Ciao Veronica,
mi chiamo Bianca e ho 22 anni. Non è la prima volta che leggo il tuo blog, e anche stasera come tante altre volte, mi trovo costretta a letto, non riesco a muovermi per il dolore, e non riesco nemmeno a dormire.
Ho deciso di scrivere perchè ho tanto bisogno di avere dei consigli su cosa fare, una parola di conforto, o anche solo di poter raccontare i miei problemi senza essere zittita e additata come una pazza, come i medici hanno sempre fatto.
Io non so se soffro di endometriosi, non mi è stata mai diagnosticata. Ho scoperto questa patologia cercando su internet. Non so nemmeno se continuare a insistere su questa strada, o se sto sbagliando, magari soffro di qualcos’ altro.
Ma quando leggo le testimonianze di altre ragazze su questo blog, mi sembra che stiano raccontando la mia vita. Non so se vorrai pubblicare la mia storia, ma credo che anche solo poterla raccontare mi sarebbe di conforto.
Ho avuto il mio primo ciclo a 12 anni, ed è stato da subito doloroso; è andato via via peggiorando con gli anni. Già a 16, mi ricordo, avevo paura di andare in vacanza perchè temevo di poter stare male magari in un paese straniero… I miei sintomi erano, e sono tutt’ora: forti dolori durante il ciclo, dolori per me difficili da sopportare che mi costringono a letto e che nessun antidolorifico riesce ad attenuare, flussi mestruali estremamante abbondanti. Dolori anche in altri periodi del mese. A volte sono accompagnati da nausea, vomito, stipsi. Cistiti ricorrenti. Quando ho avuto i primi rapporti sessuali, ho provato così dolore, (tipo fitte alla pancia, non tanto a livello della vagina, ecco…) che per un po’ di anni non ho più voluto frequentare nessuno.
Dai 17 anni cominciano i ricoveri ricorrenti in pronto soccorso per delle crisi particolarmente acute. Ho dei dolori pazzeschi, anche solo tossire o starnutire mi causa delle fitte così forti che mi sento svenire. In questi casi accumulo diagnosi varie, mai del tutto confermate, “appendicite”, “gastroenterite virale”, “infezioni urinarie”… alla fine (dopo qualche giorno o nel peggiore dei casi, qualche settimana) i dolori mi passano.
Per i miei problemi cronici, più medici mi dicono 1. che è normale avere mal di pancia durante il ciclo, e che sono io che esagero 2. che i dolori non legati al ciclo mestruale, sono imputabili al fatto che ho l’intestino irritabile.
Prendo antispastici, antinfiammatori, seguo una dieta attenta, passano gli anni ma i dolori lancinanti non si attenuano, anzi.
Ritorno dai medici, e qui cominciano a prendermi per pazza. Mi dicono che mi stresso troppo, che somatizzo, che ingigantisco i miei problemi, mi consigliano di prendere degli psicofarmaci.
Faccio più volte delle ecografie dell’addome da cui non risulta nulla di particolare, a parte delle piccolissime cisti “funzionali” e l’utero retroverso.
Anche la mia famiglia e gli amici cominciano a non credermi più… provo a prendere dei leggeri tranquillanti, il risultato è che mi sento spesso stanca, ma i dolori restano uguali.
In questa situazione inizio l’università e mi trasferisco in un’altra città. I miei problemi mi rendono difficile gestire la quotidianità: ho paura di restare in casa da sola perchè potrei sentirmi male, continuo ad assentarmi da lezione, dagli esami, dalle uscite con gli amici. Non voglio avere una relazione con nessuno, almeno non fino a che ho questi problemi.
Ora però c’è un ragazzo nella mia vita… sono anni che mi conosce, che mi sta vicino, che capisce i miei problemi. Però per ora gli ho detto che voglio che restiamo solo amici.
Io ormai sto male tanti giorni al mese, la mia vita è limitata, e temo di non riuscire ad avere un rapporto sessuale senza provare troppo dolore. Non ce la faccio a coinvolgere un’altra persona in questo casino, mi sentirei continuamente un peso per lui.
Le mie ultime visite mediche risalgono a quest’estate, e la diagnosi è invariata: intestino irritabile, è tutto dovuto allo stress, vai a casa e stai tranquilla.
Poi a volte mi ritrovo coricata per terra nell’aula di lezione, con delle fitte pazzesche, prendo antinfiammatori, oppiodi, sperando di riuscire a non vomitare per una mezz’oretta almeno, e mentre aspetto che un amico mi riporti a casa in braccio, si avvicina la solita compagna di corso ben intenzionata con una compressa di buscofen e mi dice: “Tranquilla, anch’io ho mal di pancia quando ho il ciclo, ma prendo questa pastiglia e mi passa subito!”
