Ciao Veronica, sono Romina, ho 26 anni e ti scrivo dalla provincia di Belluno per raccontarti il mio calvario con l’endometriosi, ma prima di cominciare volevo farti i complimenti x il libro che ho letto nei mesi scorsi e mi ha toccata molto da vicino.
Tutto ha inizio 8 anni fa quando mi compaiono i primi dolori e decido così di recarmi a fare una visita specializzata. Dopo avermi fatto la visita e l’ecogafia transvaginale,la ginecologa mi dice che il mio ovaio destro è più grande del doppio rispetto al sinistro;mi prescrive perciò la pillola.
Ritorno a controllo dopo un anno e tutto era tornato alla normalità, c’erano solo delle piccole cisti, ma non c’era da preoccuparsi,così diceva lei.
I dolori sembravano scomparsi, ma due anni fa qualcosa di strano è entrato a far parte del mio corpo.Avevo dolori allucinanti, nonostante la pillola, non riuscivo ad andare in bagno e solo a sedermi avevo male.Decido così di andare al pronto soccorso, vengo ricoverata e dopo un paio di giorni vengo operata all’appendicite,ma durante l’intervento veniva evidenziato la presenza di emoperitoneo da rottura di follicolo ovarico.
Ritorno dalla mia ginecologa perchè i dolori erano sempre più forti e durante l’ecografia le chiedo se soffro di endometriosi,ma lei mi dice di stare tranquilla che è tutto ok,c’è solo da cambiare tipo di pillola perchè il mio corpo ormai si era abituato a quel dosaggio,quindi me ne prescrive una più forte.
Sono stata “bene” per un periodo e poi tutto ha di nuovo inizio. Decido di cambiare ginecologa e ad ottobre 2007 mi reco a fare l’ennesima visita;tutto bene, c’è solo una piccola ciste da tenere controllata. (Premetto che ad agosto avevo smesso di prendere la pillola)
A marzo ho dei dolori che aumentano sempre di più tanto da non riuscire a reggermi in piedi e solo il respirare per me era impossibile.
Vado al pronto soccorso mi fanno rx ed eco addome dove da qust’ultima risulta una ciste endometriosica di 6 cm;vengo ricoverata ed operata d’urgenza. Durante la laparoscopia vedono che la ciste era scoppiata,inoltre avevo la tuba sinistra avviluppata all’ovaio e contorta,ecco la causa del mio dolore.
Pensavo che il tutto fosse finito qui,ma mi sbagliavo. Dopo 15 giorni vado a ritirare l’esito dell’esame istologico e leggo che non c’è traccia di tessuto endometrisico.
Ho cominciato a non capire più nulla, uno mi diceva che avevo l’endometriosi,un altro no perchè era tutto negativo. A chi credere?
Prendo appuntamento con un’altra ginecologa che segue molte donne affette da endometriosi. Oltre ad avermi diagnosticato l’endometriosi,mi ha trovato un nodulo di 3 cm che impronta il retto.
Mi consiglia di recarmi a Bologna,al policlinico Sant’Orsola per una visita con il chirurgo. La visita l’ho fatta il 21 luglio con la diagnosi di endometriosi intestinale molto sintomatica e probabile resenzione intestinale. Per l’intervento i tempi d’attesa sono dagli 8 ai 10 mesi. Cosa per me impossibile aspettare così molto tempo.
Gentilmente volevo un tuo consiglio e un parere sul Dr. Minelli di Verona se qualcuna, che leggerà la mia storia, è stata operata da lui.
Grazie di cuore. Romy
Ho risposto a Romina. Per cortesia chi volesse contattarla mandi una mail qui verosassi@iol.it ci penserò io a mettervi in contatto, fino a quando non risentirò Romina e le chiederò di inserire il suo indirizzo mail nella pagina CONDIVIDENDO che quasi voi tutte avete.
Veronica
Ciao Veronica e a tutte le amiche del blog.
Sono Romina e da lunedì 8 dicembre sono tornata a vivere, oltre ad essere ritornata a casa dopo aver passato 10 giorni in ospedale.
Sono stata operata il 28 novembre a Desenzano per:
endometriosi del retto sigma, del setto retto vaginale, della vagina, delle pagine posteriori dei legamenti larghi, della plica vescica uterina e dell’uretere sinistro.
Mi hanno così fatto un’escissione completa dell’endo con resezione anteriore del retto e resezione vaginale, ureterolisi sinistra e lisi delle aderenze.
L’intervento è durato 6 ore, ma tutto è andato bene, ho avuto un post-operatorio molto buono, che ho stupito tutti, dottori, infermieri ed anche i miei famigliari.
Tutto questo è dovuto dal fatto che volevo tornare a stare bene, a non avere più dolori e così mi sono fatta una carica di forza e coraggio nell’afffrontare il tutto.
Vorrei trasmettere questa mia forza a tutte le ragazze che dovranno subire un intervento per endometriosi, e dire che bisogna essere forti e non arrendersi mai.
Ora devo prendere la pillola in continuo a vita, in attesa però di fare la visita di controllo col ginecologo che mi ha operata per valutare la mia situazione.
Coraggio ragazze, vi auguro che la vita vi torni a sorridere senza più dolori, come è successo a me.
GRAZIE S.L. ( iniziali del mio ginecologo, eh Veronica) al chirurgo e a tutti i dottori che erano con me in sala operatoria.
GRAZIE anche a te Veronica e a tutte le amiche del bolg che mi avete aiutata nell’affrontare questa mia battaglia.
Un abbraccio.
Romy