Ciao Veronica,
mi imbatto spesso nel tuo sito…
Ogni volta ne esco con mille pensieri, il cuore pieno di sentimenti contrastanti…
Ho l endometriosi..oggi ho 31anni
Da quando ho avuto il ciclo ho sempre avuto problemi, e ogni volta il medico di famiglia, mi diceva che erano mie paturnie, che noi donne quando abbiamo il ciclo tendiamo ad enfatizzare il dolore….
Prima visita ginecologica mi hanno trattenuto in ospedale. Ricordo ancora che ero andata da sola, ma si mi sono detta è un controllo. Non capivo il silenzio della ginecologica.. le mancate spiegazioni nella sala. La ricoveriamo..
24 anni e la prima volta che sentivo la parola Endometriosi..
Mi hanno spiegato che era un operazione di routine, una laparoscopia….ma che non sapevano cosa avrebbero trovato nel momento dell’operazione e che mi sarei dovuta aspettare di tutto. (rimozione utero-ovaia)
novembre.. a dicembre entro in sala operatoria, pregando un solo Dio, di lasciarmi almeno una speranza.Io che ho sempre amato le famiglie numerose, io che ho un istinto materno, io che amo i bambini…io che voglio un figlio.
Mi lasciano nella sala d’attesa, affinchè l’anestesia entrasse in circolo… mezza addormentata vedo accanto a me una culla, probabilmente qualcuno ha appena partorito.
Forse ce la posso fare…
L operazione è andata bene ..Da allora la trafila con la pillola, il mio piccolo salvavita. Ho chiesto piu’ volte di togliermela, presa dal nervoso, presa dal corpo che ingrassa, dalle paturnie, dagli sbalzi di umore…. ma la risposta è sempre la stessa: non possiamo prevedere quello che succede se la toglie!
Mi guardo oggi, un corpo diverso, la pancia e la speranza appesa ad un filo.
Ho un ragazzo, da qualche mese, ho messo in chiaro la mia malattia, ma mi chiedo capirà? capirà gli sbalzi d’umore, capirà quei momenti,in cui ti prende la stanchezza e vorresti solo essere lontana da tutti capirà la trafila per fare un figlio…
Grazie per lo sfogo
Francesca
ps. ma la ns malattia verrà riconosciuta come invalidità?
Ciao Francesca, ti capisco eccome.
31 anni fanno in ogni caso ben sperare per un futuro da mamma, non ti abbattere. Sono tante le donne che ce la fanno, certo, per loro è stata dura e faticosa la strada, ma ce l’hanno fatta, in un modo o nell’altro.
Non angosciarti con paure sulla tua condizione, non mettere la malattia davanti a tutto il resto. E’ l’errore che abbiamo fatto tutte, perché ci sono momenti in cui sembra che la protagonista della nostra vita sia sempre e solo LEI.
Se la storia con il tuo ragazzo è una storia nata da poco, goditi quando c’è di bello nelle storie “giovani” e non pretendere risposte che nessuno può darti, nemmeno lui.
Se lui amerà te, quel che sei, come sei … la tua endometriosi neanche la vedrà. Ma se sei tu stessa a metterla davanti alla vostra quotidianità ogni giorno, lui faticherà a vedere cosa c’è oltre la malattia.
Anche a te consiglio di farti seguire da un centro specializzato che possa darti sicurezza e toglierti le paure.
La malattia verrà riconosciuta dallo Stato solo quando vedranno in noi un guadagno, solo quando al governo ci sarà una donna con endometriosi o solo quando scopriranno che l’endometriosi è venuta ad un centinaio di uomini.
Quest’ultima frase è terribile lo so… ma ho smesso di credere alla Giustizia come “parificatrice” di tutti i conti.
Vero