621) Storia di Emiliana

Cara veronica, è come se ci conoscessimo da tempo..tra me , te e tutte le donne che in questo blog hanno scritto la loro testimonianza..sono anni che vi seguo e vi leggo..ma non ho mai avuto il coraggio e forse la forza di scriverti e di raccontare la mia storia. Ho sempre pensato di non avere niente di interessante ed utile da raccontare… di  avere la fortuna di non essere arrivata a danni irreversibili nel mio corpo come in molte donne che qui scrivono.. la fortuna, o meglio io  lo chiamo un dono di Dio, di avere una bellissima bimba.. anche lei “viva per miracolo” (ma questa è un’altra storia) eppure dentro soffro… e oggi, come non mai, sento la confusione più totale e lo smarrimento  di fronte a questa malattia e ad altre malattie che forse sono la conseguenza  e che mi accompagnano nella vita… Solo oggi trovo la forza di raccontare per capire..per essere ascoltata..per cominciare ad accettare…per poter ricominciare a vivere se pur con tante limitazioni… mi piace quando tu e molte altre donne parlate dell’ACCETTAZIONE”, del percorso che dovremmo intraprendere per imparare ad accettare la nostra malattia, che non vuol dire rassegnarsi e non combatterla a denti stretti, ma vivere ogni cosa che ci sta attorno, imparare a fermarci quando non ce la facciamo, a non sentirci un peso nei confronti di chi ci ama e ha scelto di stare con noi e di prendere la nostra croce sulle spalle, imparare ad accettare l’aiuto, imparare a risollevarsi quando si cade a terra e a ricominciare più forti che mai… imparare ad accettare i nostri limiti… Mi trovo qui in questo momento..in questa fase di IMPARARE… e per la prima volta nella mia vita mi sembra di non avere più pazienza..più forze..sono  piena di rabbia..e vorrei perdere il controllo…io che nella mia voglio sempre tenere tutto sotto controllo…

La mia è una storia molto lunga che comincia, come tutte del resto, dal primo ciclo mestruale. Non voglio dilungarmi, “occuperei troppo spazio” e non sarebbe giusto. E’ una storia di sofferenza come tutte voi, di innumerevoli pellegrinaggi da un medico all’altro, di diagnosi errate, di una diagnosi che non arriva mai… ben 17 anni di dolori.. finalmente a novembre 2012, dopo ben otto lunghi mesi di attesa e di dolore, mi viene fatta la prima laparoscopia in un ospedale specializzato della Lombardia (purtroppo le liste d’attesa sono interminabili):” diagnosi endometriosi del peritoneo, della plica vescico uterina e dell’ovaio destro”. Mi tolgono anche un mioma e del liquido che si è versato nello scavo di Douglas. Ciò che complica il tutto è che non si sa se sono pure affetta da una malattia intestinale cronica, perché nel 2011 ho avuto una bruttissima infezione del sigma, perdevo sangue dal retto, con dolori lancinanti, febbre, avevo perso 5 chili in neanche un mese, e tutto ciò si accentuava con il ciclo mestruale. Mi hanno fatto diagnosi di morbo di Crohn inizialmente, poi endometriosi intestinale perché vi era fissità del sigma. Ho dovuto fare ben 2 colonscopie dolorosissime nonostante la sedazione. Il ginecologo aveva ipotizzato una possibile resezione del sigma, se la situazione fosse stata brutta. Invece, dopo 8 mesi,  nella laparoscopia non trovano endo sull’intestino, ma nelle altre zone che ho descritto (dove non si era mai vista in tutti gli esami ed eco fatte!). Non mi sono ancora ripresa dall’intervento, ho fatto molta fatica e purtroppo i dolori intestinali sono ritornati con 2 episodi di sub occlusione intestinale. Ora sono di nuovo in cura per questa possibilie malattia intestinale e mi è stato detto che forse mi “porto” entrambe le malattie. Ma questo non mi è dato saperlo. Per ora si ipotizza e si prova una terapia per l’intestino, per non dover rifare subito una nuova colonscopia. Non so se l’endo sia stata causa o conseguenza di tutti questi disturbi..si dice che lo stress influisca su queste malattie e io di stress e traumi ne ho avuti parecchi per via della gravidanza in ospedale e la bimba che ha rischiato la vita dopo 20 giorni dalla nascita..e continuo ad averli perché ho una bimba che l’anno scorso ha avuto seri problemi di salute con parecchi ricoveri ospedalieri… ma tutti noi ce li abbiamo… è la vita… io so di avere comunque una grande gioia che è mia figlia e so quanto sono fortunata per questo..è la mia forza…ma a volte far vedere alla piccola la mia malattia non aiuta…lei vede che soffro, ha il terrore che torni in ospedale, è spaventata da male e dal dolore fisico (anche per quello che ha passato) e io mi sento male ed in colpa..non avere le forze per giocare con lei..non sentirsi una madre adeguata…

