485) Storia di Ornella di Parma

Ciao Veronica, sono Ornella, ho 38 anni compiuti da qualche giorno, faccio l’avvocato civilista, vivo a Parma da 5 anni e provengo dalla Puglia. Sposata da 8 anni.

            Ho avuto il piacere di conoscerTi personalmente ad un incontro organizzato dall’Ape a Reggio Emilia, in occasione della presentazione del Tuo primo libro. Acquistato il libro, l’ho letto tutto d’un fiato.

            La mia storia non so quando è iniziata; ho avuto il mio primo ciclo all’età di 14 anni, i problemi sono comparsi subito, forti dolori, ciclo poco abbondante, perdite scure, ritardi notevoli e, ahimè, lo svilupparsi di un’acne acuta che non mi ha mai abbandonato, e mi ha reso la vita difficile!! Da subito mi sono sottoposta a visite mediche specialistiche, i migliori ginecologi e endocrinologi, hanno avuto il piacere o dispiacere di conoscermi, visitarmi, esplorarmi. Sempre la stessa diagnosi: “Disfunzione ormonale”. Cure: Androcur ed etinilestradiolo.

            Nel gennaio 2005 quando ormai i miei dolori erano diventati invalidanti, mi sottoposi ad ennesima visita specialistica presso un luminare ginecologo di Corato (BA), il quale dopo una visita accurata, diagnosticò grossa lesione (piaghetta) all’utero e mi sottopose a causticazione della medesima. Non mi dilungo sul decorso, Ti dico solo che dopo 40 giorni il mio utero continuava a sanguinare e a cacciare pus, per cui richiesi ennesimo controllo. Il luminare, dopo un’ecografia transvaginale, mi diagnosticò l’endometriosi e mi programmò il ricovero per l’intervento. Presa dallo sconforto, in quanto avevo sentito vagamente parlare di questa endo…. , come di una forma tumorale, corsi ad informarmi sull’esistenza di centri specializzati in Italia e, dopo pochi giorni, via alla volta di Bologna, accompagnata (da buona terrona!!) da mio marito, mia mamma e mia sorella, presso la clinica Villa Erbosa, dal dott. Evaldo Giacomucci. La diagnosi fu confermata e il primo intervento lo feci in settembre 2005. Dopo l’intervento in laparoscopia, seguirono 6 mesi di cura con enantone, con le conseguenze della menopausa farmacologica. Qualcuno diceva: Coraggio Ornella che sei forte!!!

            Nel mese di luglio 2006, il ciclo non mi tornava nonostante avessi sospeso la cura da qualche mese; controlli vari, test di gravidanza POSITIVO!! Grande gioia, nonostante il dott. Giacomucci mi avesse detto “non compriamo scarpine, la Sua situazione è delicata!”. Alla sett. 6+2 gg ecografia di routine, camera gestazionale formata, con dimensioni compatibili con l’età di gestazione, embrione visibile ma nessuna attività cardiaca. Seguì intervento di revisione della cavità uterina per aborto interno. Altro trauma, ma tanto Ornella è tosta!!

            Nel mese di gennaio 2007, nonostante i tentativi, la gravidanza non arrivava,  per cui  fui sottoposta ad isteroscopia e mi fu diagnosticata “sellatura modesta del fondo uterino”.
Necessitava intervento di metroplastica uterina, programmato per marzo 2007. Siccome nella vita non mi sono fatta mancare niente, 20 giorni prima del mio intervento, mia mamma (65 anni) muore per arresto cardio circolatorio, così perdo improvvisamente l’unico genitore che mi era rimasto, in quanto mio padre (61 anni) era già morto da qualche anno. Il 31 Marzo 2007, quando psicologicamente ero completamente a terra, affronto l’intervento di metroplastica, riuscito bene, (sai ci vuole fortuna nella vita!!).

            Passano i mesi e la mia salute peggiora, il mio medico curante pensa che sto somatizzando il grave lutto, per cui dolori atroci, svenimenti, dimagrimento, sanguinamento anale, diarree, stitichezza e tanto altro ancora. Stanca e demoralizzata, comincio nuovo ciclo di indagini, questa volta a Parma, ecografia addominale, colonscopia, clisma opaco, risonanza magnetica; diagnosi “stenosi del tratto intestinale del sigma, per sospetta endometriosi”. Corro dal dott. Giacomucci, il quale, sbalordito, mi dice “la sua condizione è grave, io non mi sento all’altezza di affondarla, necessita di un ospedale attrezzato per interventi d’equipe” . Su suo consiglio mi rivolgo al Prof. Renato Seracchioli di Bologna, un angelo!!.

            Dopo una lunga attesa, affronto l’ennesimo intervento il 14 aprile 2008, l’INTERVENTONE, come lo chiama il dott. Seracchioli; 7 ore di sala operatoria, intervento in laparotomia, equipe composta dal dott. Seracchioli, da un chirurgo e un urologo. Asportazione di cisti su utero e ovaio sx, di noduli del peritoneo e della plica vescica-uterina, e di grande nodulo rettale. Resezione colon rettale, asportazione noduli del parametrio sx e resezione ureterale con ureteroneocistostomia. Segue un decorso post operatorio con ottimi risultati, la mia ripresa è veloce,  dopo circa 3 settimane mi vengono rimossi gli stent e il dott. Seracchioli è fiero di me!! Che bella soddisfazione rientrare tra i casi più rari per complicanze, tra le ipotesi più severe di endometriosi!! E come dice qualcuno, Dai Ornella, che sei una roccia!!

            Sono trascorsi più di due anni dall’interventone e, grazie a Dio, sto bene, non ho più dolori, mi sono ripresa tutti i miei spazi, anzi forse anche di più, compatibilmente con gli impegni di lavoro e di famiglia non mi faccio mancare il tempo da dedicare a me stessa. La malattia mi ha cambiata dentro, mi ha fortificato, oggi non ho paura di niente, affronto la vita guardando solo alla quotidianità, non voglio sapere come sarà il mio domani, voglio solo vivere un buon presente. Ogni sera nella mia preghiera ringrazio il Signore per ciò che mi ha dato, non lo imploro mai per ciò che vorrei, né tanto meno lo rimprovero per ciò che mi tolto. Sono tante le persone che mi vogliono bene e mi sostengono in questo difficile cammino, io credo che per ognuno di noi c’è un disegno, e il mio è questo, senza la gioia della maternità!!

            Scusa Veronica se mi sono dilungata rubandoTi del tempo, mi sono lasciata andare, come non ho fatto mai fatto prima, grazie per avermene dato l’opportunità,

con affetto Ornella.      

Grazie Ornella per la tua testimonianza che sicuramente rincuora tutte noi. Hai toccato il fondo nella vita e nella malattia ma ti sei sempre rialzata con positività.
Ho lasciato i nomi dei dottori perchè entrambi a mio parere sono da ammirare.
Sei stata fortunata a trovare un dottore che ad un certo punto con umiltà ti ha consigliato di andare altrove, da chi è specializzato in endometriosi e siamo fortunate tutte noi che questi bravi specialisti lavorano nel settore pubblico a nostra disposizione.
Nonostante il complesso intervento ci racconti di star bene e questo deve servire a tutte noi per andare avanti e per credere che si possa sempre star meglio.
Un abbraccio
Vero