Ciao Veronica,
ormai ti considero una mia cara amica, perchè è così che ti sento…ci parliamo su fb ogni tanto, ho letto i tuoi libri, faccio nel mio piccolo qualcosina per aiutare l’A.P.E., ma finora non ho mai pensato di scrivere la mia storia…forse per pudore, forse per pigrizia, non so bene quale sia stato il motivo. Ho avuto momenti molto difficili, non è stato facile accettare questo mostro che mi porto dentro.
La mia storia inizia circa 4 anni fa, o meglio, gli episodi più gravi li riferisco a quel periodo, quando le mie mestruazioni, fino a quel momento assolutamente indolori, iniziano a darmi qualche problemino.Il mio ciclo “svizzero” di 28 giorni spaccati, all’improvviso ritarda, o anticipa di qualche giorno ma poi soprattutto, il vanto di essere una di quelle che si buttano con il paracadute, diventa un ricordo. Mal di pancia, nausea, mal di testa ogni mese; all’inizio non ho voluto dare peso a questa situazione,sai come si dice, il corpo cambia, con gli anni si patisce di più o di meno, ma poi un flusso troppo forte, una vera e propria emorragia mi spaventa sul serio e corro in ospedale. Visita, ecografia, analisi del sangue:tutto a posto,mi dicono che se è solo un episodio posso stare tranquilla, che può succedere.Ma io sono una fifona e tanto tranquilla non sono rimasta, decido di farmi visitare dal mio ginecologo (piuttosto conosciuto nell’ambiente) ma anche lui mi dice che non c’è nulla di strano, che sono troppo ansiosa, che non devo più pensarci.
Con il passare dei mesi però, oltre alle emorragie, i dolori diventano sempre più forti, tanto forti da portarmi ancora in ospedale; mi rassicurano, probabilmente, dato il mio intestino pigro, c’è un po’ di infiammazione, mi fanno delle flebo mi rimandano a casa con degli analgesici. E poi arriva un altro ciclo ed io sto sempre peggio;la durata delle mestruazioni è di 8-10 giorni ormai, non faccio in tempo a riprendermi da un ciclo che si ricomincia daccapo, i dolori sono sempre forti. Una mattina faccio appena in tempo a scendere dal letto e cado preda di queste “coliche” fortissime, con i miei lontani, chiamo una mia cara amica entra in casa e mi trova raggomitolata a terrale labbra viola, pallida come un cencio, mi porta in ospedale di peso ma la trafila è la stessa,il risultato è sempre quello…nessuno trova niente, sono io che esagero, perchè “ho una soglia del dolore molto bassa”…un pomeriggio in ufficio, i dolori sono terribili, svengo davanti ai miei colleghi increduli, mi portano di nuovo in pronto soccorso…e lì addirittura mi chiedono se sono incinta e mi dicono che la mia è (citando il medico) una dismenorrea psicogena…praticamente sono una pazza che si inventa il dolore!!!!!! Mi prescrivono ecografie per tutto l’addome, ma nessuno trova nulla. Intanto la mia vita è stravolta, non riesco più a ballare, passione della mia vita, sono sempre stanca, depressa…e anche la vita sentimentale subisce il colpo.Inizio ad informarmi, sento parlare di endometriosi ma penso che no, non può essere quello….e poi l’ennesima corsa in ospedale, l’emorragia sempre più forte e un medico, un ginecologo giovanissimo mi visita e….BUM!!!Diagnosi: cisti endometriosica di 39×32 mm, fibroma intramurale di 28 mm: mi devono operare!!!Si, il mostro è lì e mi ha già stravolto la vita, mi fa soffrire fisicamente e psicologicamente…io che ho sempre desiderato avere un figlio, mi ammalo di un una malattia che potrebbe compromettere questo sogno…mi operano, mi trovano anche un’aderenza, tanto per non farmi mancare nulla, l’ovaio è salvo per un pelo!!!Scopro che anche mia nonna e mia zia hanno avuto gli stessi problemi alla mia età, mia mamma no per fortuna. Da allora sono in cura con la pillola; non ho più cicli dolorosi, non più emorragie, ma il mostro non dorme, si è solo assopito. Dopo tre anni si è riformata una cisti nell’ovaio, l’altro ovaio, c’è di nuovo un piccolo fibroma e domani ho il controllo periodico.Nonostante tutto, ringrazio il mio ginecologo che non ho più lasciato da quando mi ha diagnosticato l’endometriosi, ringrazio te Veronica, che con i tuoi racconti e con la tua forza d’animo sei stata capace di infondermi coraggio e speranza. E’ una guerra quotidiana ma nella sofferenza ho imparato tanto; ho capito di essere molto più forte di quanto immaginavo, che al mondo esistono angeli meravigliosi che sanno capirti e con una sola parola riempirti il cuore di gioia. Io non so quanto ancora dovrò combattere ma sono testarda e non mi fermo e soprattutto ho la consapevolezza di non essere sola…
Con affetto, Pamela
Mi sono sempre chiesta quanti sono i casi di persone che quotidianamente si recano in pronto soccorso così per noia, inventandosi problemi, esagerando sintomi. Perchè dai vostri racconti sembra che accada veramente in continuazione!!! Possibile che non ci siano dottori che vogliano andare a fondo, credere e ascoltare la paziente, cercare di dare una spiegazione sensata che non sia: “può capitare”??
C’è sempre una causa, un motivo se il nostro corpo ci manda segnali forti. Nulla accade per caso, soprattutto se come te Pamela si è sempre state precise e costanti con il proprio ciclo.
Grazie per avermi mandato la tua storia, mentre ti leggevo “vedevo” la tua foto di Facebook sorridente. In bocca al lupo per la visita di oggi, facci sapere. Ti abbraccio forte.
Vero
Veronica, grazie per aver pubblicato anche la mia storia. Stanotte non ho dormito bene, ero preoccupatissima per la visita…e invece belle notizie!!!Per ora il mostro dorme davvero, ma bisogna far piano, ha il sonno debole…Mi è stata cambiata la terapia però, proverò con l’anello e vediamo come va, altrimenti ricomincerò con la pillola. Purtroppo quella che prendo ora mi provoca troppi disturbi, non va bene per me, troveremo la soluzione.Sono contenta, vorrei che questo messaggio fosse di incoraggiamento per tutte. Forza e coraggio sempre, siamo donne e in quanto tali forti, noi affette da endometriosi, lo siamo un po’ di più…vi abbraccio e vi bacio tutte, una ad una!!!
Pamela
P.S. Si in effetti ci sono ancora troppi, troppi medici che prendono alla leggera la storia di dolore di chi soffre di endometriosi perchè ancora non sanno, non sono documentati e non hanno abbastanza esperienza o voglia di capire cos’è davvero questa malattia. Ma gli angeli ci sono, io l’ho incontrato e mi ha curata e incoraggiata e sostenuta…