Scusami Veronica di tutto questo sfogo e se risponderai nel blog ne sarò immensamente felice. Ti ringrazio di cuore per tutto quello che fai per noi, perché ci aiuti a non sentirci donne inutili e incomprese, ma con una malattia invalidante che ha un nome:endometriosi e che ha il diritto di essere riconosciuta come tale.

Un forte abbraccio

Emiliana (33 anni, Milano)

Oggi avevo un po’ di tempo libero e mi sono messa al pc. Sono arrivate tre storie una dietro l’altra.  In tante mi dite che sono anni che leggete il blog in silenzio. Mi fa piacere quando poi trovate la forza di uscire allo scoperto e di condividere, anche perchè mi aiutate a rafforzare questo blog che vuole anche portare dei numeri e dare voce alle ingiustizie che viviamo sulla nostra pelle, in ogni zona d’Italia, ancora oggi.
Mentre leggevo la tua storia Emiliana sentivo nella mente “pezzi di convegni” ai quali ho partecipato. Sentivo quel ginecologo che diceva che la colonscopia quando si ha l’endometriosi non va bene, perchè è un esame che vede solo gli ultimi 30 cm del tratto intestinale e in caso di occlusioni si rischia di fare dei danni, poi nello stesso tempo sentivo le altre campane che invece lo ritengono un esame valido. Mi metto nei tuoi panni con addirittura due probabili malattie autoimmuni che probabilmente vanno via a braccetto.
E’ difficile districarsi in questa giungla. Farlo con dei dolori continui poi dev’essere davvero pesante. Posso solo dire a te come a tutte le altre di non stancarvi di girare, di non accontentarvi del primo dottore che vi visita e di ascoltare il vostro sesto senso che non sbaglia mai.
Ti abbraccio Emiliana, te e la tua piccola. Diventerà una donna per niente superficiale e ti sarà riconoscente di esserle stata vicina per come sarai riuscita.
Vero

 

 

620) Storia di Mara

PREMESSA: SONO 3 ANNI CHE CONOSCO IL TUO BLOG,CARA VERONICA,MA NON ME LA SONO SENTITA DI  SCRIVERTI,ANCHE SE  AVREI TANTO VOLUTO PERCHE’MI SENTIVO GIA’ PARTE DI TUTTE VOI….MI DICEVO CHE FORSE STAVO LEGGENDO TROPPE STORIE, TROPPA RICERCA, TROPPA INFORMAZIONE…….E  CHE FORSE LA MIA STAVA DIVENTANDO UNA FISSAZIONE…..28 NOVEMBRE 2012: DOVEVA ESSERE UNA LAPAROSCOPIA DIAGNOSTICA, INVECE 120’MINUTI SOTTO AI FERRI PER ENDOMETRIOSI DI IV STADIO CON ADERENZE UTERO-INTESTINO, OBLITERAZIONE DEL CAVO DI DOUGLAS, CISTI OVARICA DX DI 4 CM E CONSEGUENTI TUBE CONTORTE…

