Carissime, era il 2007 quando anche io come voi, accesi il computer per cercare informazioni sull’endometriosi. Anche io avevo la “mia storia”, la mia rabbia, la mia sete di informazioni.
E avevo quella frustrazione che si prova quando capisci che il tuo futuro prossimo non sarà come te l’eri sempre immaginato.
L’unica cosa che potevo fare era tentare di raddrizzarlo, di renderlo meno spietato.
Ci si può arrendere, subirlo, fare la conta di tutto ciò che ci viene tolto, arrabbiarsi, inaridirsi oppure si può tentare di accettare, convivere, superare, cercare altri progetti e mettere al mondo altre creatività, dare forma ad altri sogni, cercare di vedere un’opportunità dove inizialmente si vede solo privazione.
E’ difficilissimo me ne rendo conto ma “c’è una strada per ognuno di noi”.
Il mio impegno con l’endometriosi finisce qui.
Ho dedicato anni a questo blog, ad incontrarvi, a cercare di dare voce a tutte voi tramite la mia esperienza, i miei libri, il mio tempo.
Ora faccio spazio ad altro, ad altri interessi, ad altri impegni, ad altre passioni.
Le storie che ho raccolto in questi anni, sono preziosissime e soprattutto sono la vostra testimonianza che non deve scomparire perché sarà d’aiuto a tutte quelle giovani donne che una mattina accenderanno il computer e cercheranno gli stessi vostri sintomi. Finalmente il loro dolore avrà un nome e sarà più facile per loro arrivare ad una cura anche grazie a voi e alle associazioni di pazienti che in questi anni hanno fatto un grande lavoro di informazione corretta sulla malattia.
Tutte le storie di questo blog le consegno all’Associazione APE Onlus che le ospiterà presto all’interno del proprio sito e nei prossimi giorni troverete informazioni sul gruppo Facebook dell’associazione https://www.facebook.com/groups/35525533524/ .
Associazione che ringrazio per essere sempre stata la mio fianco, nella persona di Marisa e successivamente nei volti e nomi di tante donne speciali che hanno sempre a cuore il bene delle donne e con le quali sono sempre in contatto.
Buona vita a tutte, abbiate cura di voi, non fate mai della vostra malattia la vostra vita e ascoltate sempre il vostro sesto senso, quello non sbaglia mai.
Veronica Prampolini