261) Storia di Laura di Palermo

Ciaooo Veronica. Il mio nome e Laura sono una ragazza di Palermo con tanta rabbia dentro io posso capire il tuo calvario anche io l’ho passato all’età di 22 anni, ancora oggi ne soffro tantissimo di questa malattia che ho avuto.Oggi ne ho 36 e mi sento tanto fallita x non aver tentato l’impossibile, a me mi hanno svuotato all’età di 25 anni xciò ti lascio immagginare il calvario che mi porto dentro,una figlia l’ho avuta ma il mio grande desiderio era quello di averne tanti io amo tanto i bimbi ed oggi mi sono ridotta che non riesco più ad entrare in un negozio x neonati xche mi fa tanta rabbia.Io non sono stata aiutata nell’ospedale di palermo specialmente psicologicamente, mi hanno messo un muro davanti o si tiene i dolori e non sappiamo a cosa va incontro oppure si opera questo e quello che mi hanno detto io presa dal malore di ogni mese e della sofferenza o cercato la soluzione più breve la chirurgia e oggi mi sono pentita che tu non hai nemmeno idea ho sbagliato a non lottare sai cosa significa non sentirsi piu donna non avere più il tuo ciclo da 10 anni e pensare che dentro di te un’altra vita non potra nascere più,io ancora mi vedo giovane con tanta voglia di avere dei bimbi e con quella voglia di allattare come una donna normale,ma poi mi sveglio e dico laura lo sai che non puo essere più non ti illudere e questo mi fa cadere in malinconia.Ti dico la verità avvolte sono gelosa della gente in gravidanza provo invidea e li detesto,scusami se parlo cosi ma sono tanto arrabbiata in questi 10 anni non ho mai parlato con nessuno di tutto quello che provo mio marito ha cercato di intuire qualcosa ma io nego sempre xche non voglio che avvenga uno scompenso familiare e poi sono sicura che nessuno mi capirebbe solo chi ha passato lo stesso dolore può capirmi e sapere quello che si prova.Avvolte mi sento come se mi commiserassero e tutto questo non lo sopporto.Scusami tanto x alcune parole se non sono scritte bene ma in questo momento che ti sto scrivendo sono nervosa e rivivo un pò del mio passato.Cmq adesso ti devo lasciare e grazie x questo sfogo e grazie x aver intrapreso la strada x aiutare tutte queste ragazze affette da questa malattia e una cosa buona far conoscere alla gente il significato di questa brutta parola endometriosi.Un grande abbraccio e continua a scrivere sempre x aiutare il prossimo ciaoooo.
Laura

Ciao Laura, mi è difficile risponderti. A volte mi rendo conto di quanto i “punti di vista” siano importanti e fondamentali per vivere in modo accettabile.
Se dovessi darti un parere superficiale, ti direi: “ma Laura, cerca di essere felice e serena. Un figlio ce l’hai, l’endometriosi non ce l’hai più, certo, a caro prezzo, ma le mestruazioni che tanto ti mancano, erano quelle che ti facevano essere malata. Io farei volentieri cambio con te”.
Poi cerco di andare più a fondo, cerco di capire perchè tu debba avere ancora tutta questa rabbia dentro, perchè tu faccia così fatica ad accettare che la vita non sempre va come vorremmo. Sicuramente sei stata sfortunata, perchè 10 anni fa c’era ancora meno informazione di adesso sulla malattia, e i dottori cercavano la strada facile del “togliere tutto e non pensarci più”.
Ma che senso ha ora, dopo dieci anni continuare a pensarci, darti la colpa per non aver lottato per un qualcosa più grande di te? E’ chiaro che le pazienti si affidano ai medici … e se i medici allora ti consigliarono quello, non hai alcuna colpa se poi le cose sono andate come sono andate.
Concentrati sul tuo presente, sul tuo bambino. Non rimanere aggrappata a dei sogni che fanno solo male. Riversa queste tue energie non per continuare a provare rabbia, ma per eventualmente fare del bene. Magari proprio ai bambini che una mamma non ce l’hanno e la vorrebbero tanto.
A Palermo c’è un gruppo APE meraviglioso , http://blog.libero.it/endopalermo/  prova a contattarle … forse entrare in contatto con altre donne e con il loro vissuto ti può aiutare a confrontarti e ad appoggiarti a loro nei momenti difficili.
Ti abbraccio, fammi un sorriso.
Veronica