CIAO VERONICA, MI CHIAMO MARA, HO 35 ANNI E SONO AFFETTA DA ENDOMETRIOSI.LA MIA DISCESA ALL INFERNO, COME TU HAI BEN SAPUTO INTERPRETARE COMINCIA APPUNTO 3 ANNI FA QUANDO ,BEFFA DI QUESTA MALATTIA,IO E IL MIO ADORATO MARITO ABBIAMO COMINCIATO A DESIDERARE UN FIGLIO, A SPERARE CHE DALL ALTO QUALCUNO FACESSE SCENDERE UNA STELLA CHE RENDESSE PIU RADIOSA LA NOSTRA PICCOLA CASA….ESATTAMENTE NELLO STESSO  MOMENTO HO COMINCIATO A SOFFRIRE DI ATROCI DOLORI ADDOMINALI OGNI MESE CHE ARRIVAVA IL CICLO.(PREMETTO CHE HO UNA SOGLIA DEL DOLORE MOLTO ALTA!)IN REALTA’ HO SEMPRE SOFFERTO DI DOLORI MESTRUALI CHE CON UN SEMPLICE ANTIINFIAMMATORIO PASSAVANO,MA SENTIVO CHE NON ERANO PIU’ GLI STESSI,MAN MANO CHE PASSAVANO I MESI MI RENDEVANO SEMPRE PIU’ INVALIDA….NON RIUSCIVO PIU’ A CAMMINARE, A STARE SDRAIATA NEL LETTO……INSOMMA UNA VERA TORTURA! HO COMINCIATO AD ASSENTARMI A LAVORO,COSA CHE IN 15 ANNI NON AVEVO MAI FATTO.COSI’ SONO RITORNATA DAL MIO GINECOLOGO DI FIDUCIA PER CERCARE DI CAPIRE…..ECCOTI LA SOLITA SPIEGAZIONE:SIGNORA LEI SOFFRE DI UNA FORTE DISMENNOREA CHE SOLO CON UNA GRAVIDANZA PUO’ RISOLVERE!!!!!MA INTANTO, GIA’ PRIMA CHE IO ANDASSI DA LUI CI STAVO PROVANDO MA NIENTE!!!!VA BENE FORSE LO STRESS, FORSE CI VUOLE UN PO’ PIU’ DI TEMPO….SPERIAMOCI ANCORA.HO COMINCIATO A FARE RICERCHE SU INTERNET E A IMBATTERMI NELLA PAROLA ENDOMETRIOSI,DI QUI PER CASO CONOSCO IL TUO BLOG E SEMBRAVA CHE TUTTE LE STORIE CHE LEGGEVO LE AVESSI SCRITTE IO!!!TROPPA SOFFERENZA IN COMUNE….MI DICO:FORSE ALLORA HO L ENDOMETRIOSI?INTANTO IL MIO GINECOLOGO MI PREPARAVA AL PERCORSO DELLE STIMOLAZIONI ORMONALI,PERCHE’ LUI NON VEDEVA ALCUNA TRACCIA DI ENDO!!!E QUINDI VIA AI MONITORAGGI, ALLE VISITE PROGRAMMATE, AI RAPPORTI  MIRATI,QUANTO LI HO ODIATI!!!!!!!!!CON MIO MARITO HO SEMPRE AVUTO UN BELLISSIMO RAPPORTO DI INTIMITA’ E COMPLICITA’….TUTTO ERA COSI MERAVIGLIOSAMENTE NATURALE….E INVECE ECCOCI COME ROBOT A FARE IL NOSTRO DOVERE, QUESTO GIORNO SI QUESTO NO…CHE TRISTEZZA PER ME!LA STELLA NON ARRIVAVA E I MIEI DOLORI SEMPRE PIU’ INFERNALI…..COMINCIAVO ORMAI AD AVERE IL TERRORE DEL CICLO!ACCOMPAGNATA OGNI MESE DALLA SOFFERENZA DI MIO MARITO CHE PURTROPPO NON POTEVA FARE NULLA PER AIUTARMI, TRANNE CHE STARMI VICINO NEL DOLORE!HO COMINCIATO AD INSISTERE CON IL MIO GINECOLOGO,MA LUI SEMPRE MOLTO LONTANO DA QUESTA TEORIA…IL