622) Storia di Carlotta

Ciao a tutte,sono Carlotta.Vorrei farvi conoscere la mia migliore amica, si,proprio quell’amica che non ti lasci mai sola: l’inseparabile endometriosi. L’ho conosciuta nell’estate del 2000 dopo aver smesso la pillola. Si e’ presentata in punta di piedi e quindi non gli ho dato subito confidenza ma dopo qualche mese, probabilmente offesa dalla mia indifferenza e da quella dei vari medici, ha iniziato a passi più pesanti. Ricordo benissimo le notti a piangere ,imbottita di farmaci ,a pregarla di andar via, di lasciarmi stare,ma lei insisteva ancora di più.Ricordo anche le mattine dove mi svegliavo ore prima per poter assumere farmaci, avere il tempo che facessero effetto per poi andare al lavoro! Mamma mia quante volte mi e’successo.Un bel giorno,non molto tempo dopo averla conosciuta, questa amica mi ha tradito la prima volta:e’ arrivata con tanta forza che mi ha obbligata al ricovero. Da qui inizia il mio calvario con gli ospedali. Hanno provato a “conoscerla”la prima volta nel febbraio 2006 a Parma e lei si e’ allontanata…….dio,come stavo meglio! Non mi sembrava vero di riuscire a dormire una notte intera, di non dover stare in cucina a camminare mentre mi massaggiavo le gambe e la schiena,niente mal di testa per i pianti. Ma tutto questo duro’ poco……La cara amica pero’, non mi aveva mai lasciata, anzi aveva lavorato alle mie spalle in silenzio, quasi a farmela pagare!!!! Era arrivata allo stomaco.Cosa fare: ormai ero esaurita fisicamente e mentalmente ma non avrei mollato, avevo ancora i miei sogni, una vita da vivere come volevo io e quindi di nuovo in ospedale, questa volta a Reggio Emilia. E vai con il secondo!!!! Forse ho finito, pensai!!! Purtroppo no, ancora lei,più infuriata che mai. Vuoi la guerra?…..io combatto. Dopo,varie visite e sempre imbottita di farmaci(ero ridotta ai farmaci in vena) ho trovato, nel febbraio 2010 un centro specializzato a Negrar ( questa volta aveva esagerato e me ne sono accorta per le 7 ore di intervento subite). Adesso posso dire di aver vinto io anche se ho dovuto rinunciare ad alcuni dei miei sogni. Sono in meno pausa e non potrò avere figli. Ma ho ancora voglia di vivere la mia vita, con la persona che amo e che mi e’ stata sempre vicino, che e’ stato il mio migliore amico e che ha lottato con me ogni giorno.
Carlotta

Ciao Carlotta, scusami per il ritardo della risposta, il mio pc è morto ed è rimasto dal tecnico per diversi giorni prima che me lo restituisse con tutta la posta arretrata.
Non ti sei fatta mancare niente anche tu, ma da come scrivi mi sembri forte e combattiva. Continua a guardare avanti, lascia perdere cosa ti sei lasciata alle spalle, la vita non è “scritta” mai da nessun altro, solo noi possiamo prenderla in mano e direzionarla verso nuovi sogni e progetti.
In bocca al lupo!
Veronica

2 pensieri su “622) Storia di Carlotta”

  1. dai carlotta… hai vinto tu! Questo è ciò che conta , io sono solo all’inzio della mia battaglia contro di lei, che al tuo contrario considero una ripugnante NEMICA!

  2. Ti ringrazio e mi scuso se non ho risposto prima. Ti auguro di cuore di poter vincere la tua battaglia ma senza rinunciare a i tuoi sogni.Adesso sono serena e consapevole di come sarà la mia vita , che sto’ vivendo finalmente” libera” …ma ammetto che ci sarà sempre “quel cassetto” , che ogni tanto aprirò, dove sono custoditi i miei sogni.
    Un abbraccio Carlotta

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