampio riferimento anche al mondo maschile che di certo non può essere escluso da questa patologia.

Per quanto mi riguarda posso affermare che l’endometriosi non è assolutamente una malattia che fa fuggire gli uomini, anzi a mio parere rende ancor più vicina ed affiatata una coppia, aumentando in un certo senso il “dovere” di uomo nel stare accanto ed accudire la propria donna in maniera sicuramente maggiore rispetto alle coppie cosidette “normali”. Di sicuro se ci son persone che riescono a lasciare qualcuno perché “malato” lo fanno solo in quanto non in grado di dire la verità… sinceramente la vedo soltanto una scusa, un pretesto, una via di fuga più facile e di sicuro più sgradevole.

Ti dirò, non è per nulla facile a volte… abbiamo rinunciato a programmare ogni cosa, non hai idea di quante volte ci siamo trovati a dover stravolgere un programma all’ultimo momento, annullare un viaggio o peggio ancora dover abbandonare una vacanza già iniziata.

Mi ricordo una volta, qualche anno fa’, quando eravamo ancora fidanzati, io e lei in Croazia a Lussino, un paio di giorni splendidi e poi di botto il “down”, lei sviene per i dolori, io subito in panico per la situazione, poi la carico di peso in macchina e la porto nel primo ospedale che trovo.. forse sarebbe stato meglio tirar dritto fino a casa.. Comunque va bhe, devo dire che finora non sono ancora riuscito ad annoiarmi, abbiamo passato proprio delle “belle”avventure…

Di figli per il momento ancora niente, due aborti, dei quali l’ultimo ancora un tasto dolente, ma per fortuna abbiamo dalla nostra due splendidi cani, un cavallo e delle famiglie meravigliose.

Gli interventi li lasciamo al passato, speriamo sinceramente che il futuro ci eviti di dover ricordarli di nuovo, meglio gurdare in avanti… tu verso la tua barca a vela, io verso la mia moto e Giulia verso il suo cavallo.

Sono senz’altro tutte le piccole cose che ci circondano che ci danno il coraggio di andare avanti apprezzando i momenti migliori della vita.
Luca

E’ sempre un piacere ricevere le testimonianze dell’altra metà dei nostri mondi.
Ed è sempre confortante sapere che ci sono compagni eccezionali di vita che sanno starci vicine con amore e tanta pazienza.
Grazie a nome di tutte noi, di quelle che un compagno eccezionale l’hanno già al proprio fianco e da parte di quelle che invece lo stanno ancora aspettando.
Vero

6 pensieri su “640) Storia di Luca e Giulia”

  1. bravo Luca! ad averne di uomini che sono così vicini e comprensivi con la propria compagna che ha per nemica questa subdola patologia.In due la cosa fa meno paura…

  2. Torno indietro con la memoria…dopo mesi e mesi di corse al pronto soccorso,a causa del ciclo mestruale e le visite ginecologiche massacranti.Stia rilassata, e morivo dal dolore, non faccia quelle facce…E le cure pre, durante, post ciclo, che non hanno mai dato risultati efficaci. Ma poi un giorno a furia di legere e leggere e leggere, cosa che mi piace tanto, in un’enciclopedia trovo la parola endometrio!!!!!! Non sapevo cosa fosse, la maggior parte delle donne muore senza saperlo mai, mi disse il ginecologo di turno.”PROFESSORI” a ciascuno di loro parlai dell’endometriosi, chi sorrideva chi seccato mi tacciava, lei legge troppo!!! Ipocondriaca.Poi sono finita per tam-tam da un medico di un’altra città, mi ascoltò, scrisse quali erano i miei sospetti, senza meravigliarsene, mispiegò che con CA125 e tutti gli altri esami negativi, restava la laparoscopia. Anna quando siamo lì cosa vuoi che facciamo? R. Tutto il necessario…..E così fu, un intervento durato 5 ore con tre focolai difficili da cauterizzare, più la “scoperta” di utero setto, fatta la resezione e a distanza di due anni rimasi incinta….ora siamo da capo e nessuno mi ascolta!!!!

  3. Luca sei un grande…..la vostra storia mi fa rabbrividire…..molto simile a quella mia e del mio Sergio. Noi abbiamo la stessa visione e viviamo quei momenti, seppur difficili, alla stessa maniera. E’ stupendo sapere che altri lo fanno…….vi ammiro tantissimo!!! Un abbraccio.

  4. Grazie Luca, ( grazie a mio marito) e a tutti quei compagni che ci danno la forza di combattere ogni giorno. Sappiamo che non e’ facile ma il vostro condividere moralmente tutto questo, ci fa capire quanto ci amate. Grazie di cuore….

  5. Luca mi hai fatto venir giù certi lacrimoni! Ero in cerca di “consolazione” sul web per la mia dannata endo e trovo questo splendido blog e le tue parole d’amore che sembrano esser scritte da mio marito. Anch’io sono fortunata come la tua Giulia. Noi stiamo provando ad avere un figlio da molto tempo, dopo un’operazione all’ovaio e asportazione di cisti di 6 cm e vari focolai sparsi nell’intestino. Ce la faremo! E se non dovesse accadere ringrazieremo il cielo per averci donato voi, i compagni di vita migliori al mondo!

  6. Luca,
    é bellissima la tua lettera e rileggendola mi fa scendere qualche lacrimuccia.
    Io ho conosciuto una ragazza con questa sindrome per 9 mesi di cui 7 condivisi come compagni. La storia è stata interrotta da lei ed io spero che un giorno voglia riprendere…ma questa è un altra storia.
    Queste persone hanno una sensibilità ed una carica interiore fuori dal comune, la cosa che hai fissuto in croazia a me è capitata una sera facendo una passeggiata serale in una zona di roma (frascati)…ricordo ancora quella sera in cui lei si sentiva quasi in colpa per aver rovinato la serata (nella sua testa)…l ho riportata a casa e mentre riposava le sono stato vicino…in quei giorni ho cominciato a scoprire questa patologia…ma poi non ho più dimenticato questa fantastica ragazza

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