SUO OBIETTIVO ERA FARMI RIMANERE INCINTA(COL CAVOLO CI SAREBBE RIUSCITO….AVEVO IL CASINO NELLA MIA PANCIA!)LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO,UNA DELLE ULTIME VOLTE SONO SVENUTA DAL FORTE DOLORE!E VA BENE SIGNORA, ALLORA FACCIAMO UNA LAPAROSCOPIA DIAGNOSTICA PERCHE’ SOLO COSI SAREMO CERTI SE LEI HA L ENDOMETRIOSI!QUANDO TE LA SPIEGANO SEMBRA QUASI CHE VAI A FARTI UNA PASSEGGIATA,SA’ SONO SOLO 3-4 BUCHINI SULL ADDOME!!CASPITA, E’ UN VERO E PROPRIO INTERVENTO ALTRO CHE BUCHINI!CON UN ADDOME COME IL MIO ORMAI SOFFERENTE DA ANNI,QUEI FORI SEMBRANO AVERLO ANCORA PIU’ DEVASTATO…….SAI, VERONICA, FORSE QUELLO CHE STO PER DIRTI  E’ UN PO’ FORTE,MA CREDIMI, MI SENTO  COME VIOLENTATA FISICAMENTE E  SOPRATTUTTO PSICOLOGICAMENTE!SONO ANCORA IN FASE DI RIPRESA PERCHE’ NON E’ STATO UN INTERVENTO AFFATTO SEMPLICE, MA MORALMENTE SONO MOLTO PIU’ ABBATTUTA PERCHE’ TRA L’ALTRO CHI INVECE MI HA OPERATA NON ASPETTANDOSI  UNA  SITUAZIONE  COSI’ GRAVE HA AVUTO UN’ ACCESA DISCUSSIONE CON IL MIO GINECOLOGO CHE INVECE  AVEVA FATTO INTENDERE CHE LA COSA FOSSE PIU’ LEGGERA (LAVORANO PRESSO LA STESSA STRUTTURA OSPEDALIERA)COSI’ OLTRE AL DANNO MI SON DOVUTA SOPPORTARE PURE UNA SITUAZIONE DI CONFLITTUALITA’ TRA I DUE, CHE MI HA FATTO MALE PIU’ DELL INTERVENTO STESSO!IL CHIRURGO CHE MI HA OPERATA MI HA RIFERITO CHE HA FATTO IL POSSIBILE E CHE L INTERVENTO COMUNQUE  E’ ANDATO BENE….IO LO SPERO TANTO!ADESSO PROPRIO ALLA VIGILIA DI NATALE ASPETTO IL MIO CICLO….CHISSA’ CHE IL SIGNORE MI CONCEDA UNA TREGUA…FORSE MI DIRAI CHE HO SBAGLIATO A NON SENTIRE ALTRE VOCI…FORSE E’ VERO,PERO’ MI FIDAVO DI LUI.CERTO DOPO QUELLO CHE MI E’ ACCADUTO HO PERSO QUELLA  FIDUCIA,QUINDI CERCHERO’ UNA STUTTURA SPECIALIZZATA CHE MI SEGUA CON TUTTI I CRITERI,ANCHE PER UN EVENTUALE FIVET…..ANCHE SE MIO MARITO NON NE VUOLE SAPERE PER PAURA CHE LA MIA CONDIZIONE FISICA SI POSSA AGGRAVARE,MA IO NON VOGLIO AVERE RIMPIANTI,CI PROVERO’ MA NON MI ACCANIRO’!SCUSAMI TANTO VERONICA, SE MI SONO DILUNGATA UN PO’…MA APPUNTO LA NOSTRA MALATTIA NON HA MAI TEMPI BREVI…..INTANTO TI DICO GRAZIE, GRAZIE E ANCORA GRAZIE PER TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO E CONTINUI A FARE PER TUTTE NOI….SEI GRANDE!AH,ANCORA UNA PAROLA….HO LETTO I TUOI 2 LIBRI PROPRIO PRIMA DELL INTERVENTO:NON MI SONO SENTITA SOLA!GRAZIE VERONICA!

