ciao veronica, ti racconto un pò la mai storia.
sono una donna di 36 anni,all’età di 18 incominciano le prime cisti ovariche che curo con la pillola;vado avanti per 7 anni fino a quando incontro mio marito e decidiamo di avere un figlio. ma non arriva:tre anni di visite,esami,ansie,dispiaceri e lacrime perchè non arriva.ma nel frattempo cicli irregolari,dolori durante i rapporti e durante le mestruazioni.
un giorno al lavoro avevo la febbre,torno a casa,40 di temperatura,non scende per 4 ore nonostante tachipirina e dolori allucinati alla pancia.mio marito arriva alle 7 di sera,mi vede piegata a metà,per terra,gli dico di portarmi in pronto soccorso:flebo,eco,analisi,clistere,i medici non sanno,mi ricoverano,dolore tutta la notte,mi sembrava di morire.il mattino seguente,dopo avere pianto tutta la notte,comincio a vomitare secrezioni gialle,mi portano d’urgenza in sala operatoria,mi ritrovo dopo un paio d’ore,in stanza di ospedale con una citratrice do 8 cm e il dottore che mi dice:le abbiamo dovuto asportare il 70% dell’ovaio destra e sinistra,era l’endometriosi.rimango senza parole,in quel momento svanisce in me l’idea di provare ad avere un figlio,non mi sento più donna,non sarò più mamma,cado nello sconforto più assoluto.esco dall’ospedale con 6 mesi di decapeptyl ed una menopausa indotta che non volevo.dopo questo periodo,riproviamo ad avere un bimbo perchè la ginecologa mi dice che anche con un pizzico di ovaie,la percentuale è vero che scende tanto,ma c’è comunque la possibiltà di farcela.ma nulla…..allora decidiamo di fare l’inseminazione,ma già sapevo che sarebbe fallita,me lo sentivo.la facciamo a dicembre,inizio mese,aspettiamo,era il31 e speravo di iniziare il nuovo anno con una bellissima notizia,ma è stato un inizio di lacrime,le mestruazioni si sono presentate proprio allo scadere della mezzanotte!!!!pianti,disperazione e tanta delusione.passa un altro anno e decidiamo io e mio marito di provare per la fecondazione assistita con la promessa che sarebbe stata li prim e ultimo tentativo perchè la nostra vita stava cominciando a cambiare,a distruggersi,ad aspettare,sperare.dovevamo fare un ultimo tentativo e poi potevano “rassegnarci”ad allargare la famiglia.andiamo in un ospedale pubblico,il sant’anna di torino,e inizio il ciclo di stimolazione ovarica,eco,monitoraggio dei follicoli,ed io ero orgogliosa e contenta di come crescevano giorno per giorno,proprio come vedere un embrione crescere.finisco il ciclo,arriva il giorno del prelievo,quello dell’immissione dell’ovulo fecondato in utero e l’ansia più grande di questo mondo.giorno del prelievo del sangue ma risposta era per il giorno dopo.il momento è arrivato,avevo la tachicardia,sudavo,tremavo,ho chiamato 3 volte in ospedale per avere l’esito,l’inferniera mi dice di aspettare e richiamare ancora,i risultati ancora non erano arrivati.arriva mio marito da lavoro,gli dico di chiamare,lo fa,gli risponde la dottoressa e lei:”si è positivo”la pesantezza che ci assaliva per tanti anni era scomparsa.nove mesi di fellicità per il mio pancione.eravamo stati fortunati,non subito al primo tentativo si riesce,ma è nata Veronica!!!
passa un anno e mezzo e ritorna la brutta bestia e pillola senza interruzione per tenerla ferma,la interrompo per controllo e mi ritrovo con un fagiolino nella pancia,era Nicola il nostro secondo miracolo.ma ancora ritorna.domenica ho un’altra visita e spero che la bestia non sia tornata di nuovo.
ecco Veronica questa è la mia storia,fortunatamente a lieto fine ma so quante persone soffrono per questa malattia subdola e io mi ritengo semplicemente fortunata.
ho letto il tuo libro nel giro di tre ora,senza fiato,con le lacrime,sembrava che leggessi la mia storia,le mie sofferenze,il mio dolore.
grazie per aver messo a disposizione la tua esperienza perchè anche nel dolore non ci sentiamo sole.
un abbraccio
annalisa
E grazie a te Annalisa per averci raccontato la tua testimonianza e aver riacceso la speranza. Così deve sempre essere! Grazie ancora e in bocca al lupo per tutto
Veronica