654) Storia di Anna di Genova

Ciao Veronica,

mi chiamo Anna sono di Genova e ho 36 anni.

Circa 11 anni fa sono stata operata in laparoscopia per una sospetta endometriosi all’ovaio di sinistra.

L’esame istologico, ripetuto per ben due volte, ha confermato la diagnosi di corpo luteo emorragico, nonostante il chirurgo continuasse a sostenere si trattasse di endometriosi.

Sono stata bene, fino al controllo di circe due mesi fa, quando ho avuto due volte il ciclo in un mese. Durante la visita il ginecologo mi ha riscontrato una sospetta endometriosi (sempre all’ovaio di sinistra). Mi ha consigliato la pillola fino a luglio per poi valutare il da farsi.

Questa volta ho deciso di “vederci chiaro” e dopo varie ricerche mi sono rivolta all’ospedale di Negrar. Prima vista privata con il primario della ginecologia. Molto evasivo, sbrigativo, mi fa fare una eco all’ospedale perchè non è chiara la situazione; diagnosi quasi certa di endometriosi (2 cm) con impianto sotto l’ovaio di circa 3 cm. Mi programmano tutti gli acceratmenti del caso, clisma, eco addome, CA125, CA19.9. A fine maggio ritorno a Negrar e dopo una lunga ed estenuante mattinata di esami arriva la diagnosi: endometriosi al IV stadio, con due stenosi che interessano il sigma, una delle quali crea un restringimento di circa il 50%. Io sono asintomatica, mi è caduto il mondo addosso.

Molto veolcemente mi viene consigliato l’intervento il laparoscopia. I tempi di attesa sono molto lunghi, un anno circa. Mi sono state proposte due opzioni; intervento programmato e nel frattempo assunzione della pillola, oppure nessuna terapia e quando si libera un posto, ricovero e intervento con tre giorni di pre avviso.

Ho pianto due giorni interi chiedendomi perchè…

Ho optato per la seconda ipotesi, ho 36 anni e credo che aspettare un anno può solo crearmi più ansia, l’attesa è logorante. Vorrei un figlio, anzi, ne vorrei più di uno, ma ciò che mi spaventa di più non è tanto l’intervento, quanto il dopo… Ho paura che l’intervento possa peggiorare la fertilità, questo lo penso io, anche perchè il centro al quale mi sono rivolta è talmente lontano che non è così semplice chiamare, discutere, chiarire i dubbi e le paure. Ho paura, paura di non poter diventare mamma, non sono più così “giovane” da potermi permettere che il tempo mi scivoli tra le mani facendo finta di niente.

Tutti mi dicono di non pensarci, di affrontare una cosa alla volta, che tutto si aggiusterà, ma la testa va da se, viaggia, si proietta nel fututo, con mille ma, se, però…

Sono spaventata, sono debole, mi rendo conto di essere anche un pò depressa; ho avuto problemi fin dall’eta di 12 anni, a partire dalla prematura scomparsa di mio papà. Ho affrontato molte difficoltà nella vita che mi hanno messa a dura prova. Ma credo che la voglia di diventare mamma è talmente grande che riuscirei a mettere insieme quelle poche forze che ho per andare fino in capo al mondo a piedi pur di ricevere questo dono meraviglioso della vita.

Grazie per essermi stata ad ascoltare.

Un abbraccio

Anna

Credo tu abbia fatto la scelta giusta. Aspettare non sarebbe positivo per nessuno. Noi incrociamo le dita per te … Ti auguro di cuore di realizzare il tuo sogno senza dover necessariamente andare in capo al mondo a piedi 🙂
Coraggio .. sii fiduciosa e guarda al futuro con il sorriso.
Vero