 

Cara Mara, l'”errore” che hai fatto tu, io l’ho fatto 4 volte, facendomi operare dal “mio ginecologo di allora” pensando fosse all’altezza solo perchè me l’aveva diagnosticata. Questo è un errore che purtroppo tante di noi fanno perchè non nasciamo “informate” e tutto quello che so ora della malattia lo so perchè come te mi sono ossessionata per delle ore intere su internet a leggermi tutto quello che conteneva la parola “endometriosi”.
Da fuori sembriamo delle pazze lo so … ma io credo che abbiamo solo sete di informazioni e nel momento in cui sentiamo di conoscere molte risposte, ci sentiamo inevitabilmente più tranquille e non avvertiamo più con questa urgenza il bisogno di sapere.
In fondo … si tratta del nostro corpo, della nostra salute e se sentiamo che le riposte che i nostri dottori ci danno non sono quelle giuste è fondamentale prenderci cura di noi stesse e informarci il più possibile.
E’ assurdo ma ti assicuro che capiterà di trovarsi davanti a dottori che ne sanno meno di te.
Quello che posso consigliare a voi tutte è di partecipare a qualche convegno medico sull’endometriosi. Se non potete esserci, cercatevi su You Tube i videi dei convegni APE Onlus e vedrete e ascolterete esperti in endometriosi a livello nazionale. Capirete da voi la differenza che c’è tra un “ginecologo” e un “ginecologo specializzato in endometriosi”.
In bocca al lupo Mara, incrocio le dita per te!
Vero