E a me viene da piangere…
Non so perchè lo sto raccontando, non so se ho davvero una malattia particolare, non so se sia endometriosi.
Se qualcuna di voi ha passato il calvario che ho passato io e si è sentita ridere a dietro da tanti medici quanti ne ho sopportati io, capirà perchè sono restia a cercare ancora aiuto da loro.
Se dovessi scoprire qualcosa di nuovo, comunque, sicuramente aggiornerò la mia storia e cercherò di renderla pubblica il più possibile perchè possa essere d’aiuto a chi si dovesse trovare nella mia stessa situazione… Un bacione a tutte.
Bianca
Quando alla mattina scarico la posta e vedo che ci sono delle mail inviate a notte fonda è come se conoscessi già il contenuto.
Da una qualche parte, anche ieri sera c’era una ragazza piegata in due dai dolori, sola in una stanza buia a cercare di mettere insieme delle parole che le consentano sì di sfogarsi ma anche di fare ordine, di darsi delle risposte.
Mi dispiace tanto cara Bianca, non mi dici di dove sei, ma anche se sei sfiduciata sul sistema nazionale sanitario, sui ginecologi e tutti quei dottoroni che ti hanno rimandata a casa con una fastidiosa pacca sulla spalla, non puoi ignorare che oggi in Italia ci sono sparsi qua e là dei Centri Specializzati in Endometriosi dove troveresti ascolto, assistenza e cure.
E soprattutto potresti avere una diagnosi certa o un’esclusione di diagnosi per endometriosi.
I sintomi che riferisci però sono tutti dell’endometriosi, quindi ti prego di procedere in questa direzione e di non perdere altro tempo.
Fatti forza, prendi in mano il telefono e prendi un appuntamento con il centro a te più vicino. Trovi qui la lista gratuita che puoi scaricare dal sito APE Onlus: http://www.apeonlus.com/aiuto_alle_donne_guide_informative.html
Se segui questo blog avrai trovato anche tu delle similitudini con le altre storie raccontate. Ascolta la tua vocina interna, ti consiglierà nel modo corretto e ti consentirà di prenderti cura di te stessa.
Per qualsiasi cosa siamo qui.
Vero
ciao bianca..
già, la tua storia sembra proprio parlare di endometriosi, quindi concordo con veronica prendi appuntamento in un centro specializzato, cosi ti potrai togliere ogni dubbio! conosco bene i dolori che racconti quindi non credere quando ti dicono che sei pazza o solo stressata..sono dolori da togliere il fiato..!! facci sapere..prendi appuntamento per questa visita e facci sapere cosa ti dicono! in bocca al lupo..
simo.
Ciao Bianca , io ho 24 anni e adesso anch’io so di soffrire di endometriosi, e mi stanno per effettuare degli esami urologici perche soffro sempre di cistite, vogliono capire che correlazione possa esserci . tu fammi sapere se vuoi , altrattanto faro io . ti sono vicina, bacio
Carissima Bianca, io sono stata nelle stesse tue condizioni per 5 anni. La diagnosi era sempre quella, intestino irritabile da stress. Anche io ero sfiduciata nei dottori e schifata, ormai mi ero quasi convinta di essere pazza davvero. I sintomi che descrivi corrispondono all’endometriosi. Per favore, vai in un centro specializzato, al più presto. A me è bastata un’ecografia transvaginale fatta da una dottoressa esperta e ho avuto la prima diagnosi di endometriosi, poi confermata con risonanza magnetica. Fai un ultimo sforzo e prendi appuntamento da un ginecologo specializzato.
Ti abbraccio forte
Cara Bianca,
come giustamente ti hanno consigliato Veronica e le altre, prenota una risonanza magnetica all’addome e fatti prescrivere dal tuo medico curante, oltre agli esami di routine, il dosaggio del Ca 125; sono 2 buoni indicatori di una possibile endometriosi.
Io ho avuto identici problemi alla tua stessa età, ora ho 35 anni e sono invalida all’80% (grazie alle pronte e attente diagnosi dei ginecologi che mi hanno consigliato il Valium per attenuare i dolori mestruali, visto che ero “solo troppo nervosa”).
Non trascurarti e dopo aver effettuato questi accertamenti recati da un ginecologo specializzato.
Ti abbraccio,
Erika