Ciao Veronica,
mi chiamo Catuscia ho 34 anni, scrivo da Parma, sono sposata da 10 anni e anch’io sono affetta da ENDOMETRIOSI.
Ti volevo ringraziare per il libro che hai scritto, l’ho letto tutto d’un fiato in un solo giorno e ti devo dire che i pensieri e le sensazioni, sono stati proprio identici ai miei!
Mi sono accorta per puro caso di avere questa malattia, un giorno del lontano ottobre 2000. Mi reco dalla mia ginecologa perché dopo aver smesso la pillola accuso dolori al basso addome, ma con una semplice visita (ovviamente) non viene riscontrato nulla, le credo, pensando che il mio malessere sia di altra natura vado dal medico di base, il quale mi prescrive un’ecografia al basso addome. L’ecografia non riscontra nulla al basso addome, ma guardando un po’ più in basso l’ecografista trova qualcosa di anomalo nelle ovaio dx, era una cisti di 6 cm! Telefono alla ginecologa per sbatterle in faccia quello che avevo, mi risponde di farle sapere dopo l’intervento! Operata d’urgenza, ho avuto la conferma che si trattava di ENDOMETRIOSI…. Dopo l’intervento seguo una terapia per 6 mesi con delle pillole che sospendono il ciclo che, solo dopo diverso tempo, scopro che le danno alle donne in menopausa! Finisco la terapia a fine aprile 2001 e penso che sia tutto finito. Dopo soli 4 mesi, in agosto dello stesso anno, durante il ciclo mestruale accuso forti dolori e febbre altissima, penso di aver preso l’influenza. Il mese dopo durante il ciclo seguente mi sento ancora peggio, tanto che mio marito mi porta in ospedale per accertamenti, mi ricoverano d’urgenza e cosa trovano? Cisti di endometriosi all’ovaio sx… 8 cm!!!! Il chirurgo pronto ad operarmi di nuovo ci chiede se io e mio marito abbiamo intenzione di avere figli, perché, durante l’intervento, “nella peggiore delle ipotesi, avrebbe asportato tutto!”, ho risposto seccamente che non volevo decidere in quel momento sul nostro futuro, ma non volevo assolutamente che a 26 anni mi si precludesse l’opportunità! Mi sono sentita carne da macello, mi sembrava di vivere un incubo! Ho chiesto le dimissioni e sono andata a casa. Dopo pochi giorni una conoscente mi informa di un ginecologo nel Reggiano specializzato su questa malattia, prendo appuntamento e vado alla visita. Durante la visita riscontra Endometriosi e varie aderenze anche fuori dalle ovaie, decide di farmi fare due punture di Enantone a distanza di tre mesi per “congelare” tutto l’apparato per intervenire nel mese di gennaio 2002. Finalmente mi spiega di cosa si tratta e, visto il mio sconforto, cerca di tirarmi su dicendo non sono una mosca bianca e di cercare su internet ulteriori informazioni, infatti ne ho trovate tante.
Così ho fatto il secondo intervento e da quel momento, siccome io e mio marito, per tanti motivi, non cercavamo figli e contro il parere del ginecologo, che avrebbe preferito per me una gravidanza, ho cominciato a prendere la pillola anticoncezionale fino al marzo 2007, quando finalmente ci decidiamo per tentare una gravidanza. Faccio la visita, tutto a posto, proviamo, ma nulla. Novembre 2007 alla visita trova di nuovo una piccola cisti di 2,5 cm a dx, il ginecologo mi dice che se entro febbraio non resto incinta a marzo mi opera per una “sbirciatina”, come la chiama lui. Non succede nulla così faccio il 3° intervento (marzo 2008), durante il quale, oltre a togliere l’endometriosi, verifica anche le tube, tutto ok. Il ginecologo mi da ancora 6-8 mesi di tempo per rimanere incinta, intanto ci anticipa la possibilità di ricorrere alla Fecondazione assistita, che non consideriamo neanche pensando di potercela fare da soli, ma non succede nulla. Alla visita di ottobre 2008, altre due piccole cisti nell’ovaio sx 1,5 cm e 2,5 cm attaccate… ancora!!!! Il ginecologo decide e mi prescrive la pillola anticoncezionale fino a quando non decidiamo di fare la fecondazione assistita. A questo punto rischio di cadere in depressione, non faccio altro che piangere, mi sento sprofondare, anche perché sia io che mio marito non siamo d’accordo