619) Storia di Anna

Ciao Veronica, come vedi è notte fonda…
quindi puoi aspettarti il contenuto di questa mail… come hai detto tu in una tua risposta ad un’altra sfortunata donna…
Mi sono interrogata molto sul fatto di scriverti o meno, perchè la mia storia non ha nulla di positivo, non incoraggerà nessuna.
Sono nella fase “brutta”… sono arrabbiata, depressa e incattivita.
Una volta scrivevo molto, i miei armadi sono pieni di diari, quaderni, lettere, poesie…oggi ormai non scrivo più.
Credevo fosse un buon segno, visto che scrivevo quando stavo male, e la mia vita è costellata di disgrazie.
Invece la verità è che questo è solo un sintomo della mia rassegnazione.
Mi chiamo Anna e ho 38 anni.
Ho sempre avuto problemi di salute, diciamo che da bambina ero “cagionevole”, non mi sono alimentata nel modo corretto nella fase della crescita, sono sempre stata anemica e sotto peso.
A 14 anni e mezzo la prima mestruazione, sin da subito molto abbondante e abbastanza invalidante.
Ma mi dicevano che era normale, il ciclo doveva assestarsi…
E’ andata sempre peggiorando.
Sempre più doloroso, sempre più infernale.
Come tutte o quasi, ho girato tanti medici, ginecologi, gastroenterologi… nel pubblico e nel privato.
Ma la diagnosi era sempre la stessa: normale dolore mestruale, ero troppo ansiosa, “non è mica una malattia! è normale! sei tu che la vivi come se lo fosse!”.
Non dimenticherò mai le parole del mio medico di fiducia a mia madre: “senta signora… ma Anna questi dolori li ha anche la domenica o durante le vacanze?”.
L’ho odiato.
E non sapevo che invece mi sarei sentita dire la stessa cosa con parole diverse decine di volte…
La mia era una colite psicosomatica.
Sono stata curata per oltre 20 anni con Valpinax, Debridat, Lexotan… antispastici, calmanti, ansiolitici…
Poi ho interrotto tutto di mia spontanea volontà, non sopportavo più di intossicarmi di medicinali inutili.
E ho vissuto per tutti questi anni così, con la rassegnazione di avere una maledetta e incurabile colite.
Il mal di pancia è diventato la mia quotidianità.
Ho lasciato la scuola (oggi mi pare così stupido! ma a 17 anni si vorrebbe scomparire dalla faccia della terra piuttosto che essere additata come quella che ha sempre la diarrea e vomita e non fa ginnastica… insomma come quella MALATA).
Ho fatto mille lavori, sempre persi dopo qualche mese (anche il migliore tra i datori di lavoro si stanca di una dipendente che ogni mese se ne sta a casa per almeno 4 giorni… e spesso ti chiama un’ora prima del turno e ti dice che non ce la fa a venire).
Le uscite con gli amici si sono diradate, dopo un pò sono diventata quella asociale e inaffidabile… noiosa… che non dice mai “SI'”, ma sempre “FORSE, VEDIAMO COME STO”.
E allora inizi tu stessa a mentire, smetti di dire “ho mal di pancia”, ti inventi cose diverse… “sono stanca”, “ho mal di testa”, “non ho voglia”.
Con tutti.
Nel maggio 2011 riesco finalmente a convincere mio marito (oggi, allora mio compagno) a cercare un figlio.
Vado a fare una visita ginecologica per scrupolo… vista l’età… ma giusto per farmi prescrivere l’acido folico.
Il medico mi visita in 10 minuti, mi dice “tutto perfetto, anzi vedi questa macchia nera nell’ecografia? è il follicolo che sta per scoppiare! stasera è il momento giusto!”
Dopo 10 giorni ero al pronto soccorso in preda a dei dolori insopportabili, mai avuti, non respiravo, il dolore arrivava a tutta la schiena, alle gambe, ai polmoni…
Mi mandano d’urgenza in sala operatoria e mi dicono che è appendicite acuta.
Lì c’è una dottoressa, una ginecologa, per caso… mi visita e ferma tutto.
Dall’eco vede benissimo quella macchia nera, che era una ciste endometriosica (la famosa ciste cioccolato) sull’ovaia, altro che follicolo…
Mi ricovera e mi fa fare un’isteroscopia perchè ci sono anche dei polipi sospetti nell’utero.
A settembre mi operano in laparoscopia.
Per la prima volta in vita mia sento la parola ENDOMETRIOSI.
Ma non capisco né cosa sia né quanto sia grave…
Mi ripuliscono e mi consigliano una gravidanza immediata.
Già… che idea grandiosa!
La gravidanza non arriva, iniziamo a girare mille medici, ginecologi, andrologi… gastroenterologi…
Io non parlo di endometriosi e loro non me la nominano mai!
Alla fine la nomino io, e tutti sgranano gli occhi… “ma no… quella è un’altra cosa, signora…”.
Uno si è messo a ridere e mi ha detto “maledetto internet… dovete smetterla di navigare! dovete ascoltare noi medici!”.
Dopo l’intervento i dolori sono diminuiti per circa 3 mesi, poi è tornato tutto come prima…
Anzi, da 3 mesi anche peggio.
Sono in lista d’attesa al Negrar di Verona, dal dottor Minelli.
Forse per fine gennaio ce la facciamo.
Non so come andrà a finire la mia storia, per adesso so soltanto che la mia vita non è vita da tanti anni, che odio tutto e tutti.
I medici, i miei familiari, tutti i miei colleghi e amici che hanno sempre sminuito la mia sofferenza.
Ho voglia di regalare a ognuno di loro una copia del tuo libro, con un bel bigliettino che dice “allora?? chi era il pazzo tra me e te??”
Mi sento sola, sempre.
Mio marito mi sopporta, è molto paziente, ma non capisce.
Forse anche lui in fondo in fondo pensa che io esageri un tantino…
Lascio in giro il tuo libro nei posti più strani… chissà che un giorno non si decida a leggerne almeno il risvolto di copertina, che si incuriosisca.
Lui dice che sto male perchè sono ossessionata dalla ricerca di un figlio.
Ed è vero, che sono ossessionata.
Ma non per i motivi che pensano tutti…
Vivo di Buscopan, di borsa dell’acqua calda perennemente sulla pancia (gli amici hanno iniziato a regalarmene di colorate e buffe ad ogni Natale…).
Vivo di terrore, di noia, di internet, non riesco a lavorare da quasi 4 anni… e sto diventando una brutta persona.
Sono invidiosa, acida, insofferente e intollerante.
Per non farmi odiare mi tengo tutto dentro.
Poi la notte mi alzo piano piano e vengo in cucina a piangere.
Questo mese siamo stati bravi, abbiamo fatto bene i “compitini” nei giorni giusti… tra qualche giorno arriveranno le rosse e io dovrò di nuovo ingoiare le mie lacrime e la mia sofferenza per non appesantire il mio rapporto con mio marito.
Dovrò fingere normalità e dire le magiche parole “pazienza, sarà per il mese prossimo”.
Intanto il mal di pancia è sempre più presente, potrei contare sulle dita di una sola mano i giorni in cui sto “bene”, ovvero quelli nei quali riesco ad uscire di casa… per fare la spesa o per un cinema…
Imbottita di Buscopan, s’intende…
A volte mi sento in colpa, quando leggo le storie del tuo blog… perchè ce ne sono di terribilmente peggiori della mia.
Ma il dolore rende egoisti, ho scoperto.
E pensare che c’è chi sta peggio mi aiuta solo per qualche minuto (che poi, detto tra noi… che cosa orribile consolarsi col dolore altrui!).
Nel frattempo sono circondata da amiche e parenti incinte, continuamente!
L’età del primo figlio si è alzata, e tutte le mie coetanee iniziano a sfornare pargoli.
Mi dicono “sai, abbiamo deciso di avere un bambino”, e puntualmente dopo 3 o 4 mesi al massimo mi chiamano “sono incinta!”.
Allora fingo, sorrido, mi congratulo… poi piango per giorni e le odio.
Ma questa non sono io.
IO SONO UNA PERSONA DIVERSA!
Questa è LEI.
E io adesso sono lei…
Inizio ad odiarmi.

Cara Veronica, non importa se non pubblicherai la mia storia, so che non c’è nulla di buono e di utile in queste righe.
L’ho scritta solo per me, e per te.
Per dirti grazie, perchè quando penso a te e a tutte voi mi sembra di essere un pò meno sola, o almeno sola in mezzo a tante altre.
E per qualche minuto mi sento più forte e riesco a superare un’altra giornata.
Ti abbraccio infinitamente.
Hai ragione tu, ci sono momenti nei quali si ha bisogno di affogarsi nelle informazioni, nel dolore.
Quando ho finito il primo libro sono stata peggio per una settimana, e ho pensato “maledetta me! non avrei dovuto comprarlo!”.
Poi ho letto anche il secondo e ho scoperto che invece ne avevo maledettamente bisogno.
Avevo bisogno di tutte queste lacrime.
Per andare avanti un pò più “disintossicata”.
Grazie, per tutto quello che hai fatto e che continui a fare.
Vorrei avere un decimo della tua forza.
Ciao.
Anna.

Anna cara, la pubblico eccome, perchè le tue parole, anche se fondamentalmente sono le stesse di tutte noi, le trovo molto dirette e senza filtri. Forse perchè scritte di notte, con calma, con un bisogno urgente di mettere in fila tutti i pensieri? Sono sconcertata, è inutile, non ci si abitua mai alle mail che ricevo.
Vorrei potertela scrivere io la fine della tua storia. Voglio credere assolutamente che da gennaio, dopo il tuo intervento al Negrar ritroverai finalmente ANNA, senza dolori, senza questo grande peso che ti porti dentro da anni.
Dimmi quanti libri ti servono e te li regalo io. Tu preoccupati solo di metterli nelle mani giuste.
Ti abbraccio forte e ti ringrazio perchè a volte, come dici tu, ci si rincuora nella condivisione e le tue parole sono arrivate in un momento in cui avevo bisogno di leggerle. Come vedi è uno scambio continuo. In bocca al lupo carissima, dacci tue notizie mi raccomando!
Vero