di seguire questa strada. Proviamo ancora fino a gennaio 2009, ma, visto che proprio non c’è speranza, ricomincio a prendere la pillola e ci convinciamo a prendere appuntamento per una Fecondazione a Reggio Emilia. In marzo 2009 alla visita di controllo con il ginecologo le due cisti sono cresciute mezzo centimetro ognuna. Dopo il colloquio con la dottoressa che si occupa di sterilità prendiamo appuntamento per il primo (e unico) tentativo di FIVET ICSI per dicembre 2009. Durante questa attesa non possiamo assolutamente provare a concepire naturalmente. Spero che vada bene, ma, visti i nostri precedenti e viste altre storie simili alla mia, non credo di avere molte possibilità. Moralmente mi sento proprio a pezzi, ho pianto molto, inoltre, sembra una vera e propria beffa, ma non faccio altro che vedere o scoprire di amiche o conoscenti che restano incinte! Spero di aver chiarito bene la mia situazione, ma soprattutto che questa mia testimonianza possa servire davvero, come dici anche tu nel tuo libro, prima di tutto a far sapere che cos’è l’ENDOMETRIOSI e far capire come si sta in questa situazione SURREALE, ma prima di tutto vorrei che si trovasse una soluzione definitiva. Volevo chiederti solo una cosa, nessuno mi ha mai spiegato o accennato il discorso dell’alimentazione, mi sai dire qualcosa di più? Grazie per il tempo che hai dedicato, un in bocca al lupo speciale per tutto e un abbraccio forte a tutte le donne con l’endometriosi!!!!
Ciao
Catuscia
Carissima, abitiamo vicino, chissà forse ci siamo anche sentite al telefono perchè la tua ditta è cliente della mia (l’ho dedotto dal tuo indirizzo mail).
Ti auguro con tutto il cuore di uscire presto da questa situazione SURREALE e di realizzare i tuoi sogni. In effetti a Reggio Emilia c’è un centro molto conosciuto specializzato in fivet e fecondazioni assistite. Incrocio le dita per te.
A volte sembra davvero una battaglia persa in partenza, ma ti assicuro che di bellissime notizie in questi anni ne ho ricevute tante … quando la speranza era ormai finita. Coraggio!
Sì, l’alimentazione può essere di aiuto per la diminuzione del dolore e dello stato infiammatorio. Ci vuole pazienza ma eliminando certi prodotti dopo qualche mese si può stare meglio. Diverse ragazza raccondomi la propria storia hanno confermato un miglioramento dal punto di vista del dolore.
Ti consiglio, se sei interessata di iscriverti all’Associazione APE Onlus, trovi qui tutte le info http://www.apeonlus.info/cms/far-crescere-lape/sostenitori/ in questo modo potrai accedere alle stanze private del Forum in cui spesso si parla di alimentazione e potrai ricevere gratuitamente il PUNGIGLIONE, giornalino quadrimestrale nel quale si parla, oltre a tutti gli aspetti legati alla malattia, anche di alimentazione e ricette consigliate.
Ti abbraccio … spero di incontrarti presto data la vicinanza …
Vero
Ciao Veronica,
sono Catuscia di Parma e ti ho scritto circa 3 anni fa per raccontare la mia storia sul percorso con l’endometriosi. Non so se ricordi il mio caso: endometriosi quarto stadio, diverse recidive, svariati interventi chirurgici, stati d’animo pietosi… Ero convinta che NON sarei mai diventata mamma!
Bene, adesso scrivo perché volevo comunicare i risvolti positivi della mia vicenda.
Nel 2009 io e mio marito ci affidiamo al centro per la sterilità di Reggio Emilia per la Fivet, e, nel febbraio 2010 resto incinta di due gemelline! Procede tutto bene, ed in ottobre 2010 arrivano Lara e Nicole, adesso le bimbe hanno 17 mesi e, ad oggi, dell’endometriosi neanche traccia!!!!!!
Sono s t r a f e l i c e e volevo dire che, dopo tutto quello che ho passato, c’è speranza per tutte!!!!!!
Grazie per le belle parole di incoraggiamento che mi hai lasciato a suo tempo, mi sono servite per andare avanti in questo percorso.
Buona giornata
Ciao Catuscia, grazie di cuore per aver raccontato il seguito della tua storia e grazie di cuore per il tuo messaggio di speranza a tante tante donne! Un abbraccio a te e un doppio bacio alle tue